Rivelazione

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Mi svegliai di colpo, il sole era già alto ed ero in ritardo. Guardai l'orologio, le nove e mezza. Mi precipitai all'armadio e mi misi i primi vestiti che trovai. Non ce l'avrei fatta ad arrivare in tempo dalle suore per la lezione di matematica. Decisi dunque che quel giorno non sarei andata, dopo tutto erano più di due mesi che non facevo assenze.
Uscii.
Decisi di andare dal capo della struttura per parlare della faccenda successa ieri notte.
Camminai lungo il corridoio tempestato da piccole lanterne, attraversai la piazzetta e imboccai la terza via sulla destra. Infondo a essa si trovava una struttura simile ad una piccola caserma, ma era soltanto l'ufficio del capo.
Bussai tre volte, come si usava fare. Al tatto il legno era ruvido e odorava di vernice fresca, d'istinto mi guardai la mano per vedere se fosse sporca, per fortuna non lo era.
Un occhio azzurro guizzó dallo spioncino, poi si sentirono un paio di giri di chiave e finalmente la porta si aprì.
Davanti a me si presentò la signora Dughensmitt, una signora anziana, smilza e molto alta, dal viso pallido e i capelli color cenere, l'unica cosa che non fu erosa dalla vecchiaia erano i suoi occhi color oceano, vigili e attenti, ma con una sfumatura di malinconia e stanchezza. Indossava un abito lungo color porpora e una sciarpetta fatta a mano, probabilmente da lei.
"Che sorpresa,accomodati" mi disse invitandomi con un cenno della mano ad entrare.
L'odore emanato da quella stanza era acre , sapeva di incenso misto lökthamůra , bevanda tipica dei Trannha, tipica religione di quel luogo.
Era adornata con lanterne di piccole dimensioni e fiori appassiti in vasi di terracotta. Non sembrava una casa ben curata ma in realtà la signora la puliva ogni giorno e l'odore e i fiori erano solo un'usanza tipica dei Trannha.
Mi fece cenno di sedermi in una specie di divanetto di pelle rosso sangue, ma preferii stare in piedi. "Qual è il motivo della tua visita mia cara ?" Mi chiese con sguardo dolce ma un po' preoccupato. "Ieri, a notte fonda, quando ero tornata da un giro di perlustrazione, vidi sotto il mio terrazzo una ragazza dai capelli rossi che teneva in mano una lanterna, ma non riuscivo bene a distinguerle il volto, so solo che aveva degli occhi color smeraldo e mi ha salutata...Tu sai chi era e perché mi ha salutato se non mi conosce ??" La signora Dugghensmitt mi guardò con stupore, come se quello che avevo visto fosse un miracolo o qualcosa di impensabile... pensai tra me e me: che cosa ci sarà di tanto strano in una ragazza che mi ha salutato.. magari mi ha confuso con qualcun'altro...
"Quello era uno spirito... Scommetto che dopo che l'hai salutata è svanita nell'ombra"
"Esatto!"
"È un buon segno... qualcosa sta per accadere, se sia cattiva o Buona non possiamo saperlo o prevederlo, ma di certo ti voleva comunicare qualcosa... Se aveva i capelli rossi e la lanterna probabilmente si trattava di uno spirito del fuoco. Se si ripresenta non parlarle, limitati a  fare cenni come hai fatto ieri notte. Se lei non ti parla tu non parlare o potrebbe prenderla come un'offesa. Miraccomando. "
"Se si ripresenterà di nuovo verrò per riferirti le novità "
"Certamente, dobbiamo capire che cosa vuole comunicarti."
Feci un cenno con il capo, ringraziai la signora Dughensmitt e me ne andai.
Uno spirito...che strano, non ne avevo mai visto uno prima d'ora. Chissà che cosa mi vorrà dire.

"Misteri da risolvere, segreti da svelare, spiriti da osservare."

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