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Urla di disperazione e pianti isterici...
Sento solo questo, sono come in una bolla di vetro non riesco ad aprire gli occhi e sento l'aria pesante.
Qualcuno mi sfiora la mano, non capisco chi è.
Mi sussurra parole dolci e mi dice di stare calma e continua imperterrito a dire che sarebbe passato tutto.
Perché non riesco a dare senso a quelle parole?
Perché non capisco cosa mi sta succedendo?
Voglio aprire gli occhi, ma non ci riesco, addirittura mi sforzo, ma senza risultato mi tocca soltanto ascoltare...
Sento qualcuno aprire la porta e dei passi felpati che si avvicinano.
Mi accorgo che la persona che mi stava reggendo la mano se ne era andata.
Improvvisamente qualcuno mi alza la maglietta e sento delle mani fredde toccare il mio addome.
Ma chi è questo pervertito che osa toccarmi?
Vorrei ucciderlo giuro, mi sforzo per cercare di fare qualcosa, ma ancora una volta mi rendo conto di essere incapace di muovermi.
Quelle viscide mani continuano a toccarmi, ancora non so di chi siano, ma sono certa non di mia madre, dalla grandezza e dal tatto sento che sono maschili.
Delicatamente avverto di nuovo la maglia sul mio ventre.
Sollevata da quella sensazione di sicurezza cerco di capire cosa si stiano dicendo mia madre e quell'uomo.
Un attimo, inizio a collegare, la donna che mi reggeva la mano era mia madre, e quello che mi aveva toccata di sicuro era un uomo, lo sentivo dalla voce.
Mia madre si rivolge all'uomo con tono di inferiorità ed insicurezza, ma soprattutto gli da del lei.

"Dottore, secondo lei ci sono possibilità che sopravviva? "
"Signora, non le posso promettere nulla, ma le posso dire che è un intervento molto delicato, richiede tempo e molta attenzione. Vede la parte lesionata è una delle più importanti per il nostro cervello. Le conseguenze possono essere tante, tra cui la perdita di memoria. Deve essere pronta a tutto."
"Grazie mille"
A quella affermazione seguono numerosi singhiozzi.
Beh, adesso mi è tutto chiaro.
Quella puzza snervante e quel via vai di persone...
Sì, non è frutto della mia immaginazione purtroppo.
Sono in ospedale

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