Occhi che si abbassavano, nel vano tentativo di contenere le lacrime che graffiavano l'animo. Daria, però, ignorava che il suo tormento fosse stampato sul volto.
Dopo aver ballato per un po' ritornammo da Daria. Lei e Davide stavano parlando di qualcosa di divertente ma, appena mi vide, si avvicinò curiosa e domandò: «Vi ho visto abbracciati? Dai... voglio essere la prima a sapere.»
«Daria sei fuori pista. Abbiamo solo chiarito che non ci può essere nulla tra di noi. Piuttosto tu cosa devi dirmi?» chiarii immediatamente per bloccarla prima che cominciasse con le sue teorie sull'amore.La vidi cambiare espressione. Fece un profondo respiro e confessò: «In realtà gli ho detto io che doveva provare a uscire con te. Mi dispiace se sono stata così invadente. Scusami.»
«Non preoccuparti. Piuttosto cosa combini con Davide?»
Cercai di cambiare discorso anche se in realtà non tolleravo queste interferenze nelle questioni sentimentali, ma era pur sempre la mia Daria e cercavo di non prendermela.«Mi sembra di conoscerlo da tanto tempo. Mi piace il suo modo di pensare. È una bella persona, anche se per me deve passare un po' di tempo ora.»
I suoi occhi si spensero e sembrarono cercare di arginare un mare che voleva traboccare ormai.
«Piuttosto, mentre ballavi hai notato che sguardi minacciosi ti lanciava Matteo? Quando tu e Flavio vi siete abbracciati, lui si è bloccato» domandò, forse per dimenticare per un attimo le sue pene e concentrarsi nuovamente su di me.
Le sue parole, però, mi scossero. Mi era parso che lui ricambiasse i miei sguardi, ma, improvvisamente, sentivo come se lui nascondesse molto di più.
«Magari è preoccupato per Flavio. Tutti sappiamo quanto ha sofferto e quanto sta ancora soffrendo per quella stupida.»
Cercai in Flavio un modo per deviare il discorso, ma sentivo che in fondo non era lui il problema.
«È vero. È per questo che l'ho spinto nelle tue braccia. Soffrite allo stesso modo. Ultimamente il suo umore sembra peggiorato.»Nonostante fosse un gran burlone, Flavio aveva i suoi momenti bui, in cui spariva. Delle volte mi aveva fatto davvero preoccupare. Dopo aver cercato in tutti i modi di contattarlo, con una gran paura nel cuore, lo vedevi apparire come se nulla fosse successo. Non mi ero mai abituata, però. Mi spaventavo sempre.
«Tesoro, grazie per avermelo detto. Starà per arrivare un altro periodo no. Forse per questo lo guardava Matteo. Credo fosse preoccupato.»
Questa nella mia testa sembrava essere l'unica spiegazione possibile.Mi voltai e lo vidi ballare con quella ragazza. Gli piaceva proprio fare lo splendido. Sembrava davvero un tipo fissato solo a cercare qualche ragazzetta con cui trascorrere la notte. Le persone superficiali, come lui mi facevano rabbia.
«Come fanno a vivere le persone così? Ogni giorno con una diversa, di cui molte volte non si ricordano neanche il nome.» Diedi fiato ai miei pensieri a voce alta, senza accorgermene. Fortunatamente solo Daria ascoltò.
«Non so proprio che dirti Giulia. È anche vero che l'amore fa solo soffrire. Basta guardare noi tre. Boh, che ti devo dire. Ognuno fa come meglio crede.»
Daria sapeva sempre cosa dire senza offendere nessuno, anche perché lei non ne era capace.
«Se fossimo noi due a comportarci così saremmo etichettate con termini poco piacevoli. Lo fa lui ed è visto come un grande uomo, che ha la capacità di riuscire a portarsele tutte a letto. Non dico che lo farei mai, ma questa cosa non mi piace per nulla» affermai infastidita, ma continuando a guardarlo,
Daria mi fissò e mi sorprese affermando: «Ma chi ti dice che quella non sia la sua ragazza?»Mi resi conto in quel momento che Daria aveva ragione e l'avevo catalogato ancora una volta senza sapere nulla di lui. Osservai lei, ridere e scherzare, tenendoselo stretto. Lui sembrava essere dove non voleva. Forse però mi sbagliavo.
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In un solo sguardo
Storie d'amoreGiulia cerca ancora di rimettere a posto i cocci del suo cuore ferito, quand'ecco due occhi magnetici pronti a sconvolgere tutto. Lei prova in tutti i modi a rifiutare questo sentimento che la spaventa in un momento sbagliato, ma non ci riesce. Ed...