Capitolo 45

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"Forza, monta"dice Sean indicando la sua moto.
"Ti giuro che se vai veloce ti uccido"lo minaccio.
"Sono mai andato veloce?"domanda passandomi il casco.
"Ti devo ricordare quella volta in cui siamo caduti?"Chiedo  e lui fa 'no' con la testa.

Salgo sulla sua moto e in pochissimo tempo arriviamo a scuola.
"Io non ci salgo più"urlo scendendo.
"Ho fatto piano"ride.
Lo guardo male e lui alza le spalle esclamando "relativamente piano"

Insieme entriamo a scuola e camminiamo per i corridoi.
Arriviamo al mio armadietto e prendo tutti i libri che mi serviranno alla prima ora.

Mi giro verso Sean e dietro di lui vedo arrivare Jeremy.
"Sean"sussurro.
Lui si gira e sbarra gli occhi.
"Ragazzi, come va?"chiede allegro il rosso.
"Che cosa vuoi?"domanda Sean.
"Solo ricordarvi che oggi è un giorno importante "fa spallucce.
"Io un giorno di questi ti ammazzo"sospiro senza neanche rendermene conto.

Accelero il passo e arrivo in classe giusto in tempo.

Non devo provocarlo, ma dopo tutto quello che ha fatto la mia pazienza è arrivata ad un limite.

Le lezioni passano lente e io mi sto torturando la mano a furia di prendere appunti.
"Scusi, posso andare in bagno?"chiedo alla professoressa che annuisce.

Esco dalla classe e mi dirigo verso il bagno.

Qualcuno mi prende per il polso e mi trascina con la schiena al muro.
Il mio viso viene colpito con forza da qualcosa di freddo.
Mi ha veramente dato uno schiaffo?

"Cosa vuoi?"chiedo guardando Jeremy molto vicino a me.
"Mi da fastidio quando mi parli in quel modo"ringhia.

I suoi occhi sono iniettati di sangue mentre la sua mano stringe troppo violentemente il mio polso.

"Ti prego Jeremy, lasciami stare"sussurro.
"Perché? mi diverto tanto con te"sussurra con un sorriso sulle labbra.

Sentiamo delle ragazze parlare e avvicinarsi.
Mi guarda come se fossi la cosa più brutta del mondo.

Mi spinge violentemente lontano e io corro verso il bagno.
Sciacquo il polso violaceo e mi guardo allo specchio.
Perché sono così debole?

Dovrei reagire, urlargli in faccia che lo odio, invece mi lascio maltrattare.
Sono una stupida.

Mi bagno un poco il viso e aspetto che suoni la campanella per correre in mensa.

E così faccio, non appena suona, mi confondo tra tutti i ragazzi e mi avvicino al tavolo dove c'è Nash.
"Ei bellezza"sorride.
Forzo un sorriso e continuo guardarlo mangiare.

"Cameruccio mio"grida Emily con la sua voce stridula.
La guardo e poi guardo dall'altra parte della stanza.
Cameron mi guarda, irritato lancia a terra il suo vassoio mentre esce fuori dalla mensa scolastica.

Che ho fatto adesso?

Torno a guardare Nash.
"Lascialo stare"sorride.
"Secondo me è impazzito"dice Lily mentre si siede accanto a Nash.
"Ovvio, sta con Emily"dico e loro scoppiano a ridere.

"Ali come stai?"chiede Sean preoccupato
Jeremy ha ragione, oggi sarebbe stato il suo compleanno, è un giorno importante, ma non per me.
Non più.

"Bene"sorrido.
Nash mi guarda.
"Non mang..."viene interrotto da Chloe.
"Ali, sta succedendo un casino "grida e comincia a correre verso le macchinette in giardino.
La seguo preoccupata e curiosa.
Che sta succedendo?

Never Enough  •Cameron Dallas•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora