Capitolo 8: LA FORZA CHE VIENE DAL CUORE

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Percorso 8, spiaggia sotto la Muraglia Costiera

"Visto che siete arrivate possiamo cominciare subito l'allenamento."

Il ragazzo dai capelli neri stanziava su una roccia a braccia conserte e guardava dall'alto verso il basso Serena e Eevee, sedute sulla sabbia e ancora frastornate per l'orario in cui si erano dovute svegliare.

"Ma Calem, sono le sette del mattino... io e Eevee vogliamo ancora dormire."

Per dimostrare il suo consenso, il mostriciattolo emise un verso assonnato.

"Poche storie, se non vi allenate potete scordarvi la Medaglia di Altoripoli. Ora in piedi, coraggio!"

Le due obbedirono, poi, sotto ordine di Calem, Serena chiamò Braixen e Ivysaur fuori dalle Poké Ball.

"Osservando la lotta contro Lino ho notato che i tuoi Pokémon hanno dei punti ciechi. Braixen fa poco uso di mosse fisiche, per questo Amaura è riuscito a sconfiggerla con Specchiovelo, Ivysaur invece pecca nelle schivate ed è un facile bersaglio per avversari veloci come Aerodactyl."

Poi lanciò due Sfere Poké dalle quali si materializzarono Charmeleon e Frogadier.

"Charmeleon insegnerà a Braixen la mossa Crescipugno, mentre Frogadier darà lezioni di elusione a Ivysaur. Noi due dovremo raggiungere la cima della Muraglia Costiera scalandola senza l'aiuto dei Pokémon, tutto chiaro?"

Serena guardò la sommità della formazione rocciosa e deglutì con spavento.
Calem, accorgendosene, abbandonò il suo tono duro e le disse con voce gentile: "Non devi temere nulla, sono sicuro che ce la farai. Io sarò con te e non permetterò che tu cada."

La bionda si sentì rincuorata.

"Grazie per il sostegno, sono pronta! Vieni con noi Eevee."

Durante la scalata Calem incitava Serena ma non la aiutava a salire: voleva che l'amica non esitasse come aveva fatto alla Palestra, ma che fosse convinta e sicura di sé.

Proprio come previsto dal ragazzo, a fianco della persona amata Serena non ebbe troppi problemi a raggiungere la cima.

"Serena, sai dirmi qual è il tuo punto di forza?"

"Il mio punto di forza?" Ripeté lei confusa.

"Sì, da dove trai la voglia di perseverare? Per cosa lotti?"

La ragazza ripensò all'incontro con la Campionessa Diantha e all'obiettivo che si era posta.

"È strano... all'inizio del mio viaggio volevo solo diventare la migliore Allenatrice di Kalos, poi qualcosa è cambiato.
Un tempo eri molto più freddo e a stento mi rivolgevi la parola. Io però già allora tenevo molto a te e volevo capire cosa ti rendesse sempre così assorto, adesso siamo molto più aperti uno con l'altra e questo mi rende molto felice, ma allo stesso tempo mi confonde."

Serena si imbarazzò moltissimo per la confessione che aveva appena fatto e il suo tentativo di nasconderlo fallì miseramente come al solito, ma Calem non sembrava essersene accorto.
Lo sguardo del ragazzo per un attimo era tornato vuoto e gelido, come se le parole dell'Allenatrice avessero risvegliato in lui un oscuro ricordo.

Serena stava per allarmarsi, ma Calem si riprese subito dai suoi pensieri e continuò a parlare.

"Ho capito cosa intendi. La tua forza deriva dalle persone a cui tieni e te lo ha fatto notare anche Lino, ma viene meno quando non senti vicine queste persone."

Serena ascoltava in silenzio, segno che Calem aveva fatto centro.

"Quando, durante la scalata nella Palestra di Lino ti sei fermata, la prima cosa che hai fatto è stata guardare verso me, Shana e Eevee e solo allora hai avuto l'energia per arrivare fino in cima.
Allo stesso modo non sei riuscita a gestire Bagon perché, notando la nostra preoccupazione, sei andata nel panico."

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