Capitolo 4.

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POV' S ANNELISE
Mi svegliai. La prima cosa che mi venne in mente fu un ricordo sfocato della sera prima. Rabbrividii un po.
Mi girai verso Levi. Stava ancora dormendo.
Era talmente bello quando dormiva. Respirava lentamente, ed aveva un viso rilassato e incosciente, totalmente diverso dallo sguardo di ghiaccio che aveva di solito.
Gli spostai i morbidi capelli corvini dalla fronte e sorrisi. Iniziai a picchettare due dita sul suo petto:
-Levi..- gli sussurrai più dolce che potevo. Si girò supino.
-Levi.. oi.. svegliati..-
Finalmente quei fantastici occhi grigi si aprirono.
-Buongiorno- mormorai
-..'giorno..- si mise a sedere.
Solo allora mi resi materialmente conto che era a petto nudo. Il solo pensiero di aver dormito appiccicata a quegli addominali così fottutamente perfetti mi faceva fremere dall' eccitazione.
-Che ore sono?- chiese
-Uhm..- diedi una sbirciata alla sveglia sul comodino dietro di lui- le 6:20, possiamo dormire ancora quaranta minuti- lo dissi in modo da incitarlo, ma cercai di non farglielo notare.
-Ti piace proprio dormire con me eh?- mi chiese malizioso stendendosi di nuovo.
-Mh. Solo perchè dovevo essere consolata- risposi orgogliosa.
Impostai la sveglia e mi rannicchiai vicino al suo caldo e muscoloso corpo, con il terrore che quei 40 magici minuti potessero finire.

• • •

*BIP!BIP!..BIP!BIP!*
Purtroppo i miei peggiori incubi divennero realtà. Mentre quella dannata sveglia suonava io affondai la faccia nel petto di Levi; volevo rimanere lì, protetta nelle sue calde braccia. Ma purtroppo quello era il primo giorno di scuola, e non volevo fare tardi.
Mi alzai e mi guardai allo specchio: avevo il trucco colato, i capelli arruffati ed il vestito sgualcito. Mi rifugiai in bagno per evitare a Levi, che intanto si era alzato, quell' orribile vista.

• • •

Mezz' ora dopo ne uscii con i capelli legati, un po di tinta labbra e mascara, una maglietta a maniche corte grigia con un piccolo alieno in alto a sinistra, messa dentro a dei pantaloncini a vita alta neri. Ai piedi avevo le vans nere.
Levi si era cambiato in camera: indossava una maglietta nera semplice e dei pantaloni lunghi fino al ginocchio di jeans. Portava le converse nere.
Afferrammo gli zaini ed uscimmo.
Mentre ci dirigevamo verso il bar notai che un po tutte le ragazze guardavano Levi, e il che mi infastidiva non poco. Arrivati al bar vidi che Mikasa e gli altri non c' erano, così decisi di andare a mangiare insieme a Levi ed i suoi amici. Ero molto nervosa, perchè erano più grandi e non credevo che sarei riuscita ad inserirmi facilmente. E poi c' era il rischio di fare figure di merda, tipo arrossire.
Ci dirigemmo verso un tavolo in un angolo, vi erano seduti due ragazzi: uno con i capelli biondi chiari e l' altro un po più scuri. Erano certamente i ragazzi che erano con lui alla festa.
-Buongiorno- esordì il ragazzo con i capelli scuri- uuhh Levi, chi ci hai portato? La tua ragazza?-
-Zitto deficiente, è solo la mia compagna di stanza, i suoi amici non ci sono e così è venuta a mangiare con noi.-
-Beh, complimenti perchè è molto carina- continuò quello con i capelli più chiari
-Fai silenzio pure tu, e poi.. non ti permettere di dire così.- pronunciò l' ultima frase con un tono di voce un po più basso.
-Comunque piacere, io sono Farlan e lui è Reiner- esordì quello scuro
-Piacere- continuò Reiner
-Uhm.. piacere, io mi chiamo Annelise- sorrisi.
Passarono svariati minuti, in cui parlammo del più e del meno, finchè arrivò la cameriera ed ordinammo.
La colazione arrivò quasi subito dopo, ed era anche molto buona.
-Uhm, a proposito Levi, come mai alla festa sei sparito così? Eri uscito fuori e poi dopo non ti abbiamo più trovato- avrei voluto maledire Farlan in quel momento.
A quella domanda mi andò di traverso un pezzo di cornetto, ma per fortuna riuscii a cavarmela tossicchiando, evitando così spiacevoli conseguenze.
-I-io.. ero semplicemente stanco, sono andato in camera mia subito dopo.- concluse con la solita espressione.
-Sese come no, tu non ce la racconti giusta, non è che per caso hai rimorchiato qualche bella pupa?- Reiner pronunciò l' ultima frase guardandomi con enfasi
-E smettetela, che vi siete messi d' accordo?- Levi era abbastanza seccato.
Io sentivo le guance andare a fuoco, avevo paura di esplodere da un momento all' altro.

• • •

Fortunatamente anche gli incubi peggiori finiscono. Mi alzai dal tavolo per avviarmi in classe, mentre i tre ragazzi rimanevano seduti.
-Oi, mocciosa, vedi di non fare casini.- mi raccomandò il corvino
-Eh? Come mai questa premura?- inarcai un sopracciglio
-Perchè sei sotto la mia responsabilità- concluse
Mi girai senza rispondere, certi suoi comportamenti mi lasciavano davvero spiazzata.
Dopo 10 interminabili minuti di ricerca riuscii a trovare la mia classe.
Entrai.
Tutti erano seduti sui banchi oppure in gruppi, c' era un chiasso immondo.
Mikasa era seduta al penultimo banco della fila di sinistra, così decisi di avvicinarmi.
-Ehi Mikasa, è libero questo posto?-
-Uhm? Oi AnneLise! Certo siediti pure- mi salutò.
Avevo ancora cinque minuti prima dell' inizio delle lezioni, così decisi di chiederle di Levi.
-Senti Mikasa, posso farti una domanda?-
-Certo- si girò verso di me
-Come compagno di stanza ho un ragazzo che conosci molto bene, ecco.. si tratta di tuo cugino Levi.. uhm?- mi bloccai subito notando l' espressione della ragazza: era un misto di sorpresa e preoccupazione.
-Come Levi? Oddio AnneLise non ci posso credere!- si mise una mano in fronte- ti ha fatto qualcosa?-
-Uhm... no- mentii io cercando di non darlo a vedere
-Ehi, guardami in faccia- a quel punto non ce la feci più, dovevo raccontare tutto.
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Hei bakass💕🍃
Amatemi perchè devo ancora fare i compiti alle 21:41 ma ho dato la priorità a voii 😌
Arrivedercii💕🍃

michelaa_____

My Brat.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora