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Arrivai da Thai, anche lei era distrutta, meno di Lama, ma stava male, il pelo stava diventando opaco, iniziava a perdere qualche colpo, ma il suo muso era quello di sempre, non faceva trasparire nessuna emozione.

Thai: Rio, non immaginavo venissi da me oggi, dimmi c'è forse qualche problema?

Ero tentato di dirle di Lama, ma sapevo che si sarebbe arrabbiata, quindi decisi di parlarle d'altro e del problema  di Lama come se ce l'avesse un altro lupo, ad un certo punto sentii qualcosa, un rumore strano, non veniva dal bosco ma da Thai, riuscivo a capire cosa pensava e cosa provava, era stanca e non ce la faceva più, quindi decisi di lasciarla riposare e andare da mia mamma.

Quella notte, sotto la luna piena Thai svegliò il branco, nessuno capiva il perché, ma iniziavo a percepire l'ansia che avevano Thai e Lama.

Thai:  Questa notte, sotto la Luna, madre, guida di tutti noi lupi, colei che aveva accolto me e Makrat tra le sue braccia come alfa ci lascerà, questo branco ha bisogno di un capobranco forte e lucido, io non riesco più a stare molto dietro al branco, per questo questa notte la Luna accoglierà Lama, mia figlia, tra le sue braccia,lei sarà guidata dalla Luna e guiderà questo branco meglio di me.

Tutti eravamo stupiti, si Lama era brava a comandare un branco, ma era ancora piccola (4 anni) e non sarebbe riuscita in tutto alla perfezione, ma accettammo volentieri, io le promisi, come tutti gli altri, di aiutarla quando ne avrebbe avuto bisogno. 

                                                           1 anno dopo

Mi chiamo Lama, sono la femmina alfa del branco della Notte, mio padre morì 2 anni fa mentre combattevamo con un altro branco per il territorio, un'anno dopo mia madre mi nominò capobranco, io ovviamente dovetti accettare, anche se non ero sicura di farcela, ma Rio, il mio migliore amico, mi aiutò, è grazie a lui se questo branco esiste ancora.

Rio: Ciao Lama, devo dirti una cosa........

Lama: Dimmi Rio, non farmi preoccupare

Rio: Senti, è un po' strano quello che è successo, io mi fido molto del destino e ieri notte ho sentito una voce (non da una notte, da mesi), questa mi diceva di andarmene di vagabondare, diceva che questo non è il mio posto, il mio posto è fuori dal branco, in giro per il bosco, ti prego di perdonarmi...

Lama: Tranquillo Rio lo so, e se tu vuoi andare, be' io non sono nessuno per impedirtelo, va'; ma promettimi una cosa: tu sarai felice, starai bene e ti prego giurami che non ti succederà niente di male, se ti succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai.

Rio: Te lo prometto, ma sta attenta anche tu, molti branchi vogliono questo territorio, resta lucida, tranquilla e pensa, usa anche l'istinto e l'aiuto della luna, lei non ti abbandonerà mai, promettimelo.

Lama: Te lo prometto, e ora va, e ricorda che ti voglio bene!

Rio: Grazie, anch'io ti voglio bene.


Partì, ero solo nella foresta, continuavo a sentire le voci, mi dicevano di andarmene dal bosco, prima di partire salutai mia mamma, ovviamente non era molto d'accordo che io partissi, ma mi capì, continuavo a correre sotto la pioggia, e continuavo a pensare alle parole che mi aveva detto Lama, ero molto affezionato a lei, e andarmene così, senza salutarla, però ho seguito il mio istinto.

Era la seconda notte che dormivo lontano dal branco, qualche ora prima avevo sorpassato il confine del territorio del branco della Notte, ora mi trovavo ne territorio del branco dei Demoni, un branco abbastanza grande, ma molto affiatato. Non avevo paura di stare li, in fono erano molto tranquilli. 

Erano le due di notte, non riuscivo a dormire, continuavo a pensare a Rio... Era partito da due giorni, ma mi mancava troppo, era l'unico che mi capiva, mi aveva sempre aiutato, ed ora invece dovevo fare tutto da sola, si ero al comando del branco già da 2 anni, ma in qualche modo mi ha sempre aiutata; da piccola sentivo delle voci, quando le sentivo, o le sento, sono triste, nessuno capiva perchè ero così, solo lui lo capiva, io sapevo perchè mi capiva; lui è un lupo speciale, riesce a leggere nella mente dei lupi, papà me lo aveva raccontato quando ero piccola. 

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