Capitolo 5

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Mi girai di scatto: in persona davanti a me, c'era lui... Friedick Coke, e mi aveva appena fatto un complimento, (o così mi sembrava)! I suoi occhi azzurri continuavano a fissarmi, con le luci fioche dei lampioni che ne risaltavano il colore. Si sedette accanto a me, cercando di non badare troppo all'espressione che avevo sul volto. Non riuscivo a muovermi. Ero bloccata! Menomale che volevo andarmene! Era così bello, più delle foto: il ciuffo ribelle che si aggiustava ogni cinque secondi, lo smoking blu, quasi confondibile con il colore del mare, i suoi occhi pazzeschi...

 " Ti ha invitata Callahan?", tornai alla realtà. Mi guardai attorno: non c'era nessuno oltre a noi.

"Tranquilla, era per te la domanda." Tornai a fissarlo negli occhi, mentre, nervosa, stavo per staccarmi una ciocca di capelli. A quanto pare riusciva a leggermi nel pensiero. Cosa gli rispondevo? O dio, e se svengo? Ero peggio di Dafne in quel momento! Clare calmati, non ti ha chiesto nulla di anormale. Un si sarebbe stato sufficiente: "ehm... si?"

"Oh bene, come mai sei qui tutta sola?"

Ed ora? Mica potevo dirgli di Dafne e Callahan! Avremo fatto una pessima figura sia io che lui!

Senza pensarci due volte, risposta secca: "Contemplo il panorama", cercavo di avere l'espressione più tranquilla possibile, ma era più che evidente che la mia missione stava fallendo.

"Come ti chiami?"

Ok... è una domanda come tutte le altre, nulla di particolare... solo il tuo nome...

ricordati il tuo nome...

quante cazzo di volte lo avrai ripetuto il tuo nome?

"Clare. Clare Gold." Visto? Non ci voleva tanto.

Dopo aver spostato il suo sguardo un paio di volte, dalle mie gambe ai miei occhi, rispose con un sorriso malizioso:  "piacere Clare io sono Friedick Coke, ma immagino che tu già mi conosca", mi porse la mano e io gliela strinsi, questa volta senza ripensamenti;

era così calda. Feci una risatina nervosa: "Si."

"Allora significa che sei una mia fan?", sorrise, "scommetto che già mi segui, non è così?" Perché doveva rendere tutto più difficile? Non era già complicato così?

"Si... ti seguo..."

"Bene, Callahan mi aveva detto di te."

Ok, calmati... gli avrà detto di certo cose carine.

"C-cosa ti ha d-detto?" ,risatina nervosa.

"Mi ha detto che sei una brava studentessa, e che sei timida ma a volte anche vanitosa, però esteriormente ti ha descritto malissimo."

Ok, continua a stare calma, non ti agitare... non partire a razzo...

"Ah... e c-cosa ha d-detto e-esattamente?" ,altra risatina nervosa.

Sorrise sistemandosi il ciuffo, rivolgendo lo sguardo verso il mare.

"Ha detto che hai due occhi smeraldo, i capelli più belli di tutte, ribelli e perfetti allo stesso tempo, dei nei sulla guancia destra che ti rendono dolce, e ha detto che... sei anche molto formosa!"

"Cosa?" Scoppiammo entrambe in una grossa risata;

"Se posso, dove ha sbagliato Callahan? A me sembra che abbia esagerato..."

"Ha scordato un particolare."

Ero perplessa. "Quale?"

"Hai delle labbra mozzafiato."

Non è una storia come tutte le altre.(wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora