Primo Capitolo

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Diciotto anni fa, nasceva una piccola creatura tanto sperata e aspettata dalla propria famiglia. La chiamavano dono del destino.

Ella sarebbe stata la salvezza della casa, dato che a quel tempo famiglie di soli figli maschi facevano la fame. Erano le donne, con i propri matrimoni, a sfamare la famiglia.
I mariti avrebbero dovuto mantenere i genitori delle proprie mogli, quindi avere una prole di solo figli maschi era considerata morte certa.

Samantha, questo era il nome della piccola nata. Nome che in poco tempo mutò in un semplice Sam.

Era la piccola della famiglia. Aveva una madre e un padre, che le donavano il loro amore, e tre fratelli maggiori che facevano altrettanto.
I tre fratelli si chiamavano Theo, Anthony e William.

William, il più grande, rispecchiava alla perfezione l'ideale che avete di un principe azzurro. Aveva la pelle rosea e morbida, il viso magro ma definito, le labbra carnose di un rosa pallido naturale, i capelli di un biondo dorato, che facevano invidia al più bello del paese, e gli occhi come due oceani, dove sprofondavi perdutamente quando li osservavi.
Inutile dire che era il ragazzo più richiesto del quartiere se non di tutta la città. Era coraggioso, intelligente, dolce, romantico e rispecchiava molte altre qualità. Le ragazze cadevano ai suoi piedi.

Anthony, il secondo in lista di nascita, era un po' un ragazzo bizzoso, anche se sotto sotto era dolce come un cubetto di zucchero.
Era molto simile a William, se non per eccezione del suo sguardo più giovane e ingenuo e per i suoi capelli di un biondo scuro, quasi ad arrivare al nocciola.
Era gioviale, aveva molto senso dell'umorismo, ma lo utilizzava in modo sbagliato, finendo per sembrare presuntuoso e viziato, ma chi lo conosceva bene sapeva che non lo era affatto e che sapeva benissimo come essere intelligente, dolce e romantico come suo fratello maggiore.

Theo, il più piccolo dei tre, aveva tre anni di meno di William e due di Anthony.
Era un fanciullo tutto a suo modo. Era timido, ma coraggioso quando ce ne era il bisogno, sapeva tutti i segreti della matematica e della scienza ed era un vero e proprio topo da biblioteca. Ma non mancava affatto di fascino, infatti era un bel ragazzo alto e magro con degli occhi quasi più belli del maggiore, erano azzurro chiaro quasi ad essere bianco, stregavano qualsiasi ragazza che li vedeva. E i capelli erano un biondo chiarissimo, anche questo quasi a sembrare bianco.

I genitori, Dan e Felia, erano i tre figli maschi solo in sembianze più anziane e, nel caso della madre, al femminile. Avevano preso tutti e tre quanto dalla madre che dal padre, dopo tutto i due vantavano di bellissimi capelli biondi e occhi azzurri.

Erano una famiglia dal grande fascino, e poi c'era Sam.

Era una ragazza gradevole, pure lei, ma non quanto il resto della famiglia.
Aveva la pelle bianca come il latte, al contrario della pelle viva e rosea degli altri componenti, le labbra quasi rosse naturali, i capelli neri come la pece ma morbidi come seta e i suoi occhi altrettanto scuri, quasi ad essere di nero chiuso.
Era riservata, ma senza peli sulla lingua. Se le veniva chiesto un parere sincero, lei era lo specchio della verità, per quanto potesse risultare maleducata.
Dolce non era, se non che con la sua famiglia, le persone al di fuori della sua dimora non degnavano la sua dolcezza.

Ma purtroppo era così non per sua volontà.
Era quasi esiliata dal resto del paese, la vedevano come un intrusa.
Non si capacitavano di come un essere così malefico potesse far parte della famiglia Dovven.
Una famiglia così dolce e garbata, che faceva invidia a tutto il paese. Ma, che ci avessero creduto o no, lei era nata dalla pancia di Felia e la sua famiglia ne era felice.

Ne era felice anche se ormai, la piccola Sam, era conosciuta come figlia della morte.

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