Capitolo 43|Giornate

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Passammo la giornata in quel parcheggio a cazzeggiare e a fumare
Non era nulla di che per persone non del nostro calibro,ma per noi era tutto così fottutamente anormle.
Essere "normali" non è mai stato un bel aggettivo per etichettarci,non ci è mai piaciuto.
Perché,essere definiti così,per noi era una specie di insulto..il motivo,secondo me,è semplice.
Perché una persona normale,è colei che vive sempre la stessa giornata,stessa monotonia ogni giorno.
Ti alzi,ti lavi,ti vesti,mangi,vai a scuola o al lavoro,break mattiniero e si torna a studiare o a lavorare.
Pomeriggio o sera:si torna a casa e si mangia,si guarda la TV o si sta attaccati a questi dispositivi che ormai ci hanno presi in pugno e non ce molleranno più.
Io stessa sto scrivendo con uno di essi,ma ormai..che ci possiamo fare,per poi finire a dormire.
E dopo?Il giorno dopo?
SEMPRE
LA STESSA
GIORNATA.

Noi?No.
Noi si faceva qualcosa di fottutamente diverso ogni giorno.
Tutto così fottutamente improvvisato..nulla è mai uguale alla giornata precedente.
Il mio uomo ormai ha capito che vita dobbiamo vivere e ne sono felice.
Ci siamo circondati di gente che per fortuna l'ha capito anche lei.
Ci siamo circondati di gente che ci ama,ci aiuta e ci sostiene ogni giorno,e ne sono felice.
E oh,i litigi,purtroppo,non mancano neanche quelli.
Se almeno una volta al giorno non si litiga o si piange..non ha senso.
La mia vita è composta così e non ci possiamo fare nulla.

//Un Pugile a Cogoleto -Ted Ryan🍃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora