5° capitolo

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«Ei, vecchio mio, tutto ok?» Matteo si gira. Un suo vecchio amico lo abbraccia calorosamente.
«Si, alla grande. E tu?»
«Bene. Potrebbe andare meglio, ma ci accontentiamo.» Matteo annuisce con un sorriso, fintamente interessato. Ha sempre pensato che quelle sono frasi di convenienza. Solo per iniziare una qualunque conversazione.
Si guarda intorno, senza sapere veramente chi cercare, quando gli occhi gli cadono su una donna.
Ha i capelli ricci, raccolti di lato. Gli occhi di un azzurro limpido, innocente. Quasi innocente. Sorride al ricordo di quella sera. Già, non proprio innocente.
Elisa sta parlando con la sua amica, Teresa. Ogni tanto sorseggia il suo champagne e sorride svelando i suoi denti perfetti.
Il suo corpo è avvolto da un vestito aderente e lungo, rigorosamente nero.
La scollatura a V le scende fino alla fine dello sterno. La candida pelle, però, è coperta da una rete di pizzo.
Le gambe slanciate diventano ancora più lunghe sopra i tacchi a spillo.
I suoi occhi, messi in risalto da un ombretto chiaro e un eyeliner nero, si muovono alla ricerca di qualcosa. O qualcuno.
I loro sguardi si incontrano. Elisa gli sorride, ma non si muove.
Matteo si avvia verso di lei.
Si ritrovano uno di fronte all'altra.
Elisa non sorride più. Si guardano. Nel mentre parte una canzone. Matteo le prende le mani e se le porta al collo. Le stringe la vita in un abbraccio e la fa muovere.
Ballano così, senza parlare, guardandosi, per tutta la canzone. Canzone che nessuno dei due ascolta realmente.
Quando quest'ultima finisce per dare spazio alla musica da discoteca, lui la prende per mano e la conduce fuori. Elisa lo segue, senza un vero motivo. Si ritrovano in giardino. La notte buia illuminata dalla sola luce delle stelle non fa paura. Non ora.
Matteo la guarda. Pensa che è bellissima. E lo è davvero.
Non resiste.
La bacia.
Elisa gli allaccia le mani al collo, giocherellando con i sui capelli. Lui le passa la lingua nelle labbra, chiedendo silenziosamente l'accesso. Accesso che Elisa non esita a dargli.
Schiude le labbra e la lingua di Matteo non tarda a cercare quella di lei.
E restano così.
Fermi, mentre le loro lingue danzano una alla ricerca dell'altra.
Quando si staccano sono entrambi senza fiato.
Matteo poggia la sua fronte su quella di lei. La guarda. Sorride.
Lei ricambia, sincera.
Restano così per molto. Guardandosi senza parlare. Sorridendosi. Accarezzandosi  e lasciandosi accarezzare.
Tira un leggero venticello. Elisa ha un brivido e, il vestito scollato, non aiuta a scaldarsi. Matteo se ne accorge.
«Oddio, che imbranato che sono! Vieni, entriamo» la prende per mano e si avvia verso l'interno, ma Elisa lo ferma.
«No, Matteo, aspetta.» Matteo si ferma a guardarla. Gli occhi di Elisa sono... Spaventati?!
Continua a fissarla in attesa di spiegazioni.
«e-ecco... Io... Non possiamo entrare insieme» Elisa abbassa lo sguardo mortificata. Matteo capisce, o meglio, ricorda. Già. Lei è fidanzata.
Per un attimo si era illuso.
«mhh! E come mai?» Matteo incrocia le braccia e porta il peso in una gamba. Bene, facciamo gli stronzi. Vediamo se è sincera.
«beh, io...» non ce la fa.
Lo guarda spaesata. Gli occhi lucidi.
Si gira di scatto e scappa.
Matteo non ha il tempo di realizzare il tutto che Elisa è già partita sgommando.
Corre piangendo. Non dovevo. Non dovevo baciarlo. E corre così. Piangendo. Senza fermarsi.

•••

Senza accorgesene arriva a casa.
La porta è spalancata e le luci sono tutte accese. Elisa scende dalla macchina tranita e si avvia verso la porta.
Entra e vede l'ultima persona che avrebbe voluto vedere.
«Ciao, amore.» poi il buio.

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