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Ale

È passata una settimana da quella sera e le cose vanno a gonfie vele con Marko mentre non ho più sentito lui e devo dire che mi fa male,molto male perché beh, mi manca il mio migliore amico, è lui la persona a cui voglio bene e a cui tengo più della mia stessa vita, dopotutto siamo nati lo stesso giorno alla stessa ora, siamo cresciuti come gemelli e l'unico motivo per cui sono fuggita dal convento è stato lui ed adesso non capisco perché il nostro rapporto sia cambiato; non mi aspettavo che tutto fosse come undici anni fa e anche se i sentimenti sono vivi dentro me e bruciano di un fuoco eterno che va oltre tutte le barriere, da lui mi aspettavo un minimo di interesse.

Che cos'è cambiato tra noi?

Ecco, arriva lui e la sua telepatia, il suo modo di mettermi sempre le cose sotto gli occhi. Lui era questo: la fotocopia maschile di me stessa.
Finalmente mi alzo dal letto; oggi io e Marko saremmo andati in Francia dato che il dottore della clinica riabilitativa non poteva seguirci e così abbiamo deciso di prendere una giornata di riposo per andare nella città dell'amore.

"Tesoro, ti sbrighi"

"Oh Ale, calmati"

"Mi da fastidio quando sei lento"

"Ale, calmati, respira... eccomi principessa"
Mi guarda e sospira

"Marko, che c'è? Non vado bene vestita così, sono esagerata? Non ti piace" dico guardando il mio vestitino nero di pizzo con le spalle scoperte e il coprispalle che indosso

"Ale, è che..."

"Lo sapevo, sono un disastro, non so abbinare gli indumenti, non sono come vorresti" dico abbassando lo sguardo che nel frattempo è diventato lucido. Due dita mi sollevano il mento e Marko mi dice:

"Lasciami finire la frase... io sono abituato a vederti con le tute ed al massimo un jeans, devo dire che hai un fisico mozzafiato ed il vestito ti sta davvero bene, tu sei la mia principessa e sei bellissima così. Ti amerei anche se tu fossi vestita di stracci" dice baciandomi, prima sulle labbra e poi sul collo lasciando un grande segno violaceo.

"Marko, fermati, ed evita le frasi prese da internet."

"Dai amore..." Dice con la faccia da cucciolo

"Lo sai che non attacca, vero. Ricorda che io non sono come le altre."

"È per questo che ti amo"

"Su Marko, andiamo"

In macchina

Marko guida calmo mentre io cerco tra i cd. Trovo un album dei linkin park.

"Marko, sai che hai dei gusti musicali fantastici. Io ti adoro"

"Ho gusti buoni anche in fatto di donne"

"Non mi interessa quante te ne sei passate"

"Ale, non è come credi"

Dice e poi prende la mia mano e la poggia sul suo cuore e mi dice

"Ale,qui sei la prima ad entrare"

"Beh e nel tuo letto quante ne sono entrate?"

"Tante, ma tu non sei come le altre, sei la prima che amo veramente"

Mi viene un nodo alla gola improvviso, non so il perché...

"Ale, di che cosa hai paura?"

"Io ho paura di amare, di essere ferita"

"Non succederà. Sbloccati, non ti bloccare, vai oltre le tue paure" dico in un sussurro.

Marko

Anime fragili ●Miralem Pjanic●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora