XI

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Quando la guerra si era conclusa centinaia di feriti avevano avuto bisogno di soccorsi e cure e i Medimaghi non riuscivano a far fronte a tutte le richieste. Così il giovane e inesperto Draco Malfoy si era proposto come aiutante, inizialmente tenuto sotto costante osservazione, si era dimostrato versatile nella preparazione di pozioni e rapido nell'apprendimento. 

Quando Hogwarts era stata ricostruita aveva ripreso l'ultimo anno di studi eccellendo nei suoi M.A.G.O. e aveva deciso di proseguire con la professione di Medico. 

L'evento più inaspettato di tutta la sua nuova vita però era Harry Potter, o meglio, non Harry in se, il rapporto che aveva costruito con lui, iniziato con una semplice amicizia e diventato vi via più profondo, fino a trasformarsi in vero amore. 

Era stata una sorpresa per entrambi, considerati gli eventi degli anni precedenti, eppure lo avevano notato tutti che erano sempre stati attratti uno dall'altro, tanto che non erano mai riusciti ad ignorarsi semplicemente. 

Terminati gli studi avevano deciso di affittare un appartamento  insieme, ma Narcissa Malfoy in un atto di incondizionato amore materno aveva regalato loro una piccola villetta sui confini della campagna londinese. I due ragazzi adoravano quella casa e si amavano ogni giorno di più nonostante la condividessero solo da poco tempo.

Draco era rientrato dal lavoro quando il sole era già calato e l'aria fredda si insinuava sotto la giacca, entrò in casa rabbrividendo e vide il fuoco nel camino spento...il battito del cuore accellerò improvvisamente alla ricerca di un segno che dimostrasse la presenza di Harry.

Vide la la grande porta a vetri del balcone che era solo accostata e in pochi passi si precipitò all'esterno per vedere un Harry coperto solo da un leggero maglione che si teneva le ginocchia al petto. 

Harry aveva vinto la guerra, aveva salvato il mondo magico e aveva ricevuto gloria e onore ma solo Draco sapeva cosa provava ogni giorno. Gli incubi che lo facevano svegliare urlando nel cuore della notte, la paura di svegliarsi un giorno e scoprire che qualcuno a cui teneva era morto, i pianti e gli abbracci disperati. 

Draco si accovacciò davanti al suo viso e gli carezzo una guancia fredda

"A cosa pensi piccolo?"

"Ti stavo aspettando, sei in ritardo" disse di rimando con voce debole. 

"Ehi Harry, puoi dubitare di chiunque, ma io...io ci sarò sempre, non ti lascerò mai da solo, ti amerò con tutto me stesso fino alla fine dei nostri giorni. Sei la ragione dei miei sorrisi, il motivo che ogni giorno mi da la forza di alzarmi. Ti sarò vicino ogni volta che mi vorrai con te, quando sarai triste, quando sarai gioioso, quando ti alzerai dal letto odiando la vita, io sarò li. Ti amo, ti amo e voglio ripetertelo ogni giorno." 

Sembrava avergli letto nel pensiero, una lacrima scivolò sulle guance fredde di Harry seguite da tante altre. Afferrò con mani tremanti il maglione di Draco all'altezza del petto e la tirò verso di se in un disperato bisogno di affetto.

Draco non se lo fece ripete due volte, strinse Harry con forza e si accorse che quest'ultimo tremava visibilmente scosso dai singhiozzi e dai brividi. Passò un braccio sotto le sue spalle e le ginocchia e lo sollevò da terra, come si fa con i bambini e si accoccolarono insieme sul divano lottando contro i freddo pungente. 

Quando le spalle di Harry smisero di tremare Draco mise due dita sotto il suo mento e lo sollevò fino a guardare in quei due occhi verdi che ogni volta lo facevano impazzire:

 "Ti amo piccolo" disse in un sussurro.

"Ti amo così tanto" . 

Attimi di felicità [Necessita Aggiornamento] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora