Per fortuna, dopo lo scherzo dell'asciugacapelli, i quattro polli hanno deciso definitivamente di uscire, così non li vedo più per il resto della serata e nemmeno la domenica mattina, dato che il povero piccolo Kyle ha bisogno di dormire.
La mia mente lavora a lungo, ideando un piano per vendicarsi. Ma la vendetta è un piatto che va servito freddo e mi dico che certamente, non appena inizierò la scuola, avrò modo di ideare un piano perfetto.
Però purtroppo a pranzo mi tocca mangiare a tavola con tutto il resto della "famiglia", compreso il cavernicolo.
Lo vedo scendere le scale mentre apparecchio la tavola, fresco come una rosa. Si sente bello e lo dà a vedere anche se non c'è nessuno che lo sta guardando. Poi mi rivolge uno sguardo e mi fa l'occhiolino. Io invece lo fulmino con lo sguardo.
-Buongiorno, Zoe. Lascia, ti aiuto ad apparecchiare la tavola – mi dice.
Se non fosse chiaro, mi ha chiamata Zoe solo perché c'è anche mia madre.
-Kyle caro, ben svegliato! – Esclama quest'ultima.
Ben svegliato? Oh avanti, se mi fossi alzata io all'una mi avrebbe come minimo insultata dandomi della nullafacente che non avrebbe concluso nulla nella sua intera esistenza!
-La ringrazio – risponde Kyle, rivolgendole un ampio sorriso.
-Ma scherzi, dammi del tu! E chiamami Marta.
-Allora grazie, Marta.
Scuoto la testa, inorridita.
-Hai freddo? – Mi domanda poi.
Mi volto verso di lui, incrociando le braccia davanti al petto.
-No, perché dovrei?
-Non so, ti ho vista rabbrividire. Saranno gli spifferi.
-No, non erano gli spifferi. È la tua stupidità che mi fa rabbrividire.
-Zoe! Che modi di comportarsi sono questi? Chiedigli immediatamente scusa! – Esclama mia madre.
Sbuffo. Ovviamente adesso sarò io a passare per la cattiva.
Kyle, che dà le spalle a mia madre, mi rivolge uno dei suoi sorrisetti, inarcando un sopracciglio.
-Non chiederei scusa a quest'essere nemmeno sotto minaccia – ribadisco.
-D'accordo, allora hai il mac sequestrato.
Spalanco gli occhi. Siamo seri?!
Kyle scoppia a ridere.
-Marta, non è necessario essere così drastici! Capisco bene la posizione di Zoe: si è dovuta trasferire, lasciare i suoi amici e il suo ambiente. Dev'essere parecchio dura, per lei. Ed essere severi non è il miglior modo per affrontare la situazione. Vedrai, diventeremo grandi amici – dice.
-Oh Kyle, sei un così caro ragazzo! Mia figlia dovrebbe proprio imparare le buone maniere da te!
Detto questo esce dalla stanza, lasciandoci soli.
-Tu sei l'essere più pericoloso che abbia mai conosciuto – gli dico, fissandolo dritto negli occhi.
-E fammi indovinare, a te piace il pericolo? – Domanda lui.
-No, lo evito in tutti i modi.
-Avanti Caroline, sei troppo severa! Dovresti prendere la vita con più leggerezza.
-Non mi conosci.
-Conosco quelle come te.
-E io conosco quelli come te.
-Touché. Comunque lo dico per il tuo bene. Se non ti godi la vita adesso, quando dovresti?
-Credo che il mio significato di "godersi la vita" sia diverso dal tuo.
-Può darsi, ma è solo peggio per te – mi dice avvicinandosi e scompigliandomi i capelli.
Mi allontano spazientita.
-Odio la gente che tocca i miei capelli! – Esclamo.
Come se non avessi detto nulla, lui si avvicina ancora di più.
-Fai odore di borotalco.
Santa pazienza!
Angolo autrice
Lo so, è brevissimo, ma da ora gli aggiornamenti saranno veramente vicinissimi gli uni agli altri. Prevedo di aggiornare due-tre volte la settimana.
Domanda: vi hanno mai fatto/avete fatto uno scherzo degno di essere ricordato?
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RomanceIN TUTTE LE LIBRERIE Storia vincitrice italian writers award 2017 categoria "Best Popular story" "C'era una cosa che avevo sempre saputo: non sarei mai potuta essere la protagonista di una storia" In cui una ragazza sarcastica (parecchio), melodra...