Chapter 14

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25 Novembre

-NON RIESCO A CREDERE CHE SIA SUCCESSO SUL SERIO!- sbottai parlando con me stesso più che con gli altri.

-Sta ancora imprecando perché Louis Tomlinson ha pomiciato con Stan Lucas Aguilera?- sentii la voce di Niall arrivarmi alle spalle mentre sprofondavo nel divano ancora un po'.

-Sì, va avanti così da due giorni- rispose Zayn sconfitto.

-Fate pure come se io non ci fossi eh!- replicai occhieggiando, tanto ero girato rispetto a loro, non potevano vedermi.

-Io te l'avevo detto Harry che Tommo era più troia del solito la sera della festa in maschera...- si intromise Liam.

Non mi voltai. Non volevo guardare nessuno dei tre. Non avrei sopportato quegli sguardi da : 'Noi sapevamo che sarebbe andata a finire così' che mi avrebbero rivolto.

-Non lo digerisco quello stronzetto con quel ciuffo ridicolo- grugnì Zayn prima di raggiungermi e sedersi di fianco a me sul divano. Mi passò una mano tra i ricci scuri e poi mi abbracciò.

-Comunque Haz, per quanto mi riguarda, dovresti lasciar perdere...- Niall fece una pausa, poi continuò, -...E con lasciar perdere non intendo solo quel nano Malafollà granaina, ma anche Stan appunto, e Grimshaw. Diciamoci la verità, sono un branco di falsi che non fanno altro che fare gli amici davanti e poi parlare alle spalle gli uni agli altri appena se ne presenta l'occasione, non voglio che tu faccia parte dei loro gay drama...-

Aveva ragione, io lo sapevo, ma non riuscivo a togliermi Louis dalla testa.

-Bé, Sheeran si salva però- sospirai.

-Sì, sì, su di lui niente da dire, è l'unico che sappia usare il cervello, parlavo di tutti gli altri-

Zayn mi fissò negli occhi, -Credo che tu debba lasciar perdere quel cretino per un po' Harry, dico sul serio...-

-Noi ci teniamo a te, e l'ultima cosa che vogliamo è vederti soffrire per uno che non ti merita- mormorò Liam che ci raggiunse sul divano seguito da Niall.

Ero lontano dall'Inghilterra, dalla mia famiglia e dai miei amici, ma grazie al calore e alla protezione dei miei coinquilini mi sentivo ugualmente a casa. Quei tre erano la mia rete di sicurezza. Scoprii le mie fossette allargando un sorriso sincero e abbracciai ognuno di loro per donargli un 'Grazie' silenzioso.

-Quindi? Lo lascerai perdere per un po' di tempo?- mi domandò Zayn accarezzandomi la gamba.

Annuii tristemente nello stesso momento in cui sentii il cellullare vibrarmi in tasca.

-E poi, su col morale, domani è sabato, usciamo tutti insieme!- esclamò il biondo tirandomi una leggera pacca sulla spalla.

Sorrisi nuovamente prima di alzarmi e dirigermi nella mia stanza, avevo bisogno di dormire un po'. Estrassi l'i-phone dalla tasca e diedi un'occhiata annoiata alle anteprime dei messaggi What's app che avevo ricevuto in tutta la mattina.

Una stretta forte allo stomaco quando lessi il suo nome sovraimpresso sull'ultima.

Louis. 

Como Cuando Las Hojas Se CaenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora