Parte 4

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Giorno 4 di crociera - da qualche parte nel Mar Mediterraneo (Camila's POV)

Uscii silenziosamente dalla nostra suite a 1.50 mentre i miei genitori dormivano nel loro letto completamente all'oscuro. Tenni il mio cappuccio in testa mentre andavo al ponte 3, preoccupata del fatto che qualcuno che i miei genitori conoscessero potesse essere ancora sveglio, girovagando per la nave. Ero completamente all'estremo, saltando ad ogni rumore che sentivo e nascondendo la mia faccia da ogni persona che vedevo. Mi venne in mente che probabilmente stavo attirando più attenzioni da sola, apparendo così sospetta. Respiri profondi Camila, mi dissi, cercando di dimenticare che stavo andando incontro a qualcosa di totalmente sconosciuto.
Era così contro la mia personalità questa cosa, ma magari era ciò di cui avevo bisogno.

Arrivai al punto della nave al quale il biglietto mi aveva indirizzata e notai appena una folla di persone camminare verso di me dalla direzione opposta, Lauren era una di quelli, ma la ragazza più grande era presa in una conversazione e ancora non mi aveva notata.

Iniziai a domandarmi se era troppo tardi per tornare indietro, ma proprio dopo catturai uno scintillio dei suoi bellissimi occhi verdi, spronandomi ad ignorare i miei istinti e continuare a camminare verso di loro. Lei mi aveva chiesto di venire qui, per qualche strana ragione questa ragazza voleva che io fossi qui. Finalmente alzò lo sguardo e mi vide, e un piccolo sorriso si insinuò sul suo viso. Si staccò dal suo gruppo, camminando sicura di sè dritta verso di me.

"Non ero sicura che saresti venuta." Disse ancora prima di arrivare da me.

"Nemmeno io se devo essere onesta." Ammisi, sentendomi immediatamente più a mio agio  ora che ero in sua presenza.

"Cosa stiamo facendo esattamente?" Chiesi insicura, guardando verso i suoi amici che ci avevano quasi raggiunte.

"Lo vedrai," Ribattè Lauren con un ghigno malefico prima di voltarsi per fronteggiare i suoi amici, posizionando gentilmente la mano sul mio polso per spingermi verso di loro. Al contatto il mio cuore impazzì nel mio petto e i capelli sul retro del mio collo si rizzarono alle punte.

"Ragazzi, lei è Camila, si unirà a noi." Annunciò Lauren. Notai uno dei suoi amici maschi rivolgerle uno sguardo interessato.

Lauren ruotò gli occhi. "Rilassati Jake, lei è apposto, non farà la spia su di noi."

Lui diede a Lauren un cenno, ovviamente fidandosi del suo giudizio.

Lauren continuò. "Camila lui è Jake, è uno dello staff dei camerieri come me, Tom, Steff e Ollie lavorano dietro al bar" indicò tre persone che mi rivolsero tutte un sorriso amichevole. "Questa piccola marmocchia è Ally, lei è parte dello staff di intrattenimento e poi Richie che è il bagnino del ponte superiore." Sorrisi goffamente in risposta al gruppo, che credo fossero alcuni dei membri più giovani dello staff sulla barca.
Compresi solo in parte i loro nomi perchè ero stata distratta dal fatto che Lauren aveva ancora una presa sul mio polso, ma riconobbi Ally e Richie. Ally aveva cantato nella sala da cena la prima sera di crociera, fu eccezionale, ero meravigliata dal fatto che una persona così piccola potesse avere una voce così grande.

"Ok ora le presentazioni sono finite, andiamo." Disse Jake prima di tirare fuori una chiave dalla sua tasca. Si guardò intorno cautamente prima di inserirla nella porta grande e doppia affianco a noi e farla scattare sulla destra.

Immediatamente mi venne in mente che quelle erano le porte per la 'Jungle Jump', l'area di gioco per bambini sulla nave, ma ancora non avevo idea di cosa diavolo stessimo facendo lì.

Jake in fretta spinse prima la porta aperta facendoci entrare velocememte e chiudendola poi dinuovo dietro di se. Accese una delle luci soffuse così che potessimo vedere dove stessimo andando ma era ancora abbastanza buio. Mi guardai intorno, non entravo in uno di questi posti da più o meno dieci anni, ma questo era uno dei più grandi e migliori parco giochi interni che avessi mai visto. Piscine di gommapiuma, piscine di palline, scivoli, altalene un labirinto di tunnel di plastica, trampolini, era letteralmente il paradiso dei bambini, ma ancora non riuscivo davvero a capire perché fossimo lì.

Lifeboat Lighthouse [TRADUZIONE ITALIANA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora