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Quella mattina, Sakura si era alzata con il presupposto di andare a scuola tranquillamente e di sopportare le ore scolastiche scrivendo appunti ed a guardare il soffitto. Non si sarebbe mai immaginata di incontrare una persona singolare come quell'uomo. Ma partiamo dal principio. Dopo che la ragazza era uscita di casa, si era fermata a pochi metri dalla casa di un suo amico, dai capelli biondi e gli occhi azzurri. Sakura si stava guardano i piedi, quando arrivò Naruto.

-Sei in ritardo.- disse lei.

-Scusa, è che la sveglia non è suonata.- provò a giustificarsi lui, ma lei aveva alzato gli occhi al cielo.

-Muoviamoci.- disse.

I due s'incamminarono verso scuola discutendo sul compito di storia in programma per quella mattina, facendo volare quelle parole al vento.

Arrivati a scuola, Naruto si unì ad i suoi amici, lasciando Sakura da sola a guardare i ciliegi i fiore. Quando, per la strada, un uomo attirò la sua attenzione.

Aveva i capelli color platino tutti spettinati, la bocca era coperta da una maschera blu scuro e tra le mani teneva saldamente un libro dalla copertina arancione.

Sakura rimase a gurdarlo per molto tempo, fino a quando si accorse che la campanella era suonata, e non si era neanche accorta che quell'uomo, la guardava come lei aveva guardato lui.

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Sakura di mise a sedere ed incominciò a prendere appunti, fino a quando, la sua compagna e banco le disse

-Dicono che Sasuke tornerà fra qualche settimana, è vero?

Sakura alzò gli occhi al cielo e guardò Ino.

-Come faccio a saperlo, scusa?

-Lo conosci da più tempo di me, no? Tu sei stata la prima a sapere che se ne era andato.

-Lo so, ma non significa che lo sappia.

Ino tamburellò le dita sul banco.

-In ogni caso, stasera ci sei?

-Dove?

La bionda sbarrò gli occhi e guardò furiosa l'amica.

-Dobbiamo preparare la festa di domani sera, quella festa dove ci sarà tutta la scuola!

-Ahhhhh.... già, quella festa.

Ino alzò gli occhi al cielo.

-Hai già trovato un cavaliere?- chiese.

-Pensavo a Naruto, ma...-

posò lo sguardo sul ragazzo che in quel preciso istante stava dormendo al posto di prendere appunti.

-Meglio di no.-

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Mentre Sakura stava tornando a casa, i suoi pensieri erano infognati nella verifica di storia, di cui era sicura di aver sbagliato tutto, ma questo pensiero se ne andò quando rivide l'uomo della mattina. Stava ancora leggendo il libro e lo sguardo era completamente perso tra le pagine. Sakura rimase a guardarlo fino a che non inciampò e cadde a terra.

Quando la ragazza aprì gli occhi, vide l'uomo che la stava tenendo salda al suo braccio. Sakura sentì i possenti muscoli dell'uomo e, abbastanza imbarazzata, si alzò.

-Tutto bene?- chiese l'uomo.

Sakura annuì debolmente.

-Dovresti fare più attenzione, questo tratto di strada non è molto pari.- lei annuì debolmente.

-Sei sicura di stare bene? Sembra che hai appena visto un fantasma.

Sakura si rianimò.

-C...Cosa?! No, no, no! Si sta sbagliando!

La maschera che portava al volto si deformò, esattamente nel punto dove si sarebbero trovate la labbra, come un sorriso. L'uomo le porse la mano, e lei, titubante, si fece aiutare.

Per Sakura fu un attimo strano, un secondo che le aveva dato una sensazione che non aveva mai provato, una senzazione che le faceva venire le farfalle nello stomaco.

Si alzò e guardò gli occhi dell'uomo, semmai l'occhio dato che uno era coperto.

-Beh... addio.- disse lui, incamminandosi.

-Aspetti!- esclamò lei.

L'uomo si fermò e guardò la ragazza.

-Qualcosa non va?- chiese.

Lei, ormai rossa in viso disse

-Io sono Sakura...

Lui fece un sorriso.

-Kakashi.- rispose lui.

-Allora... ehmm... arrivederci signor Kakashi... e... grazie...

-Non c'è di che. Ci vediamo in giro, Sakura.

disse Kakashi, e se ne andò, lasciando Sakura da sola.

Così lontani, così vicini || Kakasaku ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora