Marko
Le ho urlato tutte quelle brutte cose, so che non le merita, lei non è come l'ho descritta, lei è una persona stupenda; nonostante tutto è stata calma e non ha reagito quando avrebbe potuto prendermi tranquillamente a schiaffi, non mi ha risposto male, non ha detto nulla che potesse ferirmi, mi ha spiegato ed ha cercato di farmi ragionare. Sono sicuro che lei, durante i nostri tre mesi di relazione, non abbia mentito sull'amore che provava per me ed io l'ho trattata in quel modo, dopotutto io mi sono innamorato ma sapevo che tra loro c'era e c'è qualcosa che non si può spezzare: sono nati lo stesso giorno, sono cresciuti insieme e dopo undici anni passati a non rivedersi hanno la stessa sintonia di un tempo, gli basta uno sguardo per amarsi, gli basta una carezza per capire se l'altro è freddo, felice o triste. Loro sono semplicemente una cosa sola, io ero quello di troppo che cercando di capire la loro storia, tra una frase stronza e una risata, mi sono innamorato di lei, ho cercato di non reagire male ma in un attimo ho rovinato tutto, potevamo rimanere amici ma io sono una testa di cazzo e praticamente l'ho attaccata, la verità è che perdo la testa appena lei mi dice qualcosa io vado in confusione.
Mi manca da morire la sua risata, i suoi modi di fare, il suo essere acida, il suo disordine; chissà che cosa starà facendo adesso, chissà se starà con Miralem, se ha dormito a casa sua, se sta sorridendo come sorrideva a me... non ho più nulla di lei, solo una stupida canottiera rossa che usava per dormire. Lei non è mai stata mia ma dopotutto me lo sono meritato, mi merito tutto ciò che mi è successo.Ale
Mi sveglio con Miralem appoggiato con la faccia sul mio seno e quando metto a fuoco la situazione mi alzo di scatto, facendolo svegliare, e divento rossa. Lui si sveglia preoccupato ma poi vede la mia faccia ed i miei occhi sgranati e capisce ma ha subito la battuta pronta
"Ti vergogni per così poco ma sei andata a letto con Marko... ah sei comoda comunque"
"Io non ho fatto proprio nulla con Marko, non sono una di quelle a cui sei abituato tu, per intenderci, non sono una troia, anche se Marko mi ha detto così"
"Scherzo, non c'è bisogno di scaldarsi tanto"
"Taci" dico alzandomi e prendendo una maglia da indossare ma lui mi ferma e mi dice:
"Dove credi di andare?!" E mi trascina sul letto.
"Tu adesso stai qui" dice dandomi un bacio mozzafiato. Io ricambio ma lui comincia a scendere sul collo, dove lascia altri baci e poi scende lungo la spalla e mi toglie la canottiera, io accarezzo il suo petto nudo ed i suoi addominali, lui mi bacia, gioca con i miei capelli mentre mi bacia il collo, sta per togliersi gli indumenti rimasti quando qualcuno suona alla porta e Miralem si alza di scatto e scende le scale velocemente, sento una voce maschile e così metto una maglia e scendo giù.Miralem
Vado alla porta solo con i pantaloncini, non avevo tempo di vestirmi. Apro e trovo Leonardo che mi osserva e dice
"Vedo che ci hai già dato dentro, ed io che credevo fossi a bere ed ubriacarti"
"Non ho fatto proprio nulla"
"Ah si, quel segno sul petto l'avrà fatto il cane"
"E va bene, sei arrivato in un momento poco opportuno."
"Ma lei dov'è?"
"Leo, calma, sta sopra"
"Dai, almeno è brava?"
"Non abbiamo fatto nulla, sei stato tu ad interrompere..."
"Ah... allora vado così continui il tuo lavoro. Ah oggi non ci sono allenamenti, quindi puoi continuare a fare il tuo lavoro" dice mentre Ale scende le scale.
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Anime fragili ●Miralem Pjanic●
FanfictionA volte bisogna perdersi per ritrovarsi; il destino ci allontana e poi ci unisce come se fossimo un puzzle i cui pezzi andranno al loro posto... ma due anime fragili ritrovatesi dopo anni, saranno in grado di amarsi?