Parte 11

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Giorno 11 di crociera - Candia - Creta, Grecia

Nei giorni seguenti diventò evidente che vedere Lauren segretamente era molto più difficile di quanto entrambe ci aspettassimo. Tra le sue ore di lavoro e i miei autoritari genitori, sembrava praticamente impossibile.

Per quanto ci volessi provare a divertirmi nonostante tutto, mentre esploravamo la nostra prima tappa in Grecia tutto quello a cui potevo pensare era quanto fantastico sarebbe stato avere la possibilità di  vedere questi posti con Lauren. Bastava semplicemente vedere qualcosa con la stessa sfumatura di verde dei suoi occhi,  una coppia che si teneva per mano  o anche qualcosa di figo che per il quale sapevo che lei si sarebbe sovreccitata di fare una foto e la mia mente era ancora una volta completamente consumata da lei. Era come se per me fosse una droga e io ne sentissi costantemente gli effetti ogni volta che le stavo vicino. Ero dipendente dal modo in cui poteva paralizzare una parte del mio cervello mentre simultaneamente intensificava tutti i miei sensi, permettendomi di sentire tutto e niente allo stesso tempo. Mi sentivo come se nulla mi potesse fare del male quando stavo con lei, nulla mi poteva allontanare dalla cima.

Comunque sia dal momento in cui ritornai alla nave erano quasi 48 ore da quando eravamo state insieme e io stavo decisamente incominciando ad avere sintomi di astinenza da Lauren.  Anche se non avevo mai realmente provato le vere droghe, immaginai che quella fosse la sensazione.

Appena entrai nella Sala da Cena quella sera scannerizzai la stanza e individuai  Lauren quasi immediatamente. Non sapevo se questo rendesse le cose migliori o peggiori. Il detto 'così vicini, eppure così lontani' improvvisamente ebbe molto più senso per me. Era difficile essere così vicina a lei e sapere che non potevamo parlare, non ci potevamo toccare, non ci potevamo nemmeno guardare l'un l'altra per troppo tempo.

Mentre stavo mangiando la mia cena iniziai a giocare mentalmente ad un gioco con me stessa per vedere quante volte potevo catturare il suo sguardo e abbastanza velocemente fu evidente che lei stesse giocando allo stesso gioco. Appena lei arrivò al mio tavolo con un altro ordine  i nostri occhi si rincontrarono velocemente per l'ottava volta e io decisi di portare repentinamente questo gioco ad un livello più alto. Mantenni il suo sguardo e lentamente ma seducentemente morsi il mio labbro inferiore. Potei vedere l'effetto immediato che avevo su di lei non appena il giocoso sguardo nei suoi occhi si trasformò con lussuria. Qualcosa a riguardo mi fece sentire potente.

Lauren era stata distratta per solo un secondo ma fu abbastanza per lei per farla inciampare distrattamente in una sedia del tavolo affianco al nostro, facendole sbattere l'osso del bacino nel frattempo che lei cercava di mantenere il cibo che stava portando su vassoio. Soffocai una risata  vedendo il suo viso diventare color cremisi mentre si scusava profusamente all'anziano signore che occupava la sedia.

"Camila stai almeno ascoltando quello che sto dicendo?" Il suono della voce severa di mio padre mi riportò alla realtà.

"Umm, uh scusami. Che stavi dicendo?" Mormorai.

Mio padre rilasciò un pesante sospiro. "Ho detto che tua madre e io discutevamo del fatto che potresti usare un po' del tuo tempo libero per  sulla nave in maniera un po' più produttiva. Magari suonando un nuovo strumento o imparando una lingua?"

Morii un po' dentro. Era tutto quello che mi serviva, qualcos'altro che m impedisse di vedere Lauren.

"Passeremo solamente altri 13 giorni sulla nave, non ci sono possibilità che io impari una ligua in così poco tempo." Sospirai incredula. Perchè non mi lasciavano semplicemente godermi l'estate come una normale adolescente?

"Beh magari qualche lezione di musica? Imparare le basi e poi sarà qualcosa che potrai continuare una volta tornata a Miami," Pressò mia madre.

"Io non..." Iniziai a dire prima di essere interrotta da mio padre.

Lifeboat Lighthouse [TRADUZIONE ITALIANA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora