Capitolo 15

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OLIVIER:
Mi alzo e mi guardo in torno spaesato, mal di pancia e mal di testa, dovrei prendere una pausa dal l'alcol.
Mi giro verso la parte in cui ci dovrebbe essere Emma.
Vuota, come immaginavo.
Prendo il cell e vedo cinque chiamate perse da Alex e molte altre da altri.
"Pronto Alex"
"Ho vinto la scommessa, sapevo avresti chiamato me e non Nathan.. comunque se vuoi sapere dov'è Emma, è a letto con l'influenza"
"Ma non ti avevo ancora detto niente"
"Ti conosco, e so che quando ti innamori diventi un lunatico psicopatico zucchero filato vivente"
"Certo certo"
"Infatti"
"Che simpatico. Sta molto male?"
"Io non l'ho vista... solo le ragazze che me lo hanno detto"
"E se mentono? E se sanno che non mi ha perdonato e la vogliono tener chiusa in camera per punirmi?
"Allora chi è il lunatico psicopatico zucchero filato vivente? Sei tu!"
"... hahahaha chiama uno psicologo e bravo"
"Hahahaha chiamo mia cugino Marco"
"Ho detto bravo"
"Va beh vedremo quando torneremo tutti a casa"
"No, io e Marie staremo a New York, con mia madre e se tutto va bene un po' anche con Em"
"Cosa? E la nostra serata di natale, con la maratona di film horror"
"...."
"Per tutte le vacanze natalizie?"
"Non lo so"
"Uffa quest'anno ci sarebbe stata anche Sarah"
"E se ci vediamo tutti il un po' prima?"
"Non sarebbe male, c'è tempo, ci penseremo più in là"
"Alex tutti i nostri voli partono tra meno di una settimane"
"Ah"
"Puoi parlare con Em"
"Ma io non ci parlo praticamente mai e poi scusa cosa le dovrei dire?"
"Se pensa che ho ancora, veramente, qualche possibilità, forse con te sarà più sincera"
"Certo, vado da lei e dal nulla le chiedo: Olivier a qualche possibilità?"
"Allora dillo di chiederglielo da parte di Sarah"
"Meglio"
"Allora a dopo"
"A dopo lunatico psicopatico zucchero filato vivente"
Speriamo che non lo dica in faccia ad Em.
Comunque ha ragione! Ho deciso di andarci piano, voglio riprendermi il mio normale stato mentale e lasciare quello da fidanzato o amico da zucchero filato e.. beh quello che dice Alex.
L'unico problema è Matthew.

Prendo tutte le mie cose e ritorno nella mia stanza.
Mi siedo sul divano e prendo di nuovo il telefono e chiamo Em.
"Pronto"
"Ehi Em, come va?"
"Ho il raffreddore, speriamo di non partire raffreddata"
"Ah"
"Devi dirmi qualcosa?"
"No.. si, cioè ti andrebbe di andare un weekend, prima di natale, da tutti i nostri amici?"
"Nooo"
"No? Non vuoi venire?"
"No, cioè... mi è caduto il succo d'arancia sul letto"
"Quindi va bene?"
"Non lo so, tornano a casa tutti i miei fratelli e non li vedo dalla fine dell'estate"
"Sono solo due giorni"
"Solo due?"
"Solo due"
"Okey lo dirò a mia madre e vedremo. Come facciamo però poi ad arrivare Chicago? In macchina?"
"No, ci vorrebbe troppo tempo. Prendiamo il treno. Il tuo volo quand'è?"
"Il 13, tu?"
"15"
"Facciamo che quando arrivi, me lo dici"
"Ok. Quando sarò a Manhattan, mi devi fare da guida turistica e già che ci sei anche da taxi."
"Per mia madre non sarà un problema, quindi okey"
"Aspetta oggi che giorno è?"
"Il 9, infatti volevo iniziare ha fare la valigia, quindi ciaooooo"
"Ciao Em"

"Olivierrrr apri!" urla Marie dall'altra parte della porta
"Perché urli? Finita la settimana di sconti al centro commerciale?"
"Non fare lo spiritoso! Mi è finito lo struccante, accompagnami a comprarlo"
"Chiedi a Nathan" ha il suo fidanzato per queste cose uffi.
"È partito insieme ad Hanna"
"Ma il volo non è.."
"Anticipato e ora andiamo per favore" dice irritata.
"Andiamo a comprare lo struccante" ora Trump si leva dalle palle e chiama Obama, così mi da le medaglie per 'il migliore fratello del mondo'.

EMMA:
Come era bello respirare dal naso.
La cosa che odio di più dopo lo scioglimento degli One Direction è proprio il raffreddore. E la cosa peggiore è che non ho comprato neanche un regalo! La mamma mi aveva chiesto un di comprarle un regalo direttamente dalla Francia e anche papà e... lasciamo perdere, tutti volevano almeno un gadget da Parigi! Sono a Parigi, una delle città più belle al mondo e non porto niente? Oggi muoio se esco.. ma domani devo andare assolutamente ha fare shopping! Con o senza raffreddore! E per questo mi devo riposare, non uscirò da questa stanza per nessun motivo al mondo, neanche se dietro a quella porta ci fosse Tyler Posey.
"Emma lo vieni a prendere un caffè da Starbucks?" urlano incoro Sarah e Julie dall'altra parte della porta.
Sono debole "arrivo".

"Sei messa male, ti sei provata la febbre?" mi chiede Julie alla cassa.
"Certo, circa 38 e qualcosa.. comunque un buon 'white chocolate moca' mi farà passar tutto hahahaha."
"Cosa non può far Starbucks?" chiede Sarah indicando la sua cioccolata calda
"Più che altro come fanno a farla così buona?" dicono incoro
"Ora mi spaventate hahahaha"
"Lo dice anche Hanna" dice pensierosa Sarah
"Boh, forse troppo tempo a parlare di libri, serie TV e fan fiction ci ha fritto il cervello insieme" dice Julie ridendo.
"Probabile hahahaha" dico, facendo quasi cadere il mio amato caffè
"Il mio cervello è ancora favoloso"
"E il premio per miss modestia lo diamo a..." dico mentre Julie tamburella le mani sul tavolo
"..Sarah! Hahahaha"
"Grazie a tutti per il premio, ringrazio la mia famiglia e la mia cagnolina Stella"
"Hahahaha! Si sei andata hahahaha!" Rido così forte da attirare l'attenzione della barista che mi guarda come per dirmi 'non siamo ad un mercato'. Così rido ancora più forte, fino a contagiare anche Julie e Sarah.
"Ora parliamo di cose serie, che cosa farete durante le vacanze?" ci chiede Julie asciugandosi le lacrime dalle troppe risate.
"Io e gli altri ci incontreremo prima della vigilia per festeggiare a casa di Alex " dice Sarah contenta
"Anch'io! Forse vengo insieme ad Olivier e Marie. Che ne dici, vieni?"
"Non so, quando è di preciso? Los angels è un bel po' lontana da Chicago."
"Los angels? Wow mare!" dice precedendomi Sarah
"Si, mare hahahaha. Non ve l'avevo detto?"
"Li abita Cameron... perché non me l'hai detto! L'hai visto per caso qualche volta?"
"Chi?" chiede pensierosa Julie.
"Lasciamo stare" dico sconsolata.
"I miei nonni abitano da quelle parti, posso chiedere se mi possono ospitare. Ma penso che non ci siano problemi"
"Perfetto così ci godremo tutti insieme una maratona di film horror" dice Sarah entusiasta.

Mal di testa e mal di pancia. Me lo merito, dovevo restare qui in camera a riposare, invece ora sono messa peggio di come stavo stamattina. È passato già molto tempo da mezzogiorno, meglio cominciare a prepare la valigia e una lista delle persone a cui devo fare il regalo. Ci sono i parenti, sia dalla parte di papà, che dalla parte di mamma e poi ci sono anche gli amici, sia quelli di New York che quelli di Parigi, poi c'è anche Olivier... devo assolutamente cominciare!

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