-Io sono stata..sono stata... ACCOLTA MOLTO BENE DA LEVI!- probabilmente avevo un' espressione da ebete in faccia, ma non mi importava.
Sarebbe stato un peso per me se avessi fatto la spia su ciò che era successo quella sera. Mi sarebbe dispiaciuto per la situazione in cui avrei cacciato il corvino.
-..sicura?- Mikasa aveva uno sguardo interrogatorio
-s-sì.. ora ti prego, raccontami di più su di lui..-
-E va bene. È figlio di una prostituta(mia zia), è stato abbandonato all' età di 3 mesi davanti a casa di suo zio(mio padre), e così hanno deciso di tenerlo. Sua madre non si è fatta mai più viva. Dopo un anno nacqui io. All' inizio era un bambino come tutti gli altri, io e lui andavamo molto d' accordo, ma crescendo si rese conto di essere diverso dagli altri. Venne a sapere la verità sul suo conto a 11 anni, e da allora si è trasformato in un ragazzo cupo e isolato, sempre pronto a fare del male al prossimo.Due anni fa è stato al carcere minorile per aver saccheggiato e picchiato una signora di 80 anni.- Mikasa aveva un' espressione monotona sul volto, quasi come se quello che stesse raccontando fosse una cosa normale, forse perchè ormai ci aveva fatto l' abitudine.
-Io e lui non ci parliamo da allora, non voglio più saperne. Anche i miei gli hanno voltato le spalle, e non li biasimo, forse faresti meglio a farlo già da adesso anche tu.- concluse;
-Ma dai Mikasa non esagerare, a tutti va data una possibili..-
-Tu non sai di cosa è capace, io credo che potrebbe farti del male, sono seriamente preoccupata per te AnneLise.- scandì le ultime parole con gli occhi sgranati, poggiandomi le mani sulle spalle.
Ci interruppe il suono della campanella e l' ingresso di una professoressa bassa e grassa, con i capelli biondo cenere e un neo vicino le labbra. Era quella di matematica.
-Buongiorno ragazzi..- già la sua voce mi dava sui nervi, come se non bastasse il mio odio nei confronti della materia.• • •
Durante le lezioni pensai a quello che mi aveva detto Mikasa. È vero, Levi era arrivato a ricattarmi in quel modo pur di farmi tenere la bocca chiusa, ma io ero convinta di dovergli dare una seconda possibiltà, e se ce ne fosse stato bisogno anche una terza o una quarta.. io volevo cambiare quel ragazzo. Me lo ero fissata come obbiettivo.
• • •
Dopo due interminabili ore di matematica, due di italiano e una di inglese, finalmente era arrivata la fine delle lezioni. Io, Mikasa e gli altri andammo alla mensa per pranzare.
Avevo il pomeriggio libero, così decisi che avrei corso un po.
Correre mi rilassava, era un' abitudine che avevo sin da piccola. Ovviamente mi cambiai in una tenuta sportiva, composta da pantaloncini e un top sportivo. Mi raccolsi i capelli in una crocchia e mi infilai gli auricolari nelle orecchie.
Uscii dal dormitorio ed iniziai a correre.• • •
Era partita la mia canzone preferita:'Wiser' di Madilyn Bailey, il che mi gasava tantissimo. Ero sovrappensiero quando mi resi conto di aver urtato qualcuno con la spalla.
Mi tolsi le cuffiette:
-Scusami tanto, non vole.. uhm?- era un ragazzo alto, con i capelli biondi rasati sotto e gli occhi azzurri. Ma certo, era Erwin Smith. Veniva nella mia stessa classe.
-Oh, Erwin, sei tu- sorrisi
-Scusa AnneLise, è colpa mia, avrei dovuto vederti dato che ero io quello senza auricolari-si grattò la nuca corrugando la fronte- per farmi perdonare ti invito a prendere un thè nella mia stanza, che ne dici?- continuò;
-Uhm.. certo, andiamo, sono 40 minuti buoni che sto correndo e credo che mi farebbe bene riprendere un po le energie.-
Ci avviammo verso la camera di Erwin, intanto parlavamo del più e del meno.
POV' S LEVI
Ero seduto sul prato a fissare il vuoto, quando ad un tratto vidi la mocciosa con un marmocchio della sua classe vicino.
'Che sia il suo ragazzo?.. nah.' pensai.
Siccome volevo vedere che combinava decisi di pedinarli. Entrarono in una camera che non era la nostra, probabilmente era quella del marmocchio: mi pareva si chiamasse Erwin Smith; un tipo tranquillo, non ha mai dato problemi.
Mi appostai sul retro della stanza che dava su una parte non trafficata del college, e sbirciai da una finestra senza ovviamente farmi notare.
Lui le aveva preparato un thè, e stavano chiacchierando.
POV' S ANNELISE
Stavamo parlando dei modi di fare della nostra professoressa di matematica; intanto io avevo finito il thè, ed ero in procinto di andarmene per continuare a correre, quando:
-Che fretta c'è?- Erwin mi teneva per il polso
-Uhm... vorrei continuare la mia corsa- risposi un po stranita.
Erwin si lasciò cadere sul letto, e mi tirò con lui, tanto che mi ritrovai seduta sul suo bacino. Aveva le mani strette sulle mie cosce, il chè mi rendeva impossibile ogni movimento.
-M-ma cosa?- iniziai a tremare
-Eddai, fammi divertire un po- il suo tono di voce era diminuito molto, lui si era messo alla mia altezza e aveva spostato le mani sul mio sedere.
Io non sapevo più come muovermi, e sentivo una cosa provenire da sotto di me, che premeva sempre di più sulla mia intimità. Già immaginavo i pensieri che balenavano nella testa di Erwin.
Non volevo, ma iniziai ad eccitarmi.
POV' S LEVI
Non potevo sopportare quella vista; ero geloso, anche se non sapevo il perchè.
Dovevo fare qualcosa.
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TAN TAN TAAAAN!! Ed entra in scena un bad Erwin eheh😏 Il prossimo capitolo sarà un po spinto credo✊🏻
Bye bye 💕🍃michelaa_____
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My Brat.
RomanceSe volete sapere leggete la fiction *risata malefica*... no vabbe apparte gli scherzi ci saranno scene di sesso esplicite e linguaggio volgare✌🏻 Buona lettura bakas💕🍃