Decisioni

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Sono giorni che non ti vedo.

E io più di qualche ora senza vederti non resisto.

Sono in casa, sempre nella stessa posizione.

È tre giorni che non mangio.

È tre giorni che non mi muovo.

Mamma mi dice che devo reagire.

Mi dà da bere e mi dice di mangiare.

A volte bevo, ma solo perché se no le lacrime finiscono.

E io per te verserei tutte le mie lacrime.

Perché tu te le meriti tutte.

Non vuoi più tornare qui.

E io non riesco a ricevere tue notizie.

Mamma non me le vuole dare.

Passa metà giornata qua e metà da te e non mi vuole dire come stai.

Io voglio avere tue notizie Maur.

Se non so come stai, sto solo peggio.

Sto male se tu stai male.

Ma sto ancora peggio se stai male e io non sono lì con te, a consolarti.

Chissà se mi permetteresti di consolarti ora.

Chissà se mi permetteresti di parlarti.

Chissà se mi permetteresti di abbracciarti, di baciarti.

Non c'è alcun modo per saperlo.

O meglio, uno ci sarebbe.

Ma non so se voglio prenderlo in considerazione.

Dovrei venire da te e rischiare di farmi sbattere la porta in faccia.

Rischiare che tu mi urli dietro, insultandondomi.

E avresti solo ragione.

Rischiare che tu non apra neanche la porta, facendo finta che io non esista.

Ma io so che esisto per te.

So che tu mi ami.

Perché se così non fosse non saresti mai scappata con le lacrime agli occhi per impedirmi di vederti piangere.

Ma io non posso stare qui sapendo che tu sei là fuori a piangere da sola.

Ho deciso.

Vengo da te.

Non cerco neanche di rendermi presentabile, mi alzo, prendo le chiavi della macchina e corro fuori. Entro in macchina sperando che tu sia a casa tua. Perché girerei tutta la città per trovarti. Andrei in tutti i posti importanti per te, per noi. Perché io ti conosco amore. E ti troverò.

Forgive MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora