Capitolo 1: DESTINI CHE SI INCROCIANO

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Borgo Bozzetto, piccola città nel Sud della regione di Kalos

Serena dormiva tranquilla nel suo nuovo letto (la sera prima aveva finito di aiutare la mamma a svuotare le valigie rimaste e si era fatto molto tardi), quando Fletchling la svegliò di soprassalto beccandola sulla fronte.

La ragazza si alzò stralunata e tirò un'occhiataccia al Pokémon Pettirosso, che svolazzò in tondo per farle capire che stava solo giocando, poi cinguettando volò al piano di sotto.

Serena scese dal letto facendo attenzione a non pestare le cianfrusaglie che ancora non aveva sistemato e andò a specchiarsi.

Era una bella ragazza, con lunghi capelli dorati, che le arrivavano all'altezza del seno, e occhi azzurri.

Vicino allo specchio erano sistemati alcuni vestiti, che indossò subito.

Il completo era formato da una maglietta nera aderente, una gonna rossa a vita alta che lasciava scoperta metà delle cosce e delle calze alte, anch'esse nere. Un cappello abbinato alla gonna completava l'insieme.

Appena fu pronta la ragazza scese di sotto, dove la aspettavano la madre e Fletchling.

"Era ora che ti svegliassi, signorina. È quasi mezzogiorno e tra poco incontrerai i tuoi nuovi amici per ricevere il Pokédex, ricordi? Ho dovuto mandare Fletchling perché temevo ti fossi trasformata in uno Snorlax!" Scherzò la donna.

Fletchling annuì con un cinguettio.

"Non credevo di aver dormito così tanto! Grazie per avermi svegliata Fletchling. E... Mamma, questi vestiti sono bellissimi! Dove li hai presi?"

"Mentre dormivi sono andata a fare compere in un negozio di Rio Acquerello che si trova oltre il Percorso 1. Sono contenta che ti piacciano.
Ora fa' colazione mentre io vado a prendere una sorpresa per te. Fletchling, assicurati che non sbirci per favore."

La donna tornò dalla sua stanza con una borsa in stoffa rosa cucita a mano.
Serena ingoiò in fretta la metà del croissant che stava mangiando rischiando quasi di strozzarsi e corse in contro alla madre.

"È FA-VO-LO-SA! La adoro! Grazie mille mamma!"

"Non è tutto." La avvisò la madre. "Aprila."

Serena guardò nella borsa: al suo interno c'era un oggetto simile ad un cellulare e di colore rosa.

"È un Holovox." Spiegò la donna.
"Qui a Kalos tutti gli Allenatori ne hanno uno. L'Holovox ti permette di fare videochiamate olografiche e ricevere le notizie più importanti in tempo reale, o almeno così mi ha detto la commessa."

"Mamma, sono troppo contenta. Ora non mi manca proprio nulla!"

Poco dopo che la ragazza ebbe finito di provare le funzioni del suo novo Holovox, qualcuno suonò al campanello.

"Vai a vedere chi è Serena, sono sicura che sia per te."

Serena si mise le scarpe e andò ad aprire: ad aspettarla alla porta c'erano due figure.
La prima era una ragazzina di bassa statura e dalla pelle scura, con capelli castani raccolti in due grandi boccoli, gli occhi di un verde acceso e addosso una maglietta fucsia e dei pantaloncini molto corti.
L'altro era un ragazzo poco più alto di Serena che indossava degli occhiali da sole. Portava una felpa blu e dei jeans, mentre gran parte dei suoi capelli neri era coperta da un berretto rosso.

"C-ciao, io mi chiamo Serena e vengo dalla regione di Kanto. Mi sono trasferita qui ieri sera..."

La ragazzina le prese le mani e le scosse energicamente per presentarsi.

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