•Capitolo 8•

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Non appena tornai a casa mi buttai sul letto e crollai.

Dopo non so quanto mi svegliai e rannicchiata notai una figura.
Di colpo mi alzai con il busto e sbarrai gli occhi: <<C-come sei entrato???>>
<<Credi sia difficile per noi entrare in una casa? Nel nostro territorio e inoltre così mal ridotta?>> rispose il proprietario della criniera bionda.
<<Bhe non ne avevi il diritto! Perché sei qui?!>>
<<Mi annoiavo. Sei l'unica novità qui>>
<<Non farlo mai più!>>
Azul non rispose, semplicemente girò la testa verso un orologio per dirmi che era tardi e che alle 11 una persona dovrebbe già essere pronta per pranzare.
<<Io non pranzo così presto, inoltre sono andata a letto tardi>> gli ricordai.
<<Non per colpa mia>> ribatté.
<<Comunque sia, dovevo recuperare>> arrossii lievemente notando come ero conciata.
Sembrava aver notato il fatto che mi fossi resa conto di come ero vestita dato che mi sorrise.
<<Scusa puoi uscire un attimo? Vorrei... tirami un po' su di tono>> gli chiesi imbarazzata.
<<Quanti problemi...>> sbuffò uscendo dalla stanza.
Appena chiuse la porta della camera dietro di sé, scattai in piedi e mi guardai allo specchio.
Cavolo se ero un disastro.
Aprii l'armadio e tirai fuori un maglioncino color nocciola assieme a dei jeans e sgattaiolai in bagno.
Mi lavai e vestii più veloce che potevo e raccolsi i capelli in un alto chignon mal riuscito.
Uscii dalla stanza e mi diressi nel piccolo salotto dove trovai non solo Azul ma anche Jin. E non sembravano intrattenere una conversazione molto felice. Il mio arrivo però li interruppe e fece correre Jin verso di me.
<<Emma! Dormito bene?>>
<<Benissimo...>> gli sorrisi ma fulminando contemporaneamente con lo sguardo Azul.
<<Devi aver conosciuto il guardiano del gelo. Sai, è un tipo strano ma può anche capitare che tu ci vada d'accordo chiacchierando>> disse, come se lui non fosse presente.
Notavo una sorta di scocciatura da parte di Jin ma non ne capivo il motivo.
<<Bhe>> cercai di cambiare discorso.
<<Cosa mi cucini di buono oggi?>> gli sorrisi.
<<Sorpresa>> rispose entusiasta.
<<Fai qualcosa che piaccia anche a me>> intervenne l'altro guardiano.
Jin alzò un sopracciglio.
<<Resti a mangiare?>> gli chiese.
<<Ho deciso di sì>> sorrise falsamente.
Era chiaro che volesse infastidirlo.
Jin infatti sospirò cercando di farlo notare il meno possibile, mentre io ero in balia di quel clima teso.

Una volta finito di pranzare, Jin mi salutò e Azul lo seguì, mentre io mi buttai sul divano a leggere.
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<<Credi non abbia notato che stavamo litigando? Almeno fai meno scenate Jin>>
<<Sei tu il deficiente che si manifesta a lei poco dopo che l'abbia fatto io! Ho detto ad ognuno di voi di starvene per i fatti vostri, di non seguirla che me ne sarei occupato io. Tu sei l'unico che è riuscito a trasgredire a tutte le mi raccomandazioni>>
<<Sei davvero convinto che nessuno l'abbia guardata di nascosto? E poi perché tutto questo mistero? Vuoi tenerla tutta per te?>>
<<Ma che diavolo dici Azul?! La sto cercando di proteggere! Una mente umana rimane sconvolta sapendo solo dell'esistenza di una qualche magia, figurati la reazione allo scoprire che esistiamo! Non voglio che la guardiate perché cadreste in tentazione, sappiamo bene che è una tentazione. Il fatto è che deve metabolizzare la nostra esistenza e se ci presentiamo tutti di colpo a lei, rischierà di non capire più nulla! Ma tu cosa vuoi saperne, sei il guardiano del gelo, non della vita. Non capisci nulla degli impulsi vitali e di ciò che accade dentro un cervello...>>
<<È lei che è venuta da me. Io non mi sono celato perché non ne vedevo la necessità. E credo lei sia molto più intelligente di quanto tu possa credere. Lo capisco anche se mi occupo di acqua solidificata.>>
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?= Tiwo
??= Azul
???= Rouge
????= Vayu
?????= Natt
?????= Indigo

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