6º Capitolo.

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Era passata una settimana dalla firma del contratto. E una cosa tira l'altra, io e Lou non ci eravamo visti così spesso. Stavamo parlando di Nick quella sera e okay avevo aperto questo argomento per farlo incazzare, ma era passata una settimana, ed ero stato troppo buono, volevo solo vedere cosa sarebbe successo se si disubbidisce a Louis Tomlinson.

Louis: Hai 5 minuti per arrivare da me.
Harry: Cos.? Lou non farò mai in tempo. E poi è mezzanotte passata. Mia madre mi uccide.
Louis: Beh questo è un tuo problema. 4 minuti Babe.

Iniziai a correre su e giù per casa cercando di vestirmi in modo decente e di non fare rumore. Non volevo metterci troppo, andava bene farlo incazzare, ma un pochino, non volevo di certo ritrovarmi senza palle. Lou abitava vicino casa mia quindi decisi di arrivarci a piedi. Lasciai un biglietto a mia madre sul comodino, dove le dicevo che Ed (un mio amico) stava male, e uscii di casa iniziando a correre.
4 minuti dopo inviai un messaggio a Louis per chiedergli di aprire la porta. Solo 2 minuti di ritardo, perfetto. Questo intendevo, ne troppo, ne troppo poco.

***
"Allora Harreh.. come devo farti capire che devi fare quello che dico io?"
Ero sdraiato sul letto, in boxer, con le mani legate alla testiera del letto. Non chiedetemi come eravamo arrivati a questo perché la mia eccitazione non mi faceva ragionare lucidamente.
Louis camminava per la stanza senza maglietta e con il bottone e la zip dei jeans aperti.. e solo questo mandava in tilt il mio cervello. Aveva una frusta tra le mani, mi impauriva abbastanza. O eccitava, dipende dalle prospettive.

"Lou... ma cosa ho fatto ora?" Okay forse stavo facendo il finto tonto ma... La prima frustata mi arrivò sullo stomaco, non era forte era solo un'avvertenza, ma gemetti comunque.

"Come mi hai chiamato?"

"Daddy, io volevo dire Daddy."

"Vedo che iniziamo a capire."

Si avvicinò a me e mi tolse i boxer, bene, ero completamente nudo e esposto a lui...
Poggiò il frustino sul letto vicino il mio fianco destro e afferrò la mia erezione pulsante tra le mani, e cominciò a massaggiarla.

"Allora Harry, ora ti farò delle domande, voglio che tu mi risponda più sinceramente possibile okay?"

"Okay Daddy."

"Hai detto delle parolacce da quando hai firmato il contratto? Intendo sia con me che con gli altri." Chiede cercando di apparire indifferente, mentre la sua mano continuava a fare su e giù sulla mia erezione molto lentamente.

"Mhh, Daddy ti prego... p-più veloce."

"Ti ho fatto una domanda" disse autoritario mentre i movimenti della mano si arrestarono.

"Si, si Daddy l'ho fatto." Dissi con il tono di voce disperato mente lo guardavo negli occhi.

"Bene." Disse contraendo la mascella e riprendendo a muovere la mano, solo che questa volta i movimenti erano leggermente più veloci.

"Sei uscito con qualcun'altro dopo la firma del contratto?" Ci pensai bene

"N-no. Nessu- ah- nessuno." Gemetti leggermente.

"Ti sei mai toccato dopo la firma del contratto?"

"Mhh. dad- daddy.. si un-a sola volta.."

"Bimbo a quale scopo pensi che siano state fatte quelle regole?" Chiese mentre i movimenti della mano aumentavano sempre di più.

"Per risp- rispettarle."

"E perché non lo fai?" Chiese mentre i movimenti tornarono di nuovo lenti

"Scusami Daddy. Delle volte non riesco a resistere." Cercai di riprendere fiato.

"Ma è questo che devi imparare, a resistere." Disse riprendendo i movimenti più veloci di prima.

"Iniziamo subito okay? Non venire Darling"

Cercai di respingere l'orgasmo mentre i suoi movimenti erano sempre più veloci, e quando lui si rese conto che stavo per venire, cessò i movimenti due secondi prima del mio limite.
Quindi mi ritrovai di nuovo con un erezione dolorosa tra le gambe. Si alzò dal letto e prese i miei boxer da terra. No. No no no no. Non poteva lasciarmi così. Mi infilò i boxer poi i jeans stretti e infine mi slegò i polsi e indossai la maglietta. Mi alzai dal letto e mentre raccattai tutta la mia roba lui parlò.

"Allora bimbo, non toccarti. Se resisti domani potrai venire."

"Daddy io non so se.."

"Senza se e senza ma, non toccarti punto."

"Okay.." dissi un po' titubante.

"Bravo il mio bimbo. Vuoi dormire da me?"

"No, mia madre mi uccide."

"Allora a domani piccolo" Disse lasciandomi un bacio a stampo

"A domani" Risposi ricambiando il bacio.

Uscii da casa sua ed erano le 3:45 del mattino. Ottimo non mi sarei mai svegliato per andare a scuola. 5 minuti dopo ero in camera di mia madre per strappare il bigliettino che gli avevo lasciato, non lo avrebbe scoperto, quindi perché dirglielo?
Andai in camera mia e mi distesi sul letto, non mi spogliai neanche, chiusi solo gli occhi mentre Morfeo mi prese tra le sue braccia per farmi addormentare.

Daddy, make me a slave.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora