Alex
Scrivevo sul mio diario, seduta sotto un albero; scrivevo di me e del mio sogno, della mia passione, di quel padre e delle botte, le botte che mi dava, scrivevo la violenza, mentre guardavo i lividi non quelli sul corpo ma quelli che non si potevano curare, perché i lividi, quelli dell'anima sono in parte incurabili. Pensavo a me e al mio amore segreto, quando qualcuno mi strappò il mio diario dalle mani.
"Mire, dammelo" dissi ma lui aveva iniziato a correre
"Dai, è mio" dissi cercando di raggiungerlo.
" non vedo perché ti preoccupi; sono il tuo migliore amico, so tutto di te, lasciami guardare, voglio vedere chi è il ragazzo che ti ha rubato il cuore"
"Quale ragazzo?"
"Quello che ti fa essere così, che ti fa risplendere gli occhi, che ti fa ridere e per il quale hai iniziato a mettere il mascara e le gonne"
disse prima di aprirlo e leggere una pagina. Io prontamente gli saltai addosso togliendo il diario dalle sue mani . Fu un attimo, lo osservai e mi avvicinai, eravamo a pochi centimetri, sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso; poi lui mi disse:
" lo so che ti maltratta"
Io finsi di non sapere di cosa stesse parlando e gli dissi
"Chi?"
" su Alex piantala, non fare la finta tonta, lo sai chi... perché non me ne hai parlato?"
"Ma di che cosa?"
" di tuo padre"
" oh, non è niente. Tutti i padri lo fanno. Forse è anche colpa mia che non ubbidisco"
" NON È NIENTE? AH, ALLORA I LIVIDI CHE HAI SUL CORPO, È INUTILE CHE CERCHI DI NASCONDERLO, LI HO VISTI" disse urlandomi contro.
"Senti Miralem, non fa niente. Non è la prima volta."
"Ah, di male in peggio. Alex, sei la mia migliore amica. Io ti conosco più di quanto conosca me stesso, perché non me lo hai detto?"
"Perché si, perché non era importante"
"Tu sei più importante della mia stessa vita. Perché ti picchia?"
"Beh ecco, perché io giocavo a calcio di nascosto in una squadra, come ben sai. Ti ricordi quando ho smesso? Beh ecco, lui l'ha saputo e da quel giorno ha cominciato a picchiarmi"
"Alex,vieni via con me"
"Cosa?"
" scappiamo, andiamo lontano da questo posto che ci sta uccidendo. Andiamo via e giriamo il mondo, viviamo, prendiamoci la nostra autonomia, smettiamola di farci del male"
"Dove andremo? Non abbiamo nulla"
"Ho ricevuto una proposta da una squadra italiana, se vieni con me accetto."
" si, Miralem, andiamo" dico. Presa dalla felicità lo bacio; gli do quel bacio che desideravo dargli da tanto tempo.
" ti amo Alex, ti amo dal primo giorno in cui ti ho vista"
"Anche io ti amo, da sempre, da quando avevamo tre anni e giocavamo insieme sotto lo sguardo attento delle nostre madri, anche loro migliori amiche, ti amo Miralem, ricordalo, sempre. Ricorda anche che sei il ragazzo a cui ho dato il mio primo bacio, il primo che io abbia mai amato"
" ti aspetto dopo la partita, all'uscita dello stadio. Prepara la valigia"
...
..
.Ed il tempo passava, la partita finiva e Miralem aspettava, due, tre, cinque,dieci ore, tutta la notte, poi la lettera, un fulmine inaspettato che si scagliava così violentemente, con la forza dell'abbandono.
Amore mio,
Adesso sarai al freddo ad aspettare,o magari davanti ad un camino, stanco di aspettare colei la quale non verrà mai. Non ho cambiato idea, ma mio papà mi ha mandato in un convento in Italia , non so dove mi trovo, credo che la città si chiami Roma, ma non sono proprio a Roma, non so di preciso dove; d'altronde non sono mai stata brava in geografia, ricordi quando abbiamo preso due al compito perché copiavamo l'uno dall'altro credendo che l'altro ne sapesse di più? Ecco, io non so dove mi trovo, so solo che mi hanno tagliato i miei capelli rossi. Quei boccoli che a te piacevano tanto e che mi accarezzavi per calmarmi, non ci sono più. Ti prego, vieni qui amore mio, non voglio essere una suora, io voglio te, voglio amarti,voglio tutto ciò che una ragazza di diciassette anni vorrebbe. Domani sarà il nostro compleanno, alle 5:55 di mattina nascevamo noi due. Ricordi quando volevo la maglia di Nedved? Quella della juve, tu hai fatto di tutto per regalarmela, ed adesso, l'unica cosa che voglio sei tu, insieme alla libertà.
Ti prego, non mi dimenticare, vienimi a prendere.Sempre tua,Alex
Miralem
Lessi quelle parole strazianti, l'amore mio, l'unica che avessi mai amato era lontana da me. Chissà quando l'avrei rivista...
Non mi dimenticare Alex, amami sempre. Resisti, lotta. Questo era l'unico mio pensiero. Lei era il mio unico pensiero.
Angolo autrice:
Sono tornataaa, che ne pensate?
Dedico questo capitolo alle mie lettrici ed in particolare a due persone:
cantlivewithoutaball che mi sopporta sempre, che mi Consiglia e mi tira sempre su il morale. È un'amica sincera,mi sprona sempre a dare il meglio, mi ascolta e mi conforta e nulla, le voglio troppo bene e ci dobbiamo assolutamente incontrare.
La seconda persona è LunaPrima che sopporta i miei scleri e mi sopporta quando le faccio mille domande.
Baci e lasciamo largo all'ansia pre partita perché domani c'è la juve e vedo ansia ovunque...
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Anime fragili ●Miralem Pjanic●
FanfictionA volte bisogna perdersi per ritrovarsi; il destino ci allontana e poi ci unisce come se fossimo un puzzle i cui pezzi andranno al loro posto... ma due anime fragili ritrovatesi dopo anni, saranno in grado di amarsi?