Capitolo 4

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I giorni sono passati in fretta e mi ritrovo a camminare verso la fermata del bus, dopo un'altra giornata scolastica.

Questa città mi piace sempre di più.
Ho conosciuto una ragazza che si chiama Chloe a lezione di chimica mentre cercavo di capire qualche strana formula.
Taylor mi ha presentato dei suoi amici e con loro, devo dire, mi diverto molto.

Apro il telefono e invio un messaggio a Lucy per chiederle come sta e un altro a Sam.

Qualcuno mi copre gli occhi con le mani.

"Okay, chi sei?"chiedo stupidamente.
"Indovina!"sento dire.
Mi giro subito stupita.

"Sean" esulto felice.
"Ciao anche a te" esclama abbracciandomi.

Sean è sempre stato il mio migliore amico fino all'anno scorso, quando quando ci siamo un poco allontanati.

"Che ci fai qui?"gli chiedo sempre sorridendo.
"Sono partito semplicemente due giorni dopo di te, prima o poi sarei dovuto arrivare." Scherza.

"Sai, mia madre mi aveva detto di finire gli anni scolastici a New York, ma non ti vedevo mai nei corridoi.
E anche se non ci parliamo da un po' di tempo, per me vedere che eri felice mentre passeggiavo nei corridoi, era sufficiente..."mi spiega.
Il mio sorriso si allarga mentre lui riprende a camminare circondandomi le spalle con il braccio.

"...mi sei mancata principessa!"sussurra. Lo seguo fino ad arrivare difronte ad una gelateria dove mi offre un gelato.
Sa che sono troppo golosa per resistere al cibo.

"da quanto sei qui?"chiedo mangiando il mio gelato.
"Quasi due giorni"risponde.
"E non mi dici nulla?"quasi urlo.
"Sorpresa "strilla agitando le mani in aria.

Mi è mancato il suo sorriso, quel sorriso di cui mi sono innamorata a 12 anni, quel sorriso, che ho dovuto dimenticare, per paura di rovinare la nostra amicizia.

Dopo aver parlato con Sean mi incammino verso casa.

"Allie, vuoi mangiare?"chiede mia madre non appena entro in casa.
"No grazie"sorrido salendo al piano di sopra.

Mi dirigo verso la mia stanza.
Appena entro mi sdraio sul letto stanca morta.

"Svegliati"
Sento urlare da mia mamma.
"Mamma che ti urli?!"chiedo infastidita
"Volevo solo dirti che noi stiamo uscendo vuoi venire?"chiede
"noo, esci prima che il sonno mi passi..."sussurro addormentata.
"Okay okay,ciao..."dice chiudendo la porta alle sue spalle con un sorrisino divertito sulle labbra.

mi sveglia per questo?
lo sa che sono nervosa se qualcuno mi sveglia in questo modo.

Mi rilancio a peso morto sul letto e metto il cuscino sulla testa.

Comincia a squillare il telefono.
Lo prendo dal comodino e urlo nervosa "che c'è?"
Non si può nemmeno dormire in pace

"Hey"la voce é familiare ma non so chi sia, guardo lo schermo per vedere se il numero è memorizzato, ma nulla.
"Chi sei?"
"Allora,piccola...emm come hai detto di chiamarti?"
"Senti io non ho tempo da perdere."dico e chiudo la chiamata.
Ho cose più importanti da fare.

'allora piccola'? chi è questo?
Stalker ovunque.

Never Enough  •Cameron Dallas•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora