Capitolo 5

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Erano le dieci di sera e Chris non riusciva a prendere sonno, fissava ripetutamente il soffitto e ripensava a quel bacio in ascensore con George, ma allo stesso tempo pensava anche a Elliott e ai suoi modi di fare da galantuomo.

" Sono nella merda, CAZZO! " pensò lui sistemandosi le coperte da sotto il letto.

Come si poteva essere attratti da due persone, d'altronde differenti in tutto? Si sentiva molto confuso e frastornato, gli scoppiava la testa dal forte stress e si sentiva la pressione alta. " Stai calmo Chris! Andrà tutto bene! " ripeté varie volte.
Non riusciva a dormire, così andò in cucina e si preparo una tisana alle erbe per tranquillizzarsi.
Guardò l'orologio che puntava le 04:30 del mattino. Sbuffò dal nervosismo. Finito di prendere la tisana, andò a farsi un bagno rilassante, ascoltandosi tutta la playlist delle Little Mix e accanto aveva un poggia bicchiere che teneva un calice di prosecco. La bottiglia gliel'aveva regalata la moglie di George, che l'aveva presa ad una festa in maschera.
Chris ricordava bene quella sera; era appena arrivato nella suite e aveva posato la sua giaccia e la sua borsa nell'attaccapanni posto a sinistra nell'atrio, e quando si voltò il suo cuore perse un battito. C'era George vestito elegante, con addosso una maschera bianca che ricopriva solo gli occhi e il naso, lasciando libera la bocca che lo guardava. Entrambi si guardarono le rispettive bocche, desiderosi di voler infilare la lingua nella bocca dell'altro. Ritornato alla realtà, Chris si stava toccando fino ad arrivare al piacere e ansimando il suo nome: George. Dopo essere uscito dal bagno, andò dritto in camera sua, aprì l'armadio e prese quella tuta, blu notte, che gli regalò sua nonna per il suo diciassettesimo compleanno. Si sedette sul divano e si guardò la TV fino a quando non sarebbe spuntato il sole. Oramai era impossibile per lui riprendere sonno, specialmente dopo quello che successe in ascensore...e in bagno.

" Dio mio, se sua moglie venisse a sapere una cosa del genere, mi cancellerebbe dalla faccia della terra. " pensò Chris accigliando gli occhi.

Cambiava di continuo i canali della televisione: " Non c'è un cazzo da vedere! " pensò lui sbuffando. Lasciò perdere la TV e si affacciò fuori dal balcone, gustandosi la visuale di quasi tutta Brooklyn. Si vedeva tra l'altro la statua della libertà. Rimase quasi un'ora fuori,  assaporando l'aria fresca di aprile e guardando i lavoranti ritardatari. Per Chris era una nuova esperienza di vita: l'appartamento, la città, i negozi e specialmente le persone così altruiste; si aspettava qualcosa di estremo, che gli avrebbe cambiato la vita e pensò in quel momento cosa sarebbe stato...L'AMORE.
Sentì suonare il campanello, chiuse l'anta e sbirciò dal buco dietro la porta, era Forest con due pacchi nelle mani. Aprì la porta: << Buongiorno Forest. >> disse Chris sorridendo.

<< Buongiorno a lei signor Maxwell. Ho due pacchi per lei, compresa la busta paga che ha dimenticato di prendere l'altro giorno. >> affermò sorridendo.

Chris prese entrambe le cose, lo salutò con un sorriso, che egli ricambiò, e chiuse la porta dell'appartamento. Posò i due pacchi sul tavolo, ma prima aprì la busta paga, la quale conteneva dentro mille dollari. << Oh mio Dio! >> disse lui boccheggiando diverse volte.
Notò anche una piccola lettera all'interno, c'era scritto il suo nome, la girò e lesse quelle parole: " LABBRA DOLCI COME UNA CARAMELLA. "
Chris non smise di boccheggiare, si sentiva anche pizzicare sotto i pantaloni e gli ricordò ancora, per la millesima volta, quel bacio appassionato in ascensore con l'amministratore delegato.

" Merda! " pensò.

Posò la busta paga nel comodino della sua camera da letto e ritornò in cucina per vedere quei due pacchi. Avevano entrambi una busta diversa, i bigliettini vicino al nastro e un fiocco al centro, uno dorato e l'altro argentato, erano anche di dimensione diversa. Nei bigliettini c'erano i rispettivi nomi: Elliott e George.
Chris aprì prima quella di George, era il pacco più piccolo; all'interno c'era un vistoso bracciale ricoperto da piccoli brillantini della Swarovski. << Wow! >> esclamò mettendoselo nel polso destro.
Cominciò a scartare l'altro, quello di dimensione più grande e al suo interno conteneva un enorme quadro di Van Gogh sulla notte stella. << Stupendo. >> sono state le sue uniche parole.
Lo appese sul muro vicino l'entrata, in modo tale che quando le persone fossero entrate nell'appartamento, la prima cosa che avrebbero visto, sarebbe stato il quadro.

Un amore proibito a New York [ Tematica omosessuale ] COMPLETODove le storie prendono vita. Scoprilo ora