Next to your heartbeat where I should be, keep it deep within your soul

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-Come rovinare un muro appena dipinto, a cura di Rosebelle Greyson- faccio la linguaccia a mia sorella, osservando compiaciuta le foto che ho appena attaccato. Ho deciso di portare solo quelle dell'ultimo anno, non che non voglia ricordare gli avvenimenti passati ma, se devo davvero voltare pagina come millanto sempre, è arrivata l'ora di lasciare determinate cose alle spalle. Anche se, una delle ultime con Pyper, quella scattata il giorno in cui siamo andate al Magcon, resta incorniciata sul mio comodino. –Dovresti chiamarlo-

-Non mi risponderebbe- mormoro, sapendo benissimo a chi si riferisce.

-Ci hai provato?-

-No, gli ho semplicemente detto che saremmo venute qui e se per lui era ancora una buona idea vivere insieme-

-Oh sorellina adorata- Stella si siede sul mio letto senza troppe cerimonie, guardandosi intorno. –Sarai pure un genio, ma di relazioni non ci hai mai capito niente-

-Ne sono consapevole- mi passo una mano tra i capelli grigi, e rimango interdetta quando, per l'ennesima volta, rimango con l'arto a mezz'aria.

-Ancora non ci hai fatto l'abitudine?-

-L'ultima volta che li ho tagliati tanto corti è stato all'inizio della terza media-

-Beh ma sono passati tre mesi, un po' si sono allungati-

-Toc, toc, toc- la testolina di Daisy fa capolino dallo stipite, ha il naso leggermente sporco di color corallo. Andiamo, chi dipingerebbe la propria stanza di una simile variazione? –Stavate parlando di Shawn vero?-

-Ovviamente, è l'unico argomento di conversazione che abbiamo da quasi due mesi a questa parte-

-Tra poco è il suo compleanno- riduco gli occhi a due fessure, mentre mia sorella ridacchia. So benissimo dove vuole andare a parare.

-Ne sono consapevole-

-Potresti andare a trovarlo- Daisy si stringe nelle spalle ed io mi ritrovo a mordermi il labbro.

-Vi siete messe d'accordo per caso?- non rispondono, ma si limito a guardarmi fisso. –Portland. Credo che vada lì il giorno prima del suo compleanno-

-Perfetto!- squittisce mia sorella, estraendo un cartoncino azzurro dalla tasca. –Avevo capito bene allora- me lo porge ed io corrugo la fronte, confusa.

Lo apro e mi ritrovo davanti un biglietto d'andata, indovinate un po', proprio per la città che ho menzionato prima. Non ci voglio credere.

-Scommetto che ti eri messa d'accordo con un uccellino di nome Mike-

-Ma che dici- incrocia le braccia al petto, sorridendo sotto i baffi. –E' un piano che ho ideato insieme a tutto lo staff. Quando non è sul palco, Shawn è depresso. Sta col cellulare in mano aspettando che tu pubblichi qualcosa, visto che siete troppo orgogliosi per fare il primo passo- rimango a fissare il foglio un'infinità di volte, sentendo il cuore martellare nel petto.

Per quasi tre mesi, ho cercato di soffocare i miei veri sentimenti. Sono passata dalla rabbia al rimpianto molto velocemente, mi sono ritrovata a piangere qualche volta, durante la notte, incolpandomi per aver perso una delle poche cose buone che mi erano capitate. E avevo cercato di andare avanti, concentrandomi su altro, anche se era stato tutto inutile.

-E' complice di tua sorella pure Taylor, stiamo rivoluzionando un tour- sollevo lo sguardo, Daisy sta sorridendo. –La vera domanda è: sei pronta, adesso, per cominciare una nuova relazione che, molto probabilmente, ti punterà i riflettori in viso?- prendo un respiro profondo, ritrovandomi a scorrere, davanti agli occhi, gli ultimi anni della mia vita. Sono sempre così piena di casini.

Changes|| Shawn Mendes(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora