"GUARDA DOVE CAZZO VAI!!!" Inchiodai, urlando mentre suonavo il clacson della mia Range Rover."Vaffanculo stronzo!" Sentii in riposta, ed io mostrai il dito medio fuori dal finestrino.
Che bello andare a scuola, di lunedì mattina con un fottuto testa di cazzo che ti taglia letteralmente la strada, no?
Dopo aver corso su e giù per le scale come un emerito coglione, mentre mi infilavo i jeans stretti, mangiavo un pezzo di pane tostato, controllavo l'orario per non arrivare tardi anche quel giorno, e dopo aver rischiato di fare un incidente... mi girava ancora bene. Il motivo era solo uno... Louis William Tomlinson. Un fottuto angelo, mandato da Dio per essere il mio migliore amico. Solo migliore amico... dopo che io ero innamorato di lui da un anno e mezzo, ma lui non avesse la minima idea di tutto ciò. Tutto questo era iniziato da quando Lou, completamente ubriaco, mi aveva baciato, e da lì non ho più dimenticato la sensazione delle sue labbra sulle mie. Durante quell'anno e mezzo era successo più volte che andassimo leggermente più oltre di un bacio, niente di troppo scandaloso, solo qualche toccatina o magari qualche sega, niente di più. Continuai la mia corsa verso scuola, cercando di arrivare il prima possibile e senza avere un erezione di prima mattina, parcheggiai la macchina, spensi il motore e scesi dall'auto chiudendola con il telecomando. Vidi che i tutti i ragazzi erano ancora fuori, per la prima volta in vita mia, ero arrivato in orario. Riconobbi Louis tra la folla con una sigaretta tra le labbra, mentre una troia di nome Eleanor doveva stargli attaccata al culo. Mi avvicinai e subito Niall mi vide."Haz." Mi ritrovai un finto biondo tra le braccia stile koala.
"Hey non chiamarlo cosi...solo io posso!" Intervenne Lou guardandomi con un sorriso malizioso. Potrei morire... Qui, Ora, Subito.
Questo giochetto del "provocarci" a vicenda era iniziato due mesi prima, ma ancora non mi ero abituato del tutto. Niall scese dal mio busto e mise un finto broncio. Gli diedi un bacio sulla guancia per ricambiare il saluto e per farlo sorridere."Stronzo mi tradisci?" Chiese Lou, con uno sguardo deluso.
"Non potrei mai amore." Vuoi giocare, Tomlinson? E allora giochiamo.
"Posso salutare il mio migliore amico o devi stare in mezzo si coglioni?" Dissi rivolto a Eleanor che era attaccata al suo braccio. La odiavo dopo quello che era successo l'anno prima.
El era gelosa del mio rapporto con Louis e per questo aveva provato a dividerci, così avevamo deciso di tagliarla fuori dal nostro gruppo, anche se non ne ha mai fatto parte, ma lei continuava a fare le sue apparizioni nonostante tutto."Si scusami.." Disse lei scansandosi e abbassando la testa.
Abbracciai Lou, le mie braccia gli circondarono il collo e dovetti alzarmi in punta di piedi per arrivarci, mentre lui circondò il mio busto, in modo da aiutarmi. Il suo profumo e il suo calore mi invasero lasciandomi con un sorriso da ebete anche dopo averlo lasciato.
"Hey Broo." Vidi arrivare Liam, e Zayn dietro di lui con un sorriso stampato in faccia e con i capelli leggermente scompigliati, chissà perché.
"Buongiorno." Sorrisi.
La campanella suonò, salutai gli altri e mi recai nella classe di... Matematica. Oh fantastico!
Andai a sedermi al mio solito banco, quello in fondo alla classe attaccato alla finestra, poggiai la mia borsa sul banco, presi il telefono e scrissi sul gruppo: "Nello e le 4 patate."Harry: Matematica alle prime due ore, posso morire?
Louis: Poi io come farò senza di te?
Harry: Hai ragione scusami hahah.
Louis: Come sempre hahah.
Niall: Ho fame..
Louis: Fosse la prima volta. Hahah.
"Buongiorno ragazzi." La professoressa entrò salutando gli alunni.
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Daddy, make me a slave.
FanfictionHarry ha 18 anni, Louis 20. Migliori amici da anni. E Harry non pensava che una sigaretta potesse portare tanto sconcerto. Questa storia è tutto frutto della mia immaginazione. Non copiate grazie.