- Capitolo 24 -

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Viaggiare mentre si è incinta è orribile. Non riesco a trovare una posizione comoda, con la cintura che stringe troppo la pancia, o la schiena che mi fa male. E ogni ora dobbiamo fermarci in un autogrill perché la sottoscritta deve fare pipì. Mai fatta tanta pipì in vita mia come in queste ultime settimane, nemmeno quella volta che mi mangiai metà anguria. 

Finalmente, dopo le cinque ore più lunghe della mia vita, fino a quel momento,  intravedo il cartello che segna l'inizio della piccola località marittima, dove la famiglia Rozza ha una casa da quasi tre generazioni. Apparteneva al bisnonno del padre di Leo, e se la dividono tutti durante l'estate. 

Scendiamo, davanti a una villetta bifamiliare, al piano di sotto solitamente l'affittano a persone diverse ogni settimana o ogni mese, mentre il secondo piano è interamente nostro. 

Mando velocemente un messaggio a mia madre, avvertendola che siamo arrivati sani e salvi, e guardo Leo sorridendogli. 

Siamo abituati a fare le vacanze insieme, ma questa volta è diverso. E non solo perché io sono incinta, ma soprattutto perché ora non siamo più solo semplici migliori amici. 

Scendo dalla macchina, allungandomi e facendo alzare la maglietta, una di quelle di Leo, tanto da mostrare la pancia. L'odore di salsedine, di fresco e pulito è un vero toccasana e potrei rimanere ferma immobile, con le braccia semiaperte e la testa leggermente piegata a godermi la leggera arietta che muove le foglie e rende l'estate e l'afa più sopportabile. E' sempre arieggiato come posto, soprattutto quando si sta sul bancone. Uno dei motivi per cui lo amo tanto. 

< Sarà meglio scaricare tutto > esclama la mamma di Leo, massaggiandosi la schiena e guardando il baule strapieno. 

< Non ti azzardare a sollevare niente > mi riprende Leo appena mi allungo per prendere la mia valigia. 

Alzo le mani, ridacchiando. < Sono incinta, non disabile. Ed è un trolley, con le ruote > gli faccio notare, ma lui scrolla le spalle e viene verso di me. 

Si allunga e mi lascia un bacio sulle labbra, che mi lascia ancora più scossa del normale.

Vederlo come qualcosa di più del mio migliore amico... è qualcosa di decisamente strano ma a cui mi piacerebbe decisamente farci l'abitudine. < Non ti azzardare a sollevare pesi. Sei in vacanza, capito? >

Mi allungo, in modo da baciarlo in maniera più profonda. < Cosa farei senza di te? >

Lui ridacchia e prendendo diverse valige segue i suoi dentro casa. 

Dopo essermi guardata attorno per un po', e sentendo la bambina muoversi leggermente, decido di entrare in casa e andare verso il salotto in modo da fare quello che Leo voleva che facessi: rilassarmi. 

*

Il mare è ancora più bello di quello che mi ricordavo. E la sabbia sotto ai piedi è la sensazione migliore del mondo. 

Leo mi raggiunge, fermandosi accanto a me e mettendosi le mani nel costume. Non aveva la maglietta, anche perchè gliela avevo fregata io per coprire leggermente la pancia dagli sguardi indiscreti. A quelli non mi sono ancora abituata, e credo che mai lo farò. 

So che dovrei fregarmene di quello che pensa gente che nemmeno conosco, e solitamente era così, ma quando vedo i loro sguardi giudicanti puntati su di me e sulla mia pancia non riesco a impedirmi di sentirmi fuori luogo e sbagliata. 

< E' veramente bellissimo > commento, avvicinandomi a lui e appoggiando la testa sul suo bicipite. < Vorrei non andarmene mai da qui >

< Be', possiamo rimanere per quanto vuoi... prima che la scuola riinizi >

Lo colpisco sul fianco.  < E' appena finita e tu già pensi a settembre! Lasciami fare la vacanza senza pensare che devo tornare a scuola tra neanche due mesi! >

La sua risata riesce a strapparmi un sorriso e infrangere il broncio che avevo messo per gioco. Il suo braccio mi circonda la vita e si abbassa per baciarmi sulla fronte. < Scusa... giuro che fino a quando resteremo qui non nominerò più la scuola o argomenti collegati >

Storgo il naso, sapendo che probabilmente non riuscirà a farcela. < Mmm... ma ogni volta che infrangi questa promessa... devi baciarmi >

< Ah? Davvero? >

Annuisco, cercando di nascondere il sorriso. 

< Be', allora devo dire che non vedo l'ora di tornare a scuola. E che devo fare i compiti prima di settembre, magari se li finisco subito non devo.. >

Mi alzo sulle punte, avvolgendogli le braccia attorno al collo. < Paga pegno > sussurro, provando ad avvicinarmi fino a quando la pancia non mi blocca. 

< Con piacere > replica, baciandomi e sciogliendomi le budella. 

Dio, potrei seriamente innamorarmi e non farne più a meno del mio migliore amico. 



Ciao a tutti!

Ci sono riuscita! Finalmente dopo mesi di vuoto sono riuscita a scrivere il capitolo!

Spero di pubblicare il prossimo al più presto. 

XoXo






























Out of love - Tutto per amore - In PausaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora