Capitolo 2: Christopher

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"<<No fermi basta, allontanatevi, lasciatemi in pace>>; urlo.

Quei cinque ragazzi che ormai mi perseguitano da un po' di tempo, mi hanno accerchiato e in pochi secondi mi ritrovo a terra, senza forze, immobile. Questa volta non sono stati solo insulti, ma ho subito un attacco fisico. Calci e pugni che mi hanno lasciato sul freddo asfalto misto del sangue che scorreva dal mio volto. Mi sento svenire dal dolore che provo quando cerco di rialzarmi, ma non ho le forze per farlo, piango. Mi sento così fragile che ho vergogna di me stesso e odio questa mia fragilità."

Mi sveglio di soprassalto, sono tutto sudato e mi rendo conto che gli incubi sono ricominciati, era da due mesi che non ne avevo più. Faccio dei respiri profondi e noto che Lucas è nel letto che dorme, non voglio rischiare di svegliarlo, lo conosco a malapena e sicuramente mi prenderebbe per un pazzo. Ho paura di rientrare di nuovo in quel circolo vizioso fatto dalla presenza di quell'incubo, così cerco di riaddormentarmi di nuovo. La sveglia suona, devo alzarmi o rischierò di arrivare in ritardo alla prima lezione, anche se il mio corpo mi dice di fare tutt'altro. Prima di uscire do un'occhiata alla stanza e noto che Lucas sta ancora dormendo e mi chiedo come possa dormire il giorno in cui cominciano i corsi. Prendo posto nell'ultima fila e una ragazza non molto alta con i capelli neri si siede nel posto libero al mio fianco. Sembra essere distratta, ma cambio idea quando mi sorride. Le ore passano velocemente, per mia fortuna, e quando arriva la pausa pranzo passo dalla mensa e prendo qualcosa da mangiare prima di andare a rilassarmi nel parco del campus. Noto che ci sono molti ragazzi sparsi per il parco, così cerco un posto libero sul prato, prendo il libro che porto sempre con me e mi immergo nella lettura. Quando scorgo un'ombra che avanza verso di me, alzo gli occhi e vedo una ragazza che mi fissa con i suoi grandi occhi e mi rendo conto di averla già vista, è la ragazza del mio corso. Mi sorride e comincia,

<<Ciao, mi chiamo Kyra, e come hai ben visto frequentiamo lo stesso corso>>;

<<Beh eri seduta di fianco a me quindi era difficile che io non ti notassi, comunque io sono Christopher, posso fare qualcosa per te?>> continuo io;

<<In realtà tra un po' ho lezione di yoga, e mi sono resa conto di non sapere in che zona è situata la palestra, e passando di qui ti ho visto e ho pensato di chiedere aiuto.>> risponde Kyra un po' perplessa;

<<Beh siccome sono nuovo, non sono ancora molto ben orientato però dovrebbe essere poco distante dall'aula di informatica, quindi potresti andare da quelle parti e chiedere poi informazioni>> faccio spallucce;

<<Mm grazie mille allora, mi ha fatto piacere conoscerti, ci si vede in giro>> ribatte lei;

<<Piacere mio>> dico sorridendo.

Ritorno al libro e ai miei pensieri, quando all'improvviso ho un blocco, un unico pensiero, quello di sentirmi solo. Così prendo il quadernino che uso per scrivere quello che mi passa per la testa e comincio:

"La solitudine è una situazione stressante, se non sei tu a volerla è come sentirsi inutili. L'unica cosa che può aiutarmi in questi momenti è essere circondato da persone che non mi giudicano, e non hanno bisogno di indossare maschere. Se incontrassi questo tipo di persona non credo che mi sentirò del tutto a mio agio però so che non ci saranno finzioni, quello che permette di avvicinarmi all'altro è quando mi sento voluto bene, ascoltato ma soprattutto compreso nei miei silenzi. Però non sempre la solitudine è un male, ci sono momenti in cui è piacevole avere degli attimi per sé stessi e riflettere su cosa fare, o su quale decisioni prendere, una sorta di esame di coscienza per decidere sul da farsi."

Controllo l'ora e mi incammino verso la mia stanza, ho bisogno di una doccia calda per scrollarmi di dosso tutta la frustrazione dei miei pensieri. Devo dormire, e riposare, sperando che l'incubo non ritorni, ma prima chiamo Yvonne per vedere come sta, mi manca tantissimo, e mi racconta del suo primo giorno di scuola e delle sue nuove compagne. Poco dopo aver salutato la mia sorellina e detto di dare un bacio alla mamma, senza accorgermene cado in un sonno profondo.

**********Angolo Autore**********

Eccomi qui con nuovo capitolo, questo è soltanto l'inizio, vi do una piccola anticipazione, nel terzo vedremo entrare in scena un altro personaggio, che sarà molto importante per il continuo della storia.
Spero che questo vi sia piaciuto

Ps. Ringrazio tutte le persone che hanno letto la mia storia e passate a leggere la nuova storia di @@BarbieRJM_, "Inizio inaspettato"

Un momento magicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora