La vita di un senzatetto

Mi dileguo e in viaggio per Roma

Appena uscito dall ospedale sentii i medici urlare:"Dov è quel nuovo paziente,è scomparso...:"A me dispiaceva lasciare i medici con il pensiero che avessero perso un paziente,perche avevano anche la responsabilità sui pazienti,ma in quel momento mi interessava solo arrivare a Roma e vivere con altre persone come me,senza nascondermi e anche trovare qualcuno che mi "accudisse". Partii,questa volta partii davvero,senza intoppi,ora era il momento giusto.Io naturalmente non potevo passare in autostrada e allora feci una cosa...a Venafro ci sono tantissime montagne,ma una in particolare portava a Cassino e da Cassino potevo arrivare tranquillamente a Roma, senza problemi.Quattro ore pesanti,sopra la montagna Santacroce,mi stravolsero tantissimo fisicamente e allora mi accampai su un tavolino che era posto su questa montagna...mi accampai lì per un pisolino e per mangiare le scorte che avevo comprato con pochi soldi.Mi appisolai lì sopra verso le 14:00,visto che ero stato tutta la notte in ospedale ed ero scappato la mattina...mi svegliai verso le 19 circa...davanti a me c era uno spettacolo magnifico,non avevo mai visto una cosa del genere...un tramonto davanti a me,illuminava la montagna e splendeva nei miei occhi...Dormendo tutto quel tempo non avevo pensato a cosa potevo fare la notte,visto che sarebbe stato buio,ma soprattutto io non avevo sonno perché dopo tutto quel tempo a dormire, non riuscivo neanche a chiudere occhio...allora mi venne l idea di accendere un fuoco per scaldarmi e dopo un ora circa,montai la tenda e nel pieno della notte,iniziai a dormire...Secondo giorno di viaggio...