3.1
Et qui sait si les fleurs nouvelles que je rêve
Trouveront dans ce sol lavé comme une grève
Le mystique aliment qui ferait leur vigueur?
E chissà se i fiori nuovi che vagheggio
troveranno, in un suolo lambito come la riva di un fiume,
il mistico limo che li rinvigorirà...
L'ennemi
Les Fleurs du mal
Charles Baudelaire
*
Jimin lo stava guardando male da mezz'ora, Taehyung poteva avvertire il suo sguardo imbronciato bruciare la sua nuca.
«Cosa c'è, Jimin?» chiese infine, senza però smettere di lavorare sui suoi bozzetti. Era rimasto troppo indietro, dannazione.
«È che non fai altro che lavorare su quei progetti, per una volta che ci vediamo...» mugugnò l'altro.
Taehyung si stiracchiò, cercando sollievo per la sua povera schiena rattrappita, «Hai insistito perché venissi a trovarti, ma il patto era che mi avresti lasciato disegnare anche qui.»
Jimin si alzò dalla poltrona e lo raggiunse. Gli appoggiò il mento sulla spalla e lo abbracciò da dietro, sbirciando le sue creazioni. Taehyung si morse un labbro, provando a trattenersi. Dopo tutto questo tempo sarebbe dovuto essere abituato al tocco di Jimin, eppure la sua pelle formicolava ancora come la prima volta.
«Dovresti lasciare perdere le modelle e disegnare me invece,» disse Jimin con tono contrariato.
Taehyung tentò di nascondere il suo rossore. Jimin non lo sapeva, ma lui lo disegnava fin troppo. Quando lo beccava a dormicchiare tra le sue lenzuola; quando stava servendo del tè a un cliente; quando si passava distrattamente una mano tra i capelli; Taehyung aveva tracciato decine e decine di ritratti di Jimin; ormai ne conosceva le curve del volto a memoria, avrebbe saputo nominare ognuna delle sue ciglia. E nonostante ciò non riusciva a smettere. Se solo avesse potuto, avrebbe continuato a disegnare Jimin per sempre. Però si vergognava troppo di questa sua mania per poterlo ammettere.
«Le modelle sono delle professioniste, e io ho bisogno di professionalità mentre disegno,» borbottò Taehyung, ma nemmeno lui suonava troppo convinto.
«Stai dicendo che se tu provassi a disegnarmi ti diventerebbe duro?» mormorò Jimin al suo orecchio, abbassando la voce di almeno tre toni.
Il cuore di Taehyung saltò un battito. Quel ragazzo non poteva essere legale.
STAI LEGGENDO
A place where to forget
FanficVoleva baciarlo sapendo che il giorno dopo avrebbe baciato di nuovo quelle labbra. E il giorno dopo. E il giorno dopo ancora. Finché vi fossero stati giorni da contare, Taehyung voleva contarli con Jimin. * C'è una sala da tè a est del fiume. È pi...