si trasferì il primo di agosto.
trovò subito la sua stanza, quella nel corridoio dove alcuni studenti del college vivevano nel bel mezzo dell'atrio perché non si potevano permettere una camera nel dormitorio.
armeggiò con le chiavi prima di spingere la porta aperta, e nel momento in cui mise piede nella stanza, un'intensa luce filtrò all'interno.
tirò la sua valigia dietro di sé, quella con le ruote che producono dei rumori irritanti quando scorrono sui dossi nell'aeroporto e sulle crepe del pavimento.
come prima cosa andò in terrazzo, aprendo la porta e spingendola di lato; uscendo venne avvolta dall'estate calda. poteva vedere le macchine come minuscoli modellini che guidavano lentamente in lontananza. vedeva le luci diventare verdi e gialle e rosse, e vide uno di quei particolari camion argentati passare nonostante un semaforo rosso.
all'improvviso sentì un rumore proveniente dal balcone affianco al suo.
diede un'occhiata intorno a sé, e fu sorpresa di trovare una ragazza seduta su una sedia nell'altro terrazzo, mentre fumava una sigaretta a metà giornata. la studiò, come se fosse una modella su una rivista, e lanciò un'occhiata ai suoi vestiti. shorts strappati e una canottiera grigia che lasciava scoperta la pancia. wow, molto classy.
"uh, ciao," disse la ragazza, avvicinandosi alla ragazza con la sigaretta.
La ragazza con la sigaretta fece solo un cenno col capo in risposta.
"io, ehm, sono nuova qui," disse, gesticolando con le mani, mentre l'aria fresca della california soffiò tra i suoi lunghi capelli neri. fece un piccolo sorriso alla ragazza con la sigaretta, la quale ricambiò con un sorrisetto e inarcò un sopracciglio.
"si. si vede," disse, finendo la sigaretta e gettandola giù dal terrazzo. l'altra la guardò cadere finché non la vide più, poi sorrise alla ragazza delle sigarette.
"è stato bello conoscerti," disse, e le sorrise di nuovo girandosi verso la porta.
"la ragazza che viveva lì prima di te," disse la ragazza delle sigarette, facendo girare la ragazza dai capelli bruni verso di lei. "è morta in quell'appartamento. è per questo che costa così poco."
la brunetta non sembrava turbata.
"forte."
la ragazza delle sigarette sorrise, dicendo, "si, penso di si..." in quel momento si alzò dalla sedia, e il suo atteggiamento cambiò completamente. l'eyeliner rese i suoi occhi blu più luminosi quando si riempirono di tristezza, e disse, "era la mia migliore amica. aveva un cane di nome paco, in caso tu trovassi peli di cane ovunque."
la brunetta sorrise, poi si girò verso la porta. "spero di rivederti...?" disse, girandosi verso la ragazza dai capelli neri.
"bobbi westiver," disse, "diminutivo di roberta westiver. chiamami roberta, e venderò personalmente il tuo appartamento."
gli occhi della brunetta si spalancarono, e le estremità delle labbra si piegarono verso l'alto. "wow, che offerta generosa. la terrò in considerazione."
si girò di nuovo e quasi sbatté contro la porta a vetri, facendo scoppiare a ridere entrambe.
"okay, ragazza sbadata. a proposito, come ti chiami? sono un pedofilo, e sarebbe più facile cercare tutte le informazioni su di te se mi dicessi nome completo, data di nascita, nome del tuo animale domestico, prima auto comprata e codice fiscale."
la brunetta rise. "sono camilla. camilla anderson," disse, spingendo la porta di vetro e richiudendola dietro di sé.
🌸
camilla è me, io sono camilla.
ma sono anche bobbi.
non letteralmente. solo figurativamente.
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the apartment next door [italian translation]
Teen Fiction[original story by @awlucaya] "non dirmi che sei qui," disse. "cosa?" chiese, confusa. "ti sei davvero trasferita nell'appartamento accanto?" le chiese, camminando lungo il margine del balcone. "no. ho sfondato la porta e poi sono riuscita a rimette...