Capitolo 34

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E nel momento in cui il rosso mi guarda, sul suo viso nasce quel suo solito sorrisino.
Mi ritornano in mente tutte le cose che mi ha fatto dalle prese in giro alle minacce.

E tutti i ricordi che ho tenuto nascosti per tutto questo tempo sono tornati, sono scoppiati dentro di me.

Qualche lacrima mi riga il viso.
Mi alzo dal letto e mi ritrovo a correre nel corridoio dell'albergo.
"Allison"

Devo uscire, devo prendere aria.
Mi sento male.

Corro fuori dell'albergo.
L'aria fresca mi investe il viso e le goccioline fredde della pioggia mi bagnano i capelli.
Devo fare respiri profondi.
Qualcuno mi afferra il polso.

"JayJay "sussurra.
I suoi occhi color nocciola si immergono nei miei.
"Tu lo sapevi?"chiedo con un filo di voce.
Annuisce lentamente.
"Cam, tu lo sapevi e non mi hai detto nulla?"sussurro.
"Si,  sono stato uno dei primi a saperlo, ma...Sean ha detto che non l'avresti presa bene e io non ne ho capito il motivo "dice avvicinandosi a me.
"È per questo che sono stato con Emily, perché lei ha scoperto tutto e aveva intenzione di dirti quello che stava succede "dice prendendomi le mani tra le sue.
"Cam..."sussurro.
Mi avvicino a lui che mi stringe a forte forte a sé.

La sua maglietta ormai fradicia, per via della pioggia ,gli aderisce perfettamente al petto.

"Che ci fa qui?"chiedo abbracciandolo.
"Si è trasferito"sussurra.
"Qui?"chiedo urlando.
"Non può trasferirsi qui, mi ha rovinato la vita, Cameron.
Mi ha reso impossibile ogni giorno ,mi ha trattata male, mi ha usata...
Non posso stare più con lui"urlo allontanandomi.
"Ali ci sono io con te"dice alzando la voce mentre allarga le braccia.

"Tu? Cosa puoi fare tu?"urlo agitando le braccia ormai completamente bagnate.
"Io posso proteggerti ,posso difenderti o posso semplicemente rimanerti accanto fin quando non avrai voglia di dirmi che ti ha fatto"dice avvicinandosi a me.

"Cam...io avevo intenzione di dimenticare tutto, venire qui ha significato per me ricominciare da capo...non voglio più  pensare a lui"dico in un sussurro ricominciando a piangere.
"E allora non pensiamo a lui..."forza un sorriso mettendo le mani suoi miei fianchi.
"Pensiamo a noi ,a me e a te"sussurra appoggiando la sua fronte alla mia.
Annuisco e sul mio volto si crea un debole sorriso.

"Qualche giorno fa mi hai chiesto perché all'inizio ti odiavo ,ti ricordi?"sussurra.
Annuisco di nuovo.
"Ti odio ancora" dice e io lo guardo confusa, mi odia? Strano modo di dimostrarlo.
"perché ho semplicemente capito che ho bisogno di te, nell'istante esatto in cui i tuoi occhi hanno cercato i miei"sorride nervoso.

"
Ti odio anche in questo momento.
Odio quando fai la stupida o quando fai una di quelle tue battute squallide.
Odio quando dormi perché non posso vedere i tuoi occhi color miele.
E odio quando sei sveglia perché sei maledettamente iperattiva.
Odio quando mi sorridi come in questo momento, mi viene voglia di baciarti fino a quando non saremo stanchissimi ,così stanchi da crollare una nella braccia dell'altro "dice sfiorandomi le labbra con le dita.
"E odio la tua risata.
Diavolo, la tua risata, mi fa impazzire.
Odio il fatto che quando mi baci mi trascini in un altro mondo dove esistiamo solo io e te, mi strappi alla realtà e mandi il mio cervello a farsi fottere.
E odio l'effetto che hai su di me quando arrossisci, mi fai stare bene.
Nessuna ragazza mi ha fatto provare tante emozioni con il suo semplice tocco, con il suo sorriso o con il suo sguardo.
Ti prego JayJay ,continua a sorridere così perché altrimenti io impazzisco nel vederti triste. "
Sorrido.
"Soprattutto se so che sono io la causa delle tue lacrime"aggiunge afflitto.

Gli circondo il collo con le braccia mentre lui mi cinge la vita.
Appoggio le mie labbra sulle sue e mi lascio cullare dal suo profumo.

"Ti amo JayJay"sussurra per poi baciarmi di nuovo con più passione.
Il mio cuore perde un battito o forse più, per un attimo sento l'aria diventare pesante quasi fino a mancare.
Sono sicura di essere arrossita come non mai.

Tutti i pensieri che prima mi occupavano la mente ,adesso sono scomparsi.
Adesso ci siamo solo io e lui ,sotto la pioggia a baciarci.

"Forse non è il momento giusto per dirtelo, ma mi ero preparato un discorso di cui adesso non ricordo neanche una parola"sussurra baciandomi ancora "forse.."

"Ti amo Cam"lo interrompo con sussurro e sul suo volto nasce un enorme sorriso.

due semplici, semplicissime parole riescono a creare quel sorriso. E sapere che sorride grazie a me mi fa stare davvero bene.

"Ci conviene entrare se non vuoi ammalarti"sussurra dopo minuti che passiamo a baciarci sotto la pioggia fredda, e io annuisco quasi impercettibilmente.
Rientriamo nell'albergo completamente fradici.

"Ali"urla Chloe correndo nel corridoio.
"Ci hai fatto spaventare"mi rimprovera Lily dietro di lei.
"Dove sei stata?
perché siete tutti e due completamente bagnati?
e perché Sean stava per prendere a pugni un ragazzo?"chiede Chloe.
"Si sono picchiati?"chiedo preoccupata.
"No, Nash lo ha fermato, ci spieghi cosa è successo?"domanda Lily.
"Io...forse dopo"sussurro stringendo la mano di Cameron.

Insieme continuiamo a camminare verso la mia stanza.
"Ho freddo"dico mentre mi siedo sul letto.
Cameron fa lo stesso e dice "ci credo, siamo stati almeno mezz'ora fuori sotto la pioggia"
"Ne è valsa la pena"sorrido alzando gli occhi al cielo.

"Vado in bagno"dico e prendo il cambio per andare a fare una doccia in fretta.
Mi sistemo e torno nella mia stanza, dove trovo Cameron a petto nudo sdraiato sul mio letto che gioca al telefono.
Mi sento avvampare, deve smetterla di farsi trovare così.

Lui si gira verso di me e sorride.
"Siediti"sorride battendo la mano accanto a lui sul materasso.
Ubbidisco.
"Cam..."sussurro tra le sue braccia.
"Come faccio con Jeremy?"chiedo con un filo di voce.
"Dipende..."si ferma ,e io so già dove vuole andare a parare.
"Dipende da quello che ti ha fatto"bisbiglia.
"Lui...lui mi ha trattata male.
Mi prendeva in giro, mi ha fatto passare gli anni più brutti della mia vita..."spiego.
"Stai saltando una parte importante"dice.
Perché deve capire quando mento?
"Lui era violento,ma la cosa che mi ha ..."mi blocco.
Troppi ricordi in una sola volta.

"Lui era violento?"chiede
Annuisco e si irrigidisce.
"Cam"sussurro abbracciandolo e affondando il viso nell'incavo del suo collo.








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