And any girl like you deserves a gentleman

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-Rose, Rose sono le dieci, mi avevi detto di svegliarti a quest'ora- sento le dita di Shawn incastrarsi tra i miei capelli rossi e arancioni, percorrendoli in tutta la loro lunghezza.

-In questo momento sto odiando la tua puntualità- mi stropiccio gli occhi prima di aprirli lentamente. La sua figura si delinea piano piano, è già vestito e sorridente. Ma come fa, dico io. -Quando hai trovato il tempo di andare a casa a cambiarti?-

-Mi sono svegliato alle otto- si chiude nelle spalle prima di girarsi e poggiarmi sulle gambe un vassoio con pancake e latte. -Colazione a letto-

-Eh?-

-Per fortuna hai il sonno pesante perché ho fatto parecchio casino con le pentole-

-Ferma un attimo- mi porto le mani sulle tempie, quando mi sveglia non riesco mai a connettere niente. -Hai cucinato per me?-

-Sì. Quando mi hanno chiamato per il Magcon, mia madre mi ha detto che, se fossi voluto partire, avrei dovuto imparare a prepararmi da mangiare da solo, a lavare, a stirare...insomma, a prendermi cura di me e della casa-

-In effetti avevo notato un ordine assurdo nel tuo appartamento, ma lo avevo attribuito al fatto che, alla fine, non ci passi tanto tempo e che ci tenevi a tenerlo perfetto perché è della casa discografica-

-Sì, ti passo decisamente per la testa qualche volta-

-E' circa la trentesima volta che me lo dici-

-Lo so, sto pensando di metterlo in una canzone...e poi potrebbe diventare il nostro 'okay'-

-Il nostro cosa?- domando prendendo un sorso di latte, oggi Shawn è esagitato, come se gli avessero dato la scossa elettrica.

-Il nostro 'okay'. Ti ricordi quando abbiamo visto quella maratona di film lunga un weekend perché ti era venuto il ciclo e tu stavi male e, tra tutti quelli che mi hai costretto a guardare, c'era anche Colpa delle Stelle?-

-Sì, hai pianto come una fontana-

-Solo perché non conoscevo la storia! Tu lo sapevi a memoria e avevi persino letto il libro!-

-Che tu ti sei fregato, sappi che sono molto gelosa dei miei libri Shawn, ci sono le mie annotazioni personali-

-Sì, l'ho notato...ma non è questo il punto al momento- gesticola mentre io cerco di non scoppiargli a ridere in faccia. -Il punto è che Hazel e Gus si dicevano sempre 'okay' perché era il loro 'sempre' e, allo stesso modo, è il nostro 'ti passo mai per la testa?'- lo guardo sbattendo un paio di volte le palpebre e cercando, con tutte le mie forze, di trattenermi.

-Okay è ufficiale, stai passando troppo tempo con me-

-Beh usciamo insieme, mi pare logico, genietto del male- incrocia le braccia al petto borbottano, io sorrido e, stando attenta a non far cadere niente, allungo il collo verso di lui e gli schiocco un bacio sulla guancia.

-Ti voglio bene, e adoro il fatto che tu sia così tremendamente dolce-

-Beh te l'ho detto che ti avrei fatto capire che meriti di essere trattata come una principessa- curvo leggermente le labbra e abbasso lo sguardo mentre sento il sangue affluire verso le guance. -E ora mangia i pancakes- gli faccio la linguaccia e ne taglio un pezzetto, assaggiandolo.

-Porca troia, sono davvero deliziosi-

-Visto? Che ti avevo detto?-

-Oh Shawnie, sei la fidanzata perfetta- mi dà un colpetto con le spalle, sorridendo. E mentre quella situazione sembra perfetta ed idilliaca, un piccolo e minuscolo tarlo si insinua nel mio cervello, ricordandomi di un particolare che avevo momentaneamente accantonato. -Oggi siamo venticinque ottobre, giusto?-

Changes|| Shawn Mendes(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora