Trascorro l'intero pomeriggio a sistemare i miei vestiti nell'armadio e i libri nella libreria. Ne accarezzo i dorsi, ma so che in un momento come questo non riuscirei a leggere. Sono troppo nervosa e non troverei la concentrazione giusta.
Quindi verso le sei del pomeriggio accendo il computer e decido di rilassarmi con qualche serie tv, ma del baccano annulla la mia tranquillità interiore.
Quatta quatta, mi avvio verso la porta e poggio l'orecchio su di essa.
Oh no... sono arrivati gli amici del cavernicolo.
Tra l'altro la stanza di Kyle si trova attaccata alla mia, quindi molto probabilmente dovrò sorbirmi tutte le loro conversazioni senza senso e senza alcun rilievo sociale. Grandioso.
Poiché l'episodio si blocca continuamente e non ne posso più di sentire quei tizi sghignazzare, decido di indossare il cappotto e di uscire fuori da questa casa.
Quando scendo le scale, mia madre mi viene incontro.
-Zoe, tutto bene? – Mi chiede.
-Sì. Sto andando a fare una passeggiata nei dintorni, se non vi dispiace. Vorrei vedere il quartiere – dico.
-Tesoro, è quasi buio e non conosci queste vie... - inizia a dire mia madre.
-Oh, questa zona è molto tranquilla, non ci sono affatto problemi. Tra l'altro sulla parallela c'è una strada piena di negozi, forse può farti piacere fare un giro in quella zona. Comunque se vuoi potrei dire a Kyle di accompagnarti – interviene Max.
-Non è affatto necessario, sul serio. Ho solo bisogno di fare una passeggiata – dico. –Ci si vede dopo.
Prima che mia madre possa aggiungere qualcos'altro, sono già uscita di casa. Rabbrividisco per il freddo, ma non mi fermo nemmeno quando so che ci sono dei ragazzi alla finestra che mi stanno osservando. Cavernicoli.
Raggiungo la parallela indicata da Max e le villette lasciano spazio ad una serie di negozietti l'uno accanto all'altro. I miei occhi però vengono attirati da una libreria ed è lì che entro.
Non appena apro la porta, dei campanelli iniziano a tintinnare.
La libreria non è molto grande, ma i miei occhi cadono su alcuni titoli che mi fanno capire che, almeno per quanto mi riguarda, questo negozio è ben fornito. Sono l'unica cliente. A dire la verità, sembra che non ci siano nemmeno i commessi. Osservo gli scaffali, dopodiché mi sollevo sulle punte per prendere un libro.
-Aspetta, ci penso io – dice ad un certo punto una voce.
Mi volto di scatto.
Ora, immaginate la scena di un film. Una povera ragazza spaventata che si trova in una nuova città di cui già detesta gli abitanti. Proprio dietro casa, trova una piccola libreria che potrà diventare il suo angolo di paradiso. E poi eccolo, la ciliegina sulla torta. Ha un libro aperto tra le mani, ma avvicinandosi mette un segnalibro e lo chiude, poggiandolo su altri libri. Capelli ricci castani. Occhi verdi e viso da angelo. Da angelo buono, non angelo pericoloso. Indossa un maglione da sotto il quale sbuca il colletto di una camicia, il ché lo rende tanto ragazzo di altri tempi. Immaginate che lui le rivolga un sorriso sincero e sbam! È fatta.
Il suddetto ragazzo si avvicina allo scaffale e allunga un braccio per prendere il libro.
-Volevi questo? – Mi domanda, porgendomi il volume. –Se ami i classici, te lo consiglio assolutamente. È il mio preferito.
Non osservo la copertina, ma continuo a guardare lui.
-Sì? – Domando.
-Assolutamente. L'avrò letto almeno cinque volte, ma ogni volta mi piace come se fosse la prima – continua.
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RomanceIN TUTTE LE LIBRERIE Storia vincitrice italian writers award 2017 categoria "Best Popular story" "C'era una cosa che avevo sempre saputo: non sarei mai potuta essere la protagonista di una storia" In cui una ragazza sarcastica (parecchio), melodra...