Capitolo 2

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Ogni mattina la stessa routine, le stesse cose: luce che entra nella stanza, mi stropiccio gli occhi, e mi alzo faticosamente.
Il pensiero di non essere l'unico ragazzo di 18 anni che si alza presto e va a scuola, mi mette tranquillità, così mi alzo e vado a fare colazione. I pan di stelle sono i miei biscotti preferiti: farei una dieta fatta solo di questi.
Finita la colazione, che dura poco più di 10 minuti, vado in bagno a lavarmi. Spitify. Brani. Riproduzione casuale. Per iniziare al meglio questa giornata non poteva che partire "Hello" di Adele. Grazie riproduzione casuale che mi ricordi l'importanza di avere premium.
Quando sono pronto, pettinato e vestito, esco di casa. Sono le 7:50 del mattino.
L'autobus é in perfetto orario, cosa che non succede mai.
Cuffiette nelle orecchie e via alla musica.
La musica é sempre stata la mia passione. Senza musica non credo riuscirei a vivere. Faccio appena in tempo a sentire 3 canzoni che sono già arrivato a scuola. Il tragitto casa-scuola e viceversa, é molto corto, ma preferisco prendere l'autobus siccome la mia pigrizia non mi permette di camminare la mattina alle 7:50.
Arrivo a scuola. Sempre le solite persone. Sempre il solito posto.
I miei migliori amici sono Alice e Francesco. Siamo inseparabili.
Ci conosciamo dal primo superiore e ne abbiamo passate tante insieme. Dalle avventure spericolate, a quelle divertenti, ai pianti, alle risate.
Ognuno di noi conosce a memoria i segreti degli altri due. Stiamo sempre insieme, ormai da 4 anni.
Alice: "Ciao Michè!"
È sempre così egocentrica, anche la mattina. Ma come fa?
Francesco: "Ehilà"
"Buongiorno!"
Suona la campanella. Si entra. Conosco praticamente tutti di questa scuola. Ma non perché sono figo, anzi. Sono tutt'altro che un figo. Ciuffo moro che cade sulla fronte, occhiali, occhi verdi. Ho un bel sorriso. Questo me lo dico da solo e me ne vanto.
Vabbè, torniamo al fatto che conosco il 99% di questa scuola...
Conosco molta gente di questa scuola poiché sono sempre molto amichevole e disponibile con gli altri. Strano vero? Poi, anche se non si nota, sto provando ad aprirmi con gli altri, sin dalle prime parole. Forse non è il meglio per una persona come me, che spesso viene usata e presa in giro.
Passando davanti alle classi saluto i ragazzi che conosco. Poi mi scontro per sbaglio con lui.
Lui che mi sta antipatico da morire. È uno dei più popolari della scuola
"S-scusami... "
" La prossima volta stai più attento, testa di cazzo"
Ce l'ha sempre con tutti. Peggio di una donna ciclata. Bah.
Il suo nome è Giulio, comunque.
Giulio Volpe.

Così è l'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora