Lady Narcissa amava suo figlio ed aveva imparato ad amare anche Harry nella stessa maniera; lo considerava ormai di famiglia e non sopportava l'idea di vederli divisi. Il solo pensiero, che per colpa di quel verme di Zabini, suo figlio fosse costretto a stare lontano dal suo amato, soprattutto ora che attendeva un bambino, la mandava su tutte le furie. Lady Malfoy fece un rapido calcolo, Harry doveva essere al quarto mese, se non si sbagliava.
<< A cosa pensi tesoro? >> Lucius aveva una punta di apprensione nella voce, solitamente atona.
Narcissa si voltò verso il marito e lo osservò per qualche attimo prima di rispondere. Amava quell'uomo con tutto se stessa. << Pensavo a Draco e Harry. Lucius ti prego, non c’è proprio nulla che possiamo fare per loro? >>
La guardò serio. << Narcissa, ti ho già spiegato che secondo Alastor se tentassimo di contattare Harry, Zabini potrebbe seguirci e scoprire il suo nascondiglio. Non possiamo correre questo rischio anche perché nel mondo dei vivi non possiamo intervenire per aiutarlo nel caso si trovasse nei guai. >>
Narcissa divenne, se possibile, ancora più triste. << L’unica cosa che possiamo fare è attendere la notte di Halloween, solo allora potremo andare da Harry e riportarlo indietro. Harry partorirà a Gennaio e se non sarà nel nostro mondo, dove io presenzierò alla nascita del piccolo con la magia, perderemo sia lui che il bambino . >>
Lady Malfoy trasalì nell’udire le parole del marito.
Harry era affacciato alla finestra della sua camera, riflettendo su tutto quello che era successo negli ultimi mesi. Sirius svolazzava tranquillo, era una presenza amica ed in caso di necessità avrebbe potuto mettersi in contatto con il mondo dei morti e con i suoi genitori.
<< E' indissolubile il matrimonio per voi? >> Domandò a bruciapelo Harry, seguendo un suo percorso mentale interiore.
<< Certo, non è come nel mondo dei vivi dove si può divorziare. Quando uno di noi sceglie di sposarsi, sa benissimo che non è permesso cambiare idea, il vincolo matrimoniale stesso lo impedisce. >>
<< In che modo? >>
<< Perché mi fai tutte queste domande? >> Indagò lo spettro sospettoso.
<< Ti prego, rispondimi. >> Lo implorò il moretto con sguardo carico di speranza, una speranza che da tempo lo aveva abbandonato, ma quella sera sembrava voler riaffiorare.
<< Beh, non è molto piacevole, il responsabile dello scioglimento di un matrimonio, nel nostro mondo paga la sua leggerezza perdendo la sua anima ed il suo corpo; in poche parole con la vita. >>
Lo sguardo di Harry si assottigliò, mentre la sua mente cominciava a lavorare sulle parole dello spettro. << Chissà cosa starà facendo Draco. >> Si lasciò sfuggire preso dai suoi pensieri.
<< Di sicuro ti sarà pensando Harry, gli manchi molto sai? >> Lo rassicurò Sirius. Felice che finalmente Harry avesse pronunciato il nome del suo sposo. Era un piccolo inizio.
Era ormai estate inoltrata, calda e torrida, come da tempo non se ne vedevano.
La famiglia Granger, aveva fatto costruire dietro casa una piccola piscina, l'ideale con quel caldo. Harry passava molto spesso le sue giornate in quella casa, anche quel giorno era immerso nell’acqua fresca, lasciandosi cullare placidamente con gli occhi chiusi e la pancia in bella vista.
Hermione, invece, se ne stava sdraiata su un lettino assorta nella lettura di un libro, mentre Ron si serviva l'ennesimo bicchiere di aranciata.
Le giornate trascorrevano così nell’ozio più totale e più velocemente di quel che si potesse pensare arrivò anche Settembre. Con l’inesorabile passare del tempo si avvicinava sempre più il momento in cui Harry avrebbe dovuto partorire. Proprio in merito al parto avevano avuto una piccola discussione.
Hermione gli aveva esposto i suoi timori sul fatto che il bambino potesse nascere nel loro mondo. Essendo figlio di Draco, c'era il rischio che né Harry né il bambino sopravvivessero e pertanto serviva assolutamente l'aiuto di Lucius e della sua immensa magia per evitare il peggio.
Hermione aveva proposto ad Harry di fare ritorno nel mondo dei morti la notte di Halloween, ma il ragazzo si era opposto seccamente alla sua idea, non voleva saperne di rivedere Draco dopo quello che era successo. Era stanco di soffrire per il modo in cui l’aveva trattato e per la sofferenza che il suo probabile tradimento gli aveva causato.
Nonostante Ron e Hermione avessero tentato di tutto per persuaderlo Harry sembrava irremovibile.
In quel periodo Sirius si recava molto spesso a Palazzo Malfoy poiché Lucius e Moody erano riusciti ad organizzare un esercito di difesa e di attacco in caso di bisogno. Un’intera rete di spie era stata dispiegata per l’intero regno dei morti e tutti cercavano di fare del loro meglio per riuscire a destabilizzare la famiglia Zabini.
Dobby continuava a riferire a Draco gli spostamenti di Blaise ed i suoi contatti, mentre Tonks allenava le guardie con finti duelli.
Narcissa, invece, si faceva vedere ben poco, presa com’era dalla sua missione segreta di cui solo Lucius e Remus erano a conoscenza. La madre di Draco, infatti, si era incontrata negli ultimi giorni con James e Lily, gli unici a cui era concesso raggiungere il mondo dei morti grazie a due permessi speciali.
Ovviamente nessuno doveva sapere che i genitori di Harry fossero nel mondo dei morti per questioni di sicurezza, ma soprattutto Draco doveva rimanerne allo scuro. Il compito primario di Narcissa era appunto quello di occultare la presenza di Lily e James e di allestire con loro un’ala di Malfoy Manor in disuso ormai da anni, per poter accogliere Harry ed il futuro nascituro.
Il giovane aveva infatti ceduto per amore del figlio che doveva ancora nascere e aveva dato il suo assenso per partorire a palazzo, ponendo però una condizione: che nessuno sapesse, nemmeno Draco.
Quando Narcissa ne era venuta a conoscenza era rimasta alquanto delusa, in cuor sperava che Harry fosse ancora innamorato di Draco e aveva tentato invano di convincere Lily ad intercedere in favore di suo figlio.
<< Ma non può! Voglio dire, Draco è il padre di quella creatura... Harry non può non volerlo accanto a sé! >> Balbettò sconvolta dalla notizia.
Lily alzò lo sguardo amareggiata. << Lo so bene, Harry non ha nulla in contrario sul fatto che Draco veda il bambino e che stia con lui, anzi ne sarebbe felice, ma non vuole più avere nessun contatto con lui. In tutta onestà non mi sento proprio di dargli torto, dopo come si è comportato vostro figlio. >>
<< Non posso credere che voi pensiate che quello che avete visto in quella sfera fosse vero! Era una trappola, un inganno per dividere i ragazzi! E’ stato un piano architettato da Blaise Zabini! >> Si alzò di scatto Narcissa, perdendo la sua beneamata calma.
<< Tesoro calmati, loro non sanno... >> Intervenne Lucius, prendendole delicatamente la mano e facendola accomodare accanto a sé.
<< Non sappiamo cosa? >> Domandò incuriosito James, che era rimasto in silenzio fino a quel momento.
<< Purtroppo come vi ha detto mia moglie è stato tutto un complotto ideato da Zabini per separare Harry e Draco. Blaise si è introdotto furtivamente qui a Malfoy Manor e una notte ha lanciato la maledizione Imperius contro nostro figlio, facendogli fare e dire quello che avete visto nella sfera. >> Spiegò Lucius.
<< Quindi è per questo che avete aumentato le difese nel Palazzo. >> Intuì James.
Lucius annuì serio. La notizia li aveva spiazzati e in parte si sentivano sollevati nell’apprendere che in realtà Draco amava immensamente il loro unico figlio e mai si sarebbe sognato di tradirlo.
Il problema ora era riuscire a convincerelo ad ascoltare la vera versione dei fatti. Draco infatti era un argomento decisamente off limits e Harry non voleva più nemmeno sentire pronunciare il suo nome.
Alla luce della situazione che si era venuta a creare decisero che per il momento fosse giusto rispettare la volontà del ragazzo e proteggere l’ala di Malfoy Manor a lui dedicata con ogni sorta di incantesimo anti-intrusione. Le uniche persone che sarebbero state ammesse negli alloggi di Harry sarebbero state i suoi genitori, i genitori di Draco e l’elfo domestico che Lucius aveva messo al suo servizio: Winky. Se qualcun altro all’infuori di queste persone avesse tentato di superare la barriera magica sarebbe stato scaraventato indietro.
Lucius non era andato molto per il sottile, Harry aveva bisogno di essere protetto, dalla sua vita dipendeva il futuro della loro dinastia.
Il giovane Lord Malfoy aveva appena terminato l’allenamento con Tonks. Nonostante fosse esausto e provato dall’esercitazione particolarmente impegnativa, il suo pensiero non riusciva a concentrarsi su altro che non fosse Harry.
Aveva sentito dire da suo padre che la notte di Halloween Lucius avrebbe mobilitato tutte le guardie alla ricerca del suo consorte, per poterlo trovare e riportare a Malfoy Manor. "Manca poco", continuava a ripetersi come un mantra per calmarsi, ma decisamente non riusciva a colmare il vuoto che Harry aveva lasciato in lui dal momento della sua partenza. Sperava ardentemente di poterlo rivedere, ma soprattutto di poterlo riabbracciare. Anelava un suo tocco, sognava i suoi baci, desiderava più di ogni altra cosa si riaverlo al suo fianco. Se chiudeva gli occhi, poteva vederlo sorridergli, mentre per mano teneva un piccolo bambino: la sua famiglia. Per Merlino, avrebbe fatto di tutto per riprendersela!
Mancavano ormai pochi minuti ad Halloween e tutto era pronto. Harry era molto nervoso al pensiero di ritornare dopo tanto tempo nel mondo dei morti. Accanto a lui c’erano i suoi genitori, James, che aveva in mano il bagaglio del figlio, e Lily, che gli aveva posato una mano sulla spalla in segno di conforto.
Al primo rintocco della pendola una forte luce bianca illuminò a giorno la stanza e l’esile figura di Lady Narcissa apparve al centro di essa.
<< Venite presto. >> Gli disse, allungando una mano verso Harry, che titubante l'afferrò e si trovò dopo pochi istanti in una stanza a lui sconosciuta.
<< Dove siamo? >> Balbettò confuso.
<< Questa è l'ala est di Malfoy Manor. I tuoi genitori ti spiegheranno. Scusami ma ora devo andare da Lucius. >>
Harry si guardò attorno attonito, si trovava in una stanza immensa, piena di tutto quello che poteva servirgli.
<< Questa stanza è stata allestita solo per te e il bambino. Narcissa ha fatto in modo che nessuno possa accedere a quest’ala del castello, così sarai libero di andare dove vuoi. >> Cominciò a spiegare Lily.
<< Capisco. E Draco? >>
Lily sospirò. << Draco non sa nulla, esattamente come hai chiesto tu. Nemmeno lui potrà varcare la barriera magica di Narcissa. Solo io, tuo padre, Lucius, Narcissa e il tuo elfo domestico abbiamo accesso a questa parte del Palazzo. >>
<< Ho un elfo domestico personale? >>
<< Si, abbiamo creduto che fosse meglio averne uno in caso di necessità, si chiama Winky. >>
<< Oh, bene. >> Replicò Harry cominciando a disfare il bagaglio, sotto lo sguardo preoccupato di James e Lily.
Nel frattempo anche Draco aveva atteso con trepidazione lo scoccare della mezzanotte per poter varcare con un manipolo di guardie la soglia del mondo dei morti. Avevano ventiquattro ore per trovare Harry, e Draco si augurava con tutto se stesso di riuscire a scovarlo, era la sua ultima possibilità.
Il primo posto dove l’avevano cercato era ovviamente nella sua vecchia casa a Privet Drive, ma di Harry non vi era alcuna traccia, anzi il posto sembrava disabitato da parecchio tempo.
Successivamente avevano setacciato sia casa di Ron che di Hermione, ma anche lì il ragazzo non c’era.
Draco aveva incaricato le sue guardie di cercarlo in tutti i posti che il moretto frequentava abitualmente, ma era stato tutto inutile. Il tempo a disposizione di Draco stava ormai per finire ed il biondino aveva perso ormai ogni speranza di trovare il suo tesoro pi grande.
<< Dove sei, Harry? Dove sei finito? >> Mormorò passandosi stancamente le mani sul viso.
Narcissa era decisamente preoccupata per suo figlio, vedendolo disperato per l’esito negativo che le sue ricerche stavano avendo. Moriva dalla voglia di dirgli che Harry era al sicuro a Malfoy Manor, ma non poteva farlo, almeno non prima di aver chiesto al moretto il suo benestare.
<< Ti prego Harry lascia che gli dica che sei al sicuro nel nostro mondo - si risolse a domandare ad Harry -Draco ha mobilitato tutte le guardie per trovarti ed è terribilmente angosciato perché non sa dove sei. >>
Harry si alzò e andò verso la grande vetrata lasciando vagare il suo sguardo su un punto non ben definito del parco di Malfoy Manor.
<< Lui sa che nel tuo mondo non sei al sicuro e ti sta cercando per portarti qui, nel mondo dei morti... Ti prego, Harry. >>
Il moretto prese un profondo respiro e annuì impercettibilmente. << Va bene, ma vi prego fate in modo che non debba vederlo. >> Terminò voltandosi a guardare negli occhi la mamma di Draco come in cerca di una conferma.
Narcissa non mancò di dargli la sua parola e si congedò in tutta fretta per raggiungere suo figlio e le guardie nel salone principale. Draco era stato afferrato per un braccio da una delle guardie e riportato di peso a Malfoy Manor proprio poco prima che il portale sul mondo dei vivi si chiudesse.
Il giovane Malfoy, non essendo riuscito a trovare Harry, pareva determinato a rimanere nel mondo dei vivi, noncurante del fatto che se il portale si fosse richiuso non avrebbe potuto tornare nel suo mondo.
<< Perché mi avete fatto tornare?! >> Esclamò infuriato, liberandosi dalla presa della guardia.
<< Tesoro, calmati. >> Intervenne Narcissa, che aveva assistito a tutta la scena
<< Calmarmi?! Come posso?! Harry è la da qualche parte, è in pericolo ed io non so più dove cercarlo! >> Sbottò ad alta voce, esprimendo per la prima volta tutta la sua frustrazione ed il su sconforto.
<< Tesoro... - si avvicinò Narcissa abbracciandolo - Harry è qui, nel nostro mondo. >>
Draco si staccò bruscamente da lei e la fissò serio, ma con un espressione carica di speranza. << Harry... è qui? >>
<< Si. >>
<< Dov'è?! Voglio vederlo! Oddio, finalmente posso spiegargli tutto e... >>
<< Draco, aspetta… >> Suo figlio era talmente entusiasta che Narcissa si sentì male nel pronunciare quelle parole. << Harry è qui, quindi non ti devi preoccupare, però… >>
<< Però cosa?! Cos’è successo, madre ? Il bambino sta bene? >>
<< Sta bene, sta bene, stanno bene tutti e due. E' solo che... vedi tesoro, Harry ha accettato di venire qui per non mettere in pericolo la vita del piccolo, ma ha posto una condizione. >>
Draco cominciava a spazientirsi, era agitato e sua madre non lo stava aiutando per niente. << Quale condizione?! Madre parlate, ve ne prego! >>
<< Non vuole vederti, non vuole avere con te nessun tipo di contatto, questa è la condizione che ha posto. Per quanto riguarda il bambino, invece non ha nulla in contrario se tu vorrai vederlo e passare un po’ di tempo con lui. >>
Era senza parole. Non poteva pensare che Harry davvero non volesse più avere nulla a che fare con lui.
<< Do.. dove si trova adesso? >> La sua voce era arrochita come se avesse urlato per ore.
<< E' qui a Palazzo, ma come ti ho già non puoi andare da lui. >>
<< Non mi importa! Io devo vederlo! Lui deve sapere che io lo amo! >> Lo sguardo carico di determinazione di Draco incantò Narcissa, ricordandole Lucius il giorno in cui le aveva dichiarato i suoi sentimenti. << Dove si trova? >> La incalzò il giovane, appoggiandole le mani sulle spalle e fissandola negli occhi.
<< Non posso dirtelo. >> Rispose sua madre irremovibile.
Draco l'abbracciò sapendo quanto fosse doloroso per lei non poterlo aiutare. << Non importa, lo troverò. Almeno so che lui e il bambino sono al sicuro. >>
Una volta rimasto solo nella sua stanza Harry si mise comodo, indossando un morbido pigiama color argento e una vestaglia verde giada, evitando di allacciarla in cintura per via della pancia, che ormai era decisamente abbondante. Preso dalla curiosità e meravigliato dalla sontuosità degli arredi della sua stanza, decise di esplorare l’ala del palazzo a lui riservata.
Era decisamente impressionante quanto fosse immensa Malfoy Manor: bagni sontuosi, corridoi infiniti ed un incalcolabile numero di stanze tutte arredate con gusto.
Durante il suo vagabondaggio Harry aveva trovato una copia del quadro di Albus Dumbledore, con cui aveva parlato molto tempo prima quando viveva a Malfoy Manor e stava felicemente insieme a Draco.
Non resistette alla tentazione di intrattenersi nuovamente a parlare con quell’adorabile vecchietto.
Solo dopo un’ora si congedò terminando il suo giro turistico, stanco per il troppo tempo passato in piedi.
Avvistò una comodissima poltroncina color rosso sangue e si sedette rilasciando un sospiro di sollievo.
Rimase fermo per qualche minuto perdendosi nei propri pensieri con lo sguardo fisso sulla sua pancia che faceva bella mostra di sé.
Si rialzò, deciso a fare ritorno nella sua camera, ma appena sollevò lo sguardo si ghiacciò all'istante: alla fine del corridoio c’era Draco che lo fissava con occhi increduli.
Il suo sguardo venne inevitabilmente catturato dalla pancia di Harry che sentendosi in imbarazzo, si affrettò a chiudere i lembi della vestaglia, stringendo un nodo morbido con la cintura.
Draco fece un passo verso di lui ma un muro trasparente lo fermò: era la barriera, oltre la quale non era possibile proseguire.
" Così vicino ma così lontano...", si trovò a pensare Draco, si stupì nel vedere Harry andargli incontro.
<< Harry, ti prego devo parlarti, devo... ti prego >> Provò ad implorarlo il biondino a ormai poco più di sei passi da lui.
Harry lo guardava serio, sembrava dispiaciuto, poi Draco lo vide muovere le labbra, ma nessun suono uscì da quella bocca così perfetta.
<< Cosa? Non ti sento, Harry. >> Disse battendo forte la mano a pugno contro alla barriera.
Non appena Draco entrò in contatto con il muro invisibile, una sorta di scarica elettrica attraversò il suo corpo da capo a piedi, facendolo accasciare a terra all’istante.
Harry allungò la mano d'istinto verso quel muro invisibile per spezzare l’incanto che Narcissa vi aveva posto sopra, però si fermò a pochi centimetri da esso. Ebbe un flash improvviso della scena vista nella sfera, in cui Draco dichiarava il suo amore a Blaise.
Richiuse la mano e lasciò che il braccio si abbassasse lentamente lungo il fianco, sconsolato guardò Draco tristemente, gli diede le spalle e tornò sui propri passi.
Draco non riusciva ancora a capacitarsi. Lo aveva visto, Harry era a pochi passi da lui, ma non aveva potuto udire la sua voce, non aveva potuto sfiorarlo. Gli sembrava di impazzire!
Come poteva spiegargli che era tutto un equivoco? Come? Non poteva neanche avvicinarsi!
Doveva calmarsi e riflettere. Non poteva oltrepassare la barriera e andare da Harry, nulla però gli impediva di fargli avere dei messaggi o dei regali. Tutto stava nell’escogitare il modo per farlo e riconquistare così la sua fiducia.
<< Draco. >> Lo chiamò Lucius all’improvviso.
Il biondino si riscosse dai suoi pensieri e volse lo sguardo verso Lord Malfoy.
<< Abbiamo un piano per dare a Zabini ciò che si merita. >>
<< Vengo subito. >>
Erano ormai due ore buone che i Malfoy erano rinchiusi nello studio per definire i dettagli del piano escogitato da Malocchio.
L’unico punto su cui vi erano ancora degli aspetti da chiarire era il ruolo che Draco avrebbe dovuto avere.
Il giovane Lord, infatti, sarebbe stato l'esca per attirare il bel Zabini, ma Lucius voleva essere sicuro che non corresse alcun rischio.
<< No, Draco non può correre rischi! >>
<< Ma Lucius, è la nostra sola speranza... >>
Harry intanto era tornato nella sua stanza, visibilmente turbato dall’incontro appena vissuto.
Non credeva che il semplice fatto di rivederlo gli potesse far provare quel turbinio di sentimenti che ora gli riempivano il cuore.
Si sentiva completamente sconvolto, faceva fatica ad ammetterlo con se stesso, ma avrebbe tanto voluto sentire la voce sensuale di Draco, lasciarsi toccare dalle sue dita affusolate. La barriera, però, lo aveva impedito.
"E’ stato meglio così”, si trovò a pensare Harry, cosciente del fatto che, se Draco l’avesse implorato di tornare da lui, le sue difese sarebbero crollate miseramente come un castello di carta.
Un lieve bussare alla sua porta lo fece distrarre dai suoi pensieri.
<< Avanti. >>
Winky entrò prodigandosi in mille inchini. << Winky ha portato qualcosa per signore. >>
Harry osservò il vassoio che l'elfa teneva in mano. << Grazie, mettilo pure sul tavolo. >>
Rimasto solo, Harry sbirciò sotto il coperchio scoprendo il contenuto del vassoio. Rimase piacevolmente stupito nel rimirare la varietà di frutta e dolci che esso conteneva. Ciò che però attirò maggiormente la sua attenzione fu una bellissima rosa bianca adagiata in mezzo a quelle leccornie. La raccolse e ne odorò il delicato profumo.
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Halloween~Drarry
FanfictionUn Harry Potter ignaro delle sue vere origini, un Draco Malfoy che vuole a tutti i costi riprendersi ciò che è suo. Harry non potrà sfuggirgli per sempre, il regno dei morti lo reclama, così come il suo biondo sovrano. Genere: Romantico Tipo di cop...