EMMA:
Finalmente scuola è finita, oggi è venerdì e sta sera ho una super festa che mi aspetta!!!
"Dai Em, voglio sapere come ti vestirai!! Non ho voglia di aspettare, sono troppo curiosa!!!"
"Si invece, poi è all'aperto, ci incontreremo sotto la Torre Eiffel"
"Emma, il locale si chiama si chiama 'all'aperto' "
"Cosa??? E i fuochi d'artificio sotto la Torre?"
"Li c'è solo una grande terrazza con vista sulla Torre Eiffel"
"Ma..non potevi dirmelo prima"
"Sei tu che non sei voluta venire con me a vederlo. Comunque, tranquilla è una bella discoteca"
"Hahahaha, sai che qui, fino a diciotto anni non posso entrare in discoteca, e neanche tu?"
risposi con ironia, abbiamo speso dei soldi inutilmente
"Pensavo che se ci fossero stati i ragazzi, non avrebbero detto niente. Scusa ma Marie, Anna e Julie, che tornano ubriache tutte le sante sere, non vanno in discoteca?"
"Julie ha diciotto anni. Comunque, forse ai ragione tu"
"Come ne ha diciotto? Ne dimostra diciassette appena!"
"Hahahaha, allora ci troviamo alla hall per le nove".Le ore sono passate abbastanza velocemente, anche se non ho visto e sentito Olivier tutto il tempo.
Prendo il telefono e lo richiamo per la decima volta.
"Olivier sarà la decima volta che ti chiamo, dove sei? Io, Sarah e Alex siamo già alla hall. Richiamami"
"Ma dov'è?"
"Boh... quando sono uscito, non era neanche in stanza"
"Voi cominciate ad avviarvi, io lo cerco, poi appena siamo lì, vi chiamo"
"Allora a dopo, ti ho mandato la destinazione della discoteca sul telefono"
"Grazie, ora andate e tenete il telefono acceso"
Non c'è da nessuna parte, svanito così nel nulla, e poi non risponde neanche al telefono.
Sto per salire le scale quando vicino all' ascensore sento due persone chiacchierare, così mi avvicino per chiedergli se l'hanno visto.
Poi vedo quello che mi spezzò il cuore in mille pezzi.
Olivier sta baciando un'altra ragazza....
Corro fuori dalla scuola con le lacrime agli occhi, pensavo di piacergli, soprattutto dopo tutto quello che è successo ieri e questa mattina.
Mi incammino in metrò, prima arrivo e prima finalmente potrò divertirmi.
Sono infuriata, vorrei prenderlo a calci per avermi mentito, poi sento nella tasca il telefono che suona, Sarah si starà chiedendo tra quanto arriveremo, anzi io.
"Ciao Sarah, tra poco arrivo" dico cercando di fermare il tremolio nella voce e le lacrime che non smettono di scendere.
"Mio dio, che è successo? Perché stai piangendo?"
"No... no sto benone, cinque minuti e sono lì"
"Okey..., aspetta, ti vedo"
Appena la vedo anch'io, comincio a correrle incontro.
"Emma.."
"Mia ha me...nti..to" dico per poi ricominciare a piangere
"Dai entriamo, così poi mi racconterai meglio, va bene? Alex intanto è già dentro"
Sarah sembra proprio la sorella maggiore che non mai avuto, fra tutte è quella con cui ho più confidenza."Come si permette, appena lo vedo ti giuro che lo strozzo"
"Emma... in realtà è sempre stato così, a Boston non è che avesse una bella reputazione"
"Non ne voglio più parlare okey. Divertiamoci!!!"
"Ecco la Emma che conosco! Ora in pista!"
"Voi andate, oggi ho proprio voglia di un po' di alcool!"
"Okey a dopo"
Mi dirigo verso il bancone, dove a servire da bere, c'è un bel ragazzo, avrà si o no vent'anni.
"Cosa avete?"
"Americana? Finalmente una lingua amica hahahaha. Comunque bellezza, abbiamo tutto quello che volete"
"Okey, allora una vodka lemon grazie"
"Di già? Vuoi andarci giù pesante, eh?
"E si"
"Non balli?"
"Oggi non sono in vena... ne voglio altre due" il primo l'ho finito così veloce da non sentirne neanche il sapore.
"Arrivano"
Ho parlato con Justin tutto il tempo, fa l'università vicino al mio collage, ha come pensavo vent'anni e prima abitava anche lui, nei dintorni di Manhattan.
È alto, ha i capelli biondi con un ciuffo che va dal blu al viola, abbronzato e con due pozzi verdi negli occhi e la canottiera che indossa fa vedere i muscoli ben definiti delle braccia piene di tatuaggi.
Mi ricordano un pochino quelli di Oli...
"Un'altro" Comincia girarmi la testa, ma voglio l'ultimo.
"No, ne hai presi abbastanza, quello era il settimo, ti porto dell'acqua. Dammi cinque minuti"
Lo vedo allontanarsi dietro il bar, quando ad un momento sento qualcuno dirigersi verso di me, con passo svelto e pesante.
"Eccoti Emma, ti ho cercato tutta la sera, non mi avete aspettato" dice Olivier toccandomi la spalla.
Quando lo vedo, ecco, che ricominciano a riprogliettarsi le immagini di lui che baciava quella ragazza.
"Non provare a toccarmi, mi fai solo schifo, tornatene a baciare quell'altra ragazza stronzo!!" gli urlo ricominciando a piangere
"Em, lei non.."
"Vattene"
"Emma dai" dice per poi prendermi il polso
"Lasciami"
All'improvviso dietro Olivier, compare Justin, con la bottiglietta d'acqua.
Mi libero dalla sua presa e vado dietro Justin.
"Ha detto di lasciarla, quindi ora vattene"
"Scusa tanto, ma chi ti credi di essere? Emma chi cavolo è?"
Mi dice con rabbia avvicinandosi, però quando mi vede, resta a fissarmi senza fare niente..
Justin anche se più grande, Oliver è alto quando lui però è più muscoloso.
"Olivier vattene!!! Per favore" gli urlo, anche se finisco con il supplicarlo tra le lacrime.
La faccia di Olivier è infuriata e la vena che ha sul collo si è ingrossata.
"Emma sei ubriaca, cazzo!!! Se vuoi delle cazzo di spiegazioni, te le darò. Però ora torniamo a casa"
"No, voglio stare qui!!" Prima bacia un'altra ragazza e ora viene qui, pensando che lo perdoni, come se non fosse successo niente.
"Chi è Emma?" mi chiede dolcemente Justin
"Cosa te ne frega! Sono il suo ragazzo!!"
"Non l'ho chiesto a te! Emma..?"
"Nessuno!!!"
Non è più nessuno
"Cosa? Emma ti prego, non succederà mai più.. ora sei ubriaca non sai quello che dici, ti prego"
"Si che lo so!! Ora vattene non voglio più vederti!!!"
Dico urlandogli contro, con gli occhi lucidi... ormai le lacrime saranno finite.
Ormai ci stanno guardando tutti e dopo aver tirato un pugno contro la parete, finalmente se ne va pieno di rabbia.
Vorrei tanto seguirlo, per dirgli di dimenticare tutto e baciarlo come stamattina, ma il dolore che ho dentro il cuore mi impedisce di fare il minimo movimento.
Poi però ripenso a quell'altra ragazza....
"Stai bene?"
"Voglio un bicchiere di Whisky per favore" dico senza far trasparire nessuna emozione, ormai è come se mi fossi svuotata del tutto.
Non sento né rabbia né dolore né altro.
"Vieni ti porto a casa. Jackson prendi il mio posto, io vado" urla da dietro il bancone, poi sento dei lamenti ed una bestemmia, così mi esce una risata, quella che non sentivo da stamattina.
"Lo so... Jackson è molto divertente"
dice sorridendomi dolcemente.Appena esco sento il vento congelarmi le braccia e le guance, appena Justin mi nota, mi mette la sua giacca.
"Grazie"
"Mettila bene, in moto avrai un po' di freddo"
"Ti dispiace se camminiamo?"
"...va bene".Avremo fatto tipo quaranta minuti di camminata, abbiamo chiacchierato e scherzato un po'.
Justin sa proprio mettere le persone a proprio agio.
Sono appena arrivata, quando Justin mi abbraccia
"Notte Heidi" dice per poi scoppiare a ridere "....sembri proprio Heidi, hai tutte le guance rosse e la pelle chiara"
"Freddo + alcool hahahaha. Notte. Ah...grazie di tutto"
"Di niente"
Appena lo vedo allontanarsi, sento ancora quel vuoto nel petto.
Quando accendo il telefono e vedo l'home, con la foto mia e di Olivier insieme che ci abbracciamo, un secondo dopo sento l'assoluto bisogno dell'abbraccio caldo e forte di Oli.... e le lacrime si fanno di nuovo strada sulle mie guance.*SCUSATE PER IL RITARDO! I COMPITI SONO TROPPI :(
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You are in my every breath
ChickLitEmma e Olivier: due ragazzi che si amano alla follia, ma che insieme si rovinano ogni giorno di più. Litigi, baci, rotture, appuntamenti ecc, però no n riescono a stare l'una lontana dall'altro e viceversa. Un amore folle, malato, che dovranno guari...