2.3 Semper Eadem

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2.3

C'est un secret de tous connu,

Une douleur très simple et non mystérieuse

Et, comme votre joie, éclatante pour tous.

Cessez donc de chercher, ô belle curieuse!


È un segreto a tutti noto,

un semplice dolore senza mistero

e, come la tua gioia, a tutti manifesta.

Smettila di cercare, o bella curiosa!


Semper eadem

Les Fleurs du mal

Charles Baudelaire  










*


Tutti dicevano che Taehyung era uscito un po' fuori di testa. Anche se secondo lui era Jungkook ad essere uscito fuori di testa.

Era da nove giorni che Taehyung se ne stava spiaccicato sul divano. Probabilmente stava facendo preoccupare a morte i suoi amici visto che le sue reazioni vitali si erano praticamente annullate. Le sue uniche attività si erano ridotte a guardare telefilm brutti e mangiare gelato. Non si era mosso da lì neanche per dormire, quindi non avrebbe saputo dire con esattezza da quanto tempo non aveva avuto una notte di sonno decente; probabilmente a questo punto era sveglio da ventotto ore o giù di lì.

Non aveva più scritto a Jimin. A dire il vero aveva cancellato il numero otto giorni prima per impedirsi di farlo, per poi pentirsene immediatamente. Aveva passato la settimana successiva a fingere non saperlo a memoria.

La cosa che più faceva male era che neanche Jimin aveva provato a contattarlo. Quel silenzio lo stava uccidendo. Aveva sperato che non sentirlo più avrebbe facilitato le cose, ma in realtà non faceva che accrescere la sua voglia di correre alla tea room.

E non aveva detto a nessuno di chi fosse la maglietta che aveva continuato ad abbracciare per tutto il tempo in maniera fin troppo morbosa. Quando Jungkook aveva provato a portargliela via per lavarla gli aveva quasi morso la mano. Certo, l'odore di Jimin era quasi del tutto svanito, ma era ancora l'unica cosa a cui poteva aggrapparsi.

Sinceramente non aveva intenzione di tornare alla normalità molto presto. Anche perché l'unica volta che aveva deciso di andare al parco per distrarsi un po' era arrivato un Jungkook in preda al panico che aveva cominciato ad urlargli contro. Quando Taehyung aveva provato a spiegargli che così avrebbe spaventato la paperella che aveva provato a sedurre per tutto il pomeriggio, Jungkook gli aveva tirato un pugno e se ne era andato a prendere a calci un albero lì vicino, stizzito. Va bene, forse non sarebbe dovuto sparire così senza neanche portarsi il cellulare, soprattutto non di notte, e soprattutto non poche ore dopo che Jungkook lo aveva beccato a singhiozzare sconnessamente dopo un pomeriggio particolarmente difficile. E forse a un certo punto sarebbe dovuto tornare a casa, o si sarebbe dovuto chiedere se qualcuno lo stesse cercando, e non farsi distrarre da quella paperella adorabile. Però la paperella era davvero carina. In ogni caso la reazione di Jungkook gli sembrava un tantino esagerata. Senza contare che aveva un destro notevole e lo zigomo gli faceva ancora male. Questa era la prima prova del fatto che non era lui a star uscendo di testa, bensì Jungkook. Anzi non era la prima, era la seconda.

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