Chapter 28

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-Il 3o Gennaio. Siamo già al 30 Gennaio- ripetei tra me e me durante gli ultimi minuti di attesa che mi separavano dall'ingresso in aereo.

Finalmente stavo tornando a casa.
Avrei festeggiato il mio compleanno circondato da amici.
Avrei rivisto mia madre.
Sarei stato felice e non avrei pensato al fatto che Louis continuava ad amare qualcuno che non ero io.

Bugia. Questa era una gigantesca, immensa, infinita bugia.
La verità era che io non pensavo ad altro.
A come potesse essere successa una cosa simile.
Avevamo un rapporto speciale, anche in squadra se n'erano accorti tutti. E lui cosa aveva fatto? Sul più bello, quando veramente sembrava fatta, si era fidanzato con Nick Grimshaw, quell'odioso essere con la bocca larga.

Più brutto di me.
Più antipatico di me.

Louis era troppo bello per stare con uno così.
E no, non ero ancora pronto ad accettarlo.

Il mio turbinio di pensieri si arrestò solo nel momento in cui la voce metallica dell'altoparlante chiamò il mio volo.
In un paio d'ore sarei stato a casa e forse finalmente avrei trovato un minimo di pace.

1 Febbraio

Ero decisamente troppo ubriaco ed erano appena le due del pomeriggio.

-Un compleanno con il botto!- mi gridò in faccia Julia, la mia ex coinquilina londinese che aveva organizzato la mia festa.
Abbozzai un sorriso di circostanza, il telefono stretto tra le mani mentre speravo che Louis mi scrivesse un messaggio di auguri.
Non accadde.
Così decisi di fare un giro sulla home di Facebook per distrarmi da quel pensiero fastidioso.

Mi cadde l'occhio su un post. Aggrottai la fronte e subito dopo, preso dall'euforia, decisi che se lui non mi scriveva, potevo sempre farlo io.

-Ehi Lou! Come va? Io sono in Inghilterra e sto festeggiando il mio compleanno con amici. Ho appena letto su Facebook che stai cercando casa! Come mai lasci il tuo appartamento?

Mi rispose quasi istantaneamente.

-Ciao Hazza! Tantissimi auguri di buon compleanno dunque, te li avrei fatti stasera, non mi ero certo dimenticato di un giorno come questo!

Sorrisi a trentadue denti leggendo quelle parole. Non mi ero mai sbagliato. Io per lui ero speciale, nessuno mi avrebbe tolto la convinzione dalla testa.

-Grazie mille! Insomma che racconti?

-Ti racconto che sì, cambio casa :)

-Non ho capito perché

-Vado a convivere con Nick

Il cellulare mi cadde dalle mani.

Como Cuando Las Hojas Se CaenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora