«Mike, cosa dobbiamo fare con Lauren?» chiese Clara. «Io voglio che mia figlia abbia un ragazzo e una famiglia.» disse la donna al marito.
«Innanzitutto è nostra figlia, non solo tua, poi che ti importa? Preferisci vedere Lauren che è una donna intelligente essere infelice perché tu le vieti chi amare? Lasciala vivere.» disse Mike seccato mettendo a tacere la moglie che non voleva saperne della sessualità a lei sbagliata.I fratelli della ragazza dagli occhi verdi stavano al piano superiore, in camera della loro sorella maggiore. «Ho paura per Lauren.» disse Taylor mentre chiudeva la porta. Chris intanto guardava la bandiera LGBT appesa al muro.
«Ti ricordi quando Lauren aveva preso questa bandiera?» chiese il ragazzo mentre ridacchiava.
«Merda, sì! Mamma era subito con il dubbio e Lauren le aveva detto che quella bandiera le faceva pensare a mille unicorni.» rise Taylor.
«Già, almeno ora si è tolta un peso.» disse il fratello.«Non so te, ma le cose con mamma non andranno bene, anzi, mi stupisce che papà sia rimasto dalla sua parte.» disse Taylor e Chris annuì.
«Beh, stima molto sua figlia, come ovviamente stima noi... Mamma è sempre stata per le sue.» aggiunse il ragazzo.
«Lo so.» acconsentì Taylor.Intanto in casa Cabello c'era tranquillità, come al solito. Sinuhe entrò in bagno e vide gli antidolorifici di Camila e si preoccupò di questo. Decise di lasciare la scatola al suo posto e che avrebbe parlato con sua figlia non appena sarebbe tornata
I sette ragazzi si spostarono, accompagnando Ally al punto di incontro nella quale sarebbe uscita con il suo ragazzo, Troy. Il ragazzo era poggiato sulla sua Ford. «Hey.» disse Troy ad Ally che gli sorrise e lo salutò con la mano.
«Beh, ci sentiamo domani?» chiese la piccola.
«Certo.» disse Lauren facendo sì con la testa.
«Ovvio.» risposero gli altri seguendo la ragazza dagli occhi verdi, Camila annuì soltanto.I due si allontanarono, Camila notò solo adesso che le mancava il suo quadernetto dove scriveva, era disperata e pensava che l'aveva lasciato lì, al parco. Lauren rise nel vedere lo sguardo così preoccupato di Camila quindi decise di lasciarle il quaderno. «Cercavi questo?» chiese.
Camila la guardo male e le diede una pacca sulla spalla. «Ogni volta che ti manca il quaderno fai una strage.» disse Jauregui ridendo.
«Certo! Perché non parla.» disse Dinah e Camila si morse il labbro.Alcuni minuti dopo Lauren rimase a pensare. «Uhm, andiamo a prendere qualcosa al bar? Anche gelateria, dove volete. Offro io.» disse.
«Un gelato?» chiese Troye con occhi brillanti. «Sì, offrici il gelato!» disse quasi ordinando.
«Va bene.» rise Lauren e andarono alla gelateria per prendersi il gelato.Camila quasi sbavò nel guardare tutti quei gusti freschi dal sapore che ti faceva sognare. «Chancho, tu prendi il solito?» chiese Dinah e Camila annuì. «Per Camila alla vaniglia.» la ragazza batté le mani, Lauren intanto si guardava intorno cercando un barman libero che potesse servire lei e i suoi amici.
La giovane cubana notò il portafoglio di Lauren sporgere, decise di prenderglielo dalla tasca posteriore e di tenerselo.
Dopo che il barman disse il conto, Lauren si toccò la tasca destra del pantalone che era vuota. «Merda, aspetti un po'.» disse alzando il dito in segno di attesa e si toccò da tutte le parti fino a quando non vide il portafoglio davanti al suo naso.
La mano che lo teneva era di Camila. «Dio, mi hai fatto prendere un colpo.» disse Lauren con sguardo minaccioso, Camila intanto gustava il suo gelato come una bambina.
Lauren pagò e prese il suo frullato e i ragazzi andarono a sedersi ai tavolini di fuori.
«Non farmi più una cosa del genere.» disse Lauren rimproverando Camila che, non smetteva di sorridere. Lauren non riusciva a stare arrabbiata con lei, ogni volta che vedeva Camila sorridere, pensò che si scioglieva come il gelato che mangiava.