9º Capitolo

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Louis pov's

Fottuta macchinetta.

Pensai con rabbia, mentre prendevo a calci il distributore davanti a me. Erano 7 fottuti minuti che ero impalato come un idiota davanti quella cosa, aspettando il mio 5º caffè di quella giornata.
Erano passati alcuni giorni dall'accaduto. Precisamente tre. Tre giorni che non vedevo Harry sorridere. Tre giorni senza la sua splendida voce. Tre giorni senza i suoi atteggiamenti teneri e dolci. Perché alla fine, tre giorni senza Harry, sono come tre giorni all'inferno per me.

A volte siamo talmente tanto abituati alla routine di tutti i giorni, che non apprezziamo affondo cosa abbiamo accanto. Perché non siamo più nei tempi antichi, dove si analizzava anche la parola più piccola e insignificante dell'intera frase. Ora, pensando obiettivamente, per alcuni un "Ti amo" non ha più lo stesso significato che aveva 10 anni fa. Non apprezziamo ciò che abbiamo, finché non lo perdiamo. Perché dopo averla persa, la mancanza di quella persona si fa sentire. È come un piccolo pezzo di cuore che va via. Anche se minimo, ma va via comunque. Ognuno ha la sua parte di cuore, chi più grande, chi più piccola.

Harry non è un pezzo di cuore, Harry è il mio cuore intero. Quindi, che senso ha vivere senza l'organo più importante dell'intero organismo? Non ha senso. Per questo, il solo pensare che lui potrebbe non farcela, mi uccide.

***
Bip...Bip...Bip...

Era questo il rumore che sentivo da più di tre giorni, e la cosa mi stava alquanto irritando.
Ero nella stanza d'ospedale che aveva ospitato Harry da quando Nick lo aveva quasi ammazzato, giorni che sembravano infinti.

Erano passati 10 minuti da quando avevo varcato la soglia della stanza, lasciando per un po' il mio mondo pieno di problemi, chiuso fuori, e rimanere qui ad ascoltare i suoni che emetteva l'aggeggio collegato al cuore della mia ragione di vita. Perché si, Harry, era la mia ragione di vita. In sala d'attesa c'erano tutti. I suoi genitori, sua sorella, Zayn, Liam, Niall, Josh, e quasi metà scuola.
Erano tutti qui per lui..
Avrebbero dovuto operarlo, se non si sarebbe svegliato entro le prossime 24 ore. Un operazione abbastanza delicata, la possibilità di morire era pari a quella di sopravvivere. 50 e 50. E anche se non volevo ammetterlo, avevo troppa paura. Harry era destinato a far parte della mia vita.
E mi sentii così stupido in quel momento, perché preso dai miei stupidi pensieri, non mi accorsi che due occhi verdi un po' confusi mi osservarono silenziosi. E avete presente quando vi sentite rinascere, beh per me era così. Non ci pensai neanche quando mi fiondai su di lui abbracciandolo.

"Lou?" Disse con una voce bassissima.

"Haz, come ti senti? Stai bene? Dio, ho pensato seriamente di perderti."

"Sto bene Lou.. da quanto tempo è che sono qui?"

"Tre giorni."

"Oh...."

"Mi sei mancato così tanto." Dissi abbracciandolo l'ennesima volta. Sapevo di esagerare, ma è sempre stato il mio migliore amico, e dopo aver rischiato di perderlo, non volevo più lasciarlo andare.

****
Harry pov's

Erano passati sei mesi, dal giorno della mia dimissione. Sei mesi e diciassette giorni per l'esattezza.
Erano cambiate un bel po di case in quei sei mesi.
Non avevo più notizie di Nick da quel famoso giorno.
Niall e Josh avevano una loro relazione, mentre io ero felicemente fidanzato con Louis William Tomlinson.
Quattro mesi prima avevamo deciso di provarci, se sarebbe andata male, pazienza.
Lui è così carino con me, credo di amarlo ogni giorno di più.
L'unica cosa che non è cambiata è il suo atteggiamento da Daddy.
Dio quanto mi fa eccitare quando è autoritario, così bello, così mio... quando mi sussurra quelle cose all'orecchio, mentre scende giù sul mio collo lasciando baci bagnati.

OKAY BASTA.

In quel momento sarebbe stato inopportuno farsi venire un erezione, mentre la mia cara mamma parla. Beh, vi ricordate quella telefonata, di mattina presto, dove lei mi disse che la sera dovevamo parare? Esatto, in quel momento dovevamo affrontare esattamente quell'argomento..
Louis.

"Allora Harry..sei gay?"

"Cosa? Io? Ti sembro gay?" Dissi indicandomi leggermente stupito.

In quel momento sembravo una Sassy Queen. Ma okay.

"Beh." Disse bloccandosi.
"Non dobbiamo parlare di questo." Continuò svagando.

"No mamma, non sono gay."

"Ma Harry, io vedo come tu guardi Louis."

"Non lo guardo in nessun modo mamma, non sono G A Y."

"Secondo me, mi stai nascondendo qualcosa.."

"No."

"Ti piace Louis eh"

"No."

"Okay ti piace Loui..."

"NO MAMMA MI PIACE LA VAGINA, RIPETI CON ME, V A G I N A"

"Harry! Non usare questo linguaggio con me!!!"

Ma se l'ho detto in modo delicato..
Vabbè questa è strana.

"Posso andare?"

"Dove?"

"In camera."

"Si."

Grazie a Dio, pensai.

Salii le scale, entrai in camera mia e presi il cellulare. Avevo due notifiche, entrambe da parte di Lou.

Hai 10 minuti per arrivare

O sono cazzi tuoi

Oh cazzo. Ne erano passati 4 quindi ero ancora in tempo.
Mi preparai molto velocemente e poi uscii dalla finestra. Presi la macchina e uscii di corsa, fino a raggiungere la sua casa e suonare al campannello.

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Heyy💕
Scusatemi per la lunga attesa, ma in questo periodo stanno succedendo tantissime cose tutte insieme, spero che il capitolo vi piaccia, anche se non è il massimo. Un bacioo💕
Ps. Spero di aggiornare presto.

Daddy, make me a slave.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora