Nota dell'autrice: Vi prego di prestare particolare attenzione alle citazioni a inizio capitolo. Da adesso in poi, molto poco sarà lasciato al caso, e le cose più inaspettate saranno fondamentali.
C'è una citazione di "Romeo e Giulietta" nascosta in questo capitolo, mi chiedo se qualcuno di voi sarà in grado di trovarla~
2.1
Laissez, laissez mon coeur s'enivrer d'un mensonge,
Plonger dans vos beaux yeux comme dans un beau songe
Et sommeiller longtemps à l'ombre de vos cils!
Lascia, lascia il mio cuore inebriarsi per una menzogna,
affondare nei tuoi begli occhi come un bel sogno
e sonnecchiare a lungo all'ombra delle tue ciglia!
Semper eadem
Les Fleurs du mal
Charles Baudelaire
*
Note di un pianoforte riempivano l'aria, dolci e vibranti.
Jungkook spalancò gli occhi, disorientato. L'intenso odore di tè lo colpì mentre sollevava la testa che aveva appoggiato tra le sue braccia, addormentandosi su uno dei tavolini della tea room.
Era rimasto lì tutto il giorno, aspettando avidamente che Yoongi entrasse nel suo campo visivo, rubando sguardi alla sua esile e aggraziata figura che si aggirava tra i tavoli. Aveva continuato ad ordinare tè e ad un certo punto era passato al caffè, ma alla fine il sonno aveva avuto la meglio. Sentì le guance arrossarglisi per l'imbarazzo di essersi addormentato come un bambino.
Notò distrattamente come il locale fosse ormai vuoto, la maggior parte delle luci spente, e come fuori dalle finestre il cielo apparisse buio, le uniche stelle in vista lampioni di un giallo malsano. Era decisamente troppo tardi.
Ma non riuscì a concentrarsi su questi pensieri.
Yoongi era seduto al pianoforte, e stava suonando.
Quella vista tanto agognata si era finalmente presentata davanti a lui e qualsiasi pentimento per le sue azioni si volatilizzò.
Rimase in silenzio, godendosi quella melodia estatica.
Quando gli ultimi accordi si spensero il petto di Jungkook si strinse dolorosamente, desiderando che quel momento potesse continuare ancora per un po', per sempre. Si accorse con un brivido che Yoongi lo stava fissando. Non era un buon segno.
«Ti sei svegliato,» pronunciò con tono piatto. Non era una domanda, ma Jungkook rispose ugualmente.
«Sì, io- mi dispiace, adesso me ne va--» balbettò in preda all'imbarazzo.
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A place where to forget
FanficVoleva baciarlo sapendo che il giorno dopo avrebbe baciato di nuovo quelle labbra. E il giorno dopo. E il giorno dopo ancora. Finché vi fossero stati giorni da contare, Taehyung voleva contarli con Jimin. * C'è una sala da tè a est del fiume. È pi...