Miralem
Oggi Ale sarebbe uscita dell'ospedale anche se aveva ancora i punti di sutura ed un pesante tutore.
Firmiamo le carte per l'uscita e dopo che il medico le raccomanda di non fare sforzi e di stare a letto il più possibile ci dirigiamo a casa.
Una volta arrivati lei vorrebbe salire autonomamente le scale di casa ma io insisto:
"Dai Ale""No, se lo devi fare per una questione di scrupoli io non voglio il tuo aiuto"
"Ale, stavo scherzando, sei sempre così acida"
"E tu sei sempre così stronzo, non ti preoccupi minimamente dei sentimenti della gente, non pensi che io possa stare male a causa delle tue parole"
" su Ale, sei sempre la solita musona di anni fa, ed io il solito stronzo, ed ora su, fatti prendere, hai l'occasione di farti prendere in braccio da Pjanic e non lo fai?"
"Megalomania portami via" dice di rimando ma poi è ancora titubante
"Che c'è adesso Ale?"
"È che io sono pesante, già ti fa male la schiena per avermi portato dal parco fino all'ospedale, non vale la pena."
"Ma che dici?!"
"Che sono grassa Mire, non sono mai stata in forma, ero sempre quella più formosa in classe, ti ricordi Gina, Juli e le altre?! Beh erano tutte magre e piatte, con pochi fianchi, poche curve, poche tette e le gambe secche e asciutte;io avevo le gambe robuste per via del calcio le curve e tutto il resto, non sarò magra e slanciata come loro e mi dispiace farmi portare da te, peso troppo"
"Ale, sei una cretina, io, come molti uomini, amo le curve, amo le donne prosperose e credo che tu sia stupenda. Le donne che hanno le curve sono incredibilmente sexy e poi non pesi troppo"
"Sono tutte sexy tranne me, guardami sono un maschiaccio, agli uomini piacciono le minigonne ed i tacchi"
"Ale, tu sei sexy, non quanto me, beh io sono insuperabile, però lo sei. E adesso entriamo che ho freddo" dico e lei si fa prendere in braccio e saliamo.
"Niño"
"Dimmi"
"Grazie" dice semplicemente.
"Ma di cosa?! Io ci sarò sempre per te, farò di tutto, tranne che cucinare, adesso ordino la pizza."
" va bene, io però avrei bisogno di mettere altri pantaloni esci"
" oh, come farai? Cioè non ti reggi"
"Già, prendimi i pantaloni più comodi che trovi" dice lei ed io prendo i pantaloncini da calcio.
"Ora fammi alzare e sorreggimi tenendomi per la vita però con gli occhi chiusi, per oggi va così"
" posso anche tenerli aperti gli occhi, non ti mangio mica"
" io mi vergogno molto, davvero, mi sento a disagio con il mio fisico"
"Senti ti ho già detto che sei bellissima, piantala roja. Comunque accetto la tua decisione" dico per poi fare come mi dice lei.
"Quante sono?" Dice per assicurarsi che io non stia guardando.
"Ale, sbrigati o apro gli occhi"
"Fatto" subito dopo ed io posso finalmente aprire gli occhi.
La poggio delicatamente sul letto ed in quel momento suona la porta, la pizza è arrivata.
"Ale, non c'è bisogno che ti sforzi, mangiamo in camera"
" no Mire, si sporca"
"Che te ne fotte, tanto devo cambiare le lenzuola"
"Va bene".
Ale
Una volta finito di mangiare le chiedo:
"Roja, film o partita?"
"Partita ovvio"
" bene, allora il derby di madrid"
"Si,forza Atletico"
"Forza Real"
"Eh no caro, tutto ma non il real"
" tutto ma non i rivali"
E mentre litigavamo arriva il gol di Torres
"El Niño Torres, amore" dico forse un po' troppo ad alta voce.
"Ehi, sono geloso, l'unico 'niño' a cui devi volere bene sono io" dice fingendosi offeso
"Torres è l'unico Niño a cui voglio bene, è lui il miglior calciatore"
"Bene, allora chiama Torres ad aiutarti." Dice andando in cucina.
Non lo vedo tornare e lo chiamo:
"Miralem, per favore, ho bisogno di aiuto" ma lui non risponde
"Miralem, sto sanguinando" urlo e lui arriva correndo
"Dove?"
" qui" dico facendolo sedere per poi tirarlo a me e chiedere scusa cominciando a baciare il suo collo.
"Scusami Niño"
"No" dice lui
"Dai, lo sai che voglio bene solo a te"
"So anche che sono fantastico e perfetto"
"E anche megalomane" aggiungo.
"Che fai stasera?" gli chiedo
"Non lo so, ti dispiace se esco?"
"No, tranquillo, una cosa: non fare tardi"
" no, a mezzanotte sono a casa"
"Va bene"
"Ale che succede? Se non vuoi che io vada resto a casa"
"Vai, tranquillo"
"Va bene, esco tra mezz'ora" dice
e dopo mezz'ora lo vedo scendere, bello come sempre, indossa una maglia a mezze maniche aderente e dei pantaloni neri con le nike sotto."Fai attenzione e non bere troppo"dico avendo un brutto presentimento
"Si mammina"
" Ciao" dico ma lui ormai è oltre la soglia. Pochi istanti dopo sento dei passi
"Ciao principessa, mi ero dimenticato di salutarti, scusami" dice posandomi un bacio sul collo ed uno sul naso, il nostro famoso bacio.
Miralem due ore e molti drink dopo
Una figura si avvicina e mi dice
"Ehi, tutto solo"
"Eh si" dico poco lucido
"Beh ti faccio compagnia io"
"Va bene" dico con lo sguardo fisso sul drink
" visto che sei silenzioso e non hai voglia di parlare, andiamo a casa tua così facciamo altro"
E così, con la mente offuscata la porto a casa ed entriamo baciandoci, comincio a baciarla sempre con più passione e poi la porto in camera dove continuo fino a che la stanza si riempie di gemiti ma una voce mi chiama...
Angolo autrice: che ve ne pare? Chi lo avrà chiamato e perché? Rispondete se ne avete voglia
Baci
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Anime fragili ●Miralem Pjanic●
FanfictionA volte bisogna perdersi per ritrovarsi; il destino ci allontana e poi ci unisce come se fossimo un puzzle i cui pezzi andranno al loro posto... ma due anime fragili ritrovatesi dopo anni, saranno in grado di amarsi?