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La fine dei corsi giornalieri arriva e finalmente Cameron si fa rivedere di nuovo, in camera verso fine serata:
C: mocciosa..alzati che devo parlarti!
Grida entrando dalla porta di camera sua.
Io: dimmi
C: ma che ca**o stavi ancora dormendo da stamattina!
Io: ma non stavo dormendo!
C: ah no? E che facevi? Urla incazzato.
Io: BASTA Cameron! davvero? Davvero, dobbiamo continuare a litigare così?
C: sai..su questo ti dó ragione, infatti è di ció che volevo parlarti.
Io: cioè...di noi?
C: SI!di NOI..
Adesso ti parlerò con calma e non prendertela per tutto ciò che sarò in grado di dirti, ma cercherò di dirti tutta la verità.
Io: ma..
C: ti prego mocciosa è importante, quindi stai zitta e ascoltami.
Annuisco e inizio ad ascoltarlo seriamente senza interruzioni, man mano che parla.

C: Era già da qualche giorno che volevo trovare il momento più adatto,  l'attimo migliore magari in cui possiamo stare da soli è più calmi per parlare seriamente.Volevo parlarti, e credo che adesso sia il momento giusto per farlo, quindi voglio dirti tutto, e dico TUTTO quello che sta succedendo attorno a me e tutto ció che mi succede nel cuore. Inizio col dire che da quando ti ho conosciuta tutto è cambiato ma ancora non riesco a capire se in meglio o in peggio, intanto mi scuso se avvolte me la prendo con te o non ti considero è solo che alcune volte mi sento perso, mi sento solo, non nascondo che prima che arrivassi tu, già da un paio d'anni ho iniziato ad essere molto ma molto peggio di ciò che ero, e anno dopo anno credo di aver cacciato sempre il peggio di me, non essendo neanche uno studente modello, ma tralasciando ció è cambiato tutto, ho iniziato a uscire molto di più, ho iniziato a bere, e passare tutto il mio tempo con la mia sottospecie di comitiva, quella rovinata, quella che mi ha rovinato, quella che ho abbandonato tempo fa. Non sono mai stato nemmeno un figlio modello, perfetto ed educatissimo, (almeno così io mi reputo), ho sempre infranto ogni regola, sono stato un ragazzo abbastanza ribelle, e forse troppo per certi versi, ma in ogni caso di questo ne ho pagato le conseguenze, o meglio i miei me ne hanno fatto pagare le conseguenze, non rispettavo ormai nulla.Ho sbagliato, avvolte non mi ripresentavo nemmeno a casa, me ne sono reso conto, che tutto ciò che ho fatto è stato sbagliato, anzi addire il vero alcune cose non le rimpiango completamente, però certe sono state propio grosse.

Io: Cameron non capisco..davvero non capisco perché tu ti stai confidando propio con me, tu che mi odi, di sicuro vorrai dirmi di cambiare stanza ovviamente quindi quella che se ne va solo io..
(Faccio per uscire dalla stanza)
C: ma dove ca**o vai aspetta
Io: hai detto ti ho fatto cambiare...Sinceramente non capisco..ho bisogno di stare un po' da sola..
C: aspetta ca**o, non volevo dire che mi hai fatto cambiare in peggio, ma in meglio, infatti ti ringrazio per ciò..

Sbatto la porta come di solito fa lui, e inizio a camminare fin quando non mi fermo a metà corridoio sperando di trovare Cameron dietro di me che mi rincorresse dicendomi di fermarmi e  di tornare indietro. Dopo un pó inizio a rendermi conto di aver sbagliato, e si stava confidando perché si fida di me, ed io sciocca come sono che capisco sempre male finisco per andarmene per non litigarci, anche se alla fine ci litigo.

Ritorno in camera:
Io: ca......
Dico dopo che mi afferra per le mani, mi spienge contro la porta, non mi lasciandomi respirare.
C: zitta e ascoltami.
Io: a-all-allontanati.
C: no, zitta a ascoltami, che cosa diavolo c'è adesso?
Io: siamo t-troppo vicini.
C:e allora ..?
Io: levati da dosso.
C: ma non ci provo nemmeno, mocciosa.
Chiude la porta a chiave.
Io: cosa fai?
C: nulla, ho solo chiuso la porta a chiave, ti sembra qualcosa di nuovo?
Io: no, ma perché l'hai chiusa, che hai intenzione di fare?
C: siediti e ascoltami.
Io: no..
C: ah sì, se volevi andartene veramente non rientravi qui pronunciando il mio nome, non ti pare?!Guarda che non sono mica scemo..l'ho fatto apposta a non venirti dietro, perché tu volevi questo, mentre io volevo che rimanessi in camera, alla fine ho vinto io, sei tu che sei tornata da me.
Io: Ti pare davvero il caso di giocare in questo modo?
C: non è un gioco è solo la verità.
Io: okay..adesso potresti lasciarmi un po' da sola.? ( peccato che in realtà io vorrei che restasse qui con me)
C: perchè che hai? Ero io quello che ti stava parlando..non tu, non so se hai sentito prima quello che ho detto.. dopo che sei uscita.
Io: no..perché che hai detto!
C: che sono cambiato in meglio, grazie a te, che con te mi sento diverso, e .....
Io: e??
C: e che provo qualcosa per te..Era questo che volevo dirti!
Io: davvero?
C: si davvero..
io: non so che dire...
C: dimmi se anche tu provi qualcosa nei miei confronti..
Io: beh si provo anch'io qualcosa per te.
C: allora perché non provare a stare insieme, seriamente dico.. non per scherzo come del solito.
Io: possiamo riparlarne un'altra volta? Ho bisogno di dormire adesso..
C: certo, come vuoi mocciosa, buonanotte mocciosetta.

Madison's pov:
Con la sua "Buonanotte Mocciosetta", posso confermare veramente questa buonanotte, dopo aver espresso i suoi sentimenti. Con il modo in cui delicatamente si avvicina a me sfiorandomi le labbra, mi fa impazzire. Puó sembrare una cosa banale per qualsiasi persona, ma per me significa qualcosa, sembra così dolce e delicato, come non lo è mai stato nessuno..solo avvolte è cosí..okay..forse esagero un pó troppo quando lo penso, ma non posso farci nulla, questo è l'effetto che Cameron Dallas fa su di me.

Day After:
È presto e sono già sveglia, in piedi davanti lo specchio, vorrei restare a dormire come sempre ma purtroppo no devo andare a lezione.
La prima cosa che faccio subito è controllare se Cameron sia già sveglio, e beh..lo è ma non in camera sua. Chissà dove sarà finito, il suo comportamento sembra essere ritornato quello di qualche giorno fa.....guardo l'ora ed è tardissimo, quindi in fretta e furia sgranocchio qualcosa e scappo.

Cameron'POV:
Mi dispiace, a quest'ora magari si sarà già svegliata, e non mi avrà trovato in camera. Ma è un motivo ragionevole se non mi sono trovato lì, per darle il buongiorno. Adesso sono qui da solo e la mia mente vaga ma ritorna sempre a ieri e a ciò che le ho detto, che sono stato capace di dirle..........

Coinquilini. (In REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora