|Capitolo 3|

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Nella foto: Caspian.

Dopo aver chiaccherato un po' con Lucifero io e Caspian ci recammo in un posto a me sconosciuto, l'area destinata ai reali. I corridoi erano vuoti, interminabili ed eleganti. Sul pavimento di legno chiaro era posata una moquette rossa fuoco con varie rifiniture sui lati in oro. Le pareti erano bianche e venivano interrotte da diverse porte in legno nero. C'erano perfino dei candelabri che emanavano una luce fioca con cui si riusciva comunque a vedere. Arrivammo davanti a una porta più grande delle altre, tutta nera con uno stemma argentato nel centro. Entrammo. Era una stanza molto grande. Sulla sinistra c'era un'altra porta, probabilmente il bagno. Vicino ad essa vi era un grande letto matrimoniale a baldacchino rigorosamente nero ornato con pietre preziose viola. Ametisti. Sulla sinistra, invece, c'era un pianoforte bianco che pareva molto costoso. Davanti al letto e di fianco allo strumento musicale vi erano delle poltroncine rosso sangue. 《La sua stanza principessa》 mi ero completamente dimenticata di Caspian, tutte queste novità mi avevano destabilizzata e lo scenario che si palesava davanti ai miei occhi era inimmaginabile. Tutto questo era mio. 《Oh ti prego Caspian dammi del tu》 dissi sbuffando. Il ragazzo al mio fianco ghignò e questo mi fece sorridere 《Va bene Amethyst. Grazie. Ora ti lascio, lavati e vestiti perché sta sera verrai presentata al tuo popolo. Ti consiglio di vestirti in modo elegante, troverai tutto nell'armadio. Compresi asciugamani e l'occorrente per il bagno》 disse indicando l'oggetto che stava alla sua destra, dietro la porta. Non lo avevo affatto notato. 《CASPIAN!》urlai mentre si stava allontanando. 《Dimmi》《Ben?》non lo avevo più visto da ieri sera, prima che ci portassero qui. 《Sta bene, é al corrente di tutto. Stasera lo vedrai, stai tranquilla》 gli sorrisi dolcemente e lui ricambiò. Dopodiché mi salutò con un inchino-diceva che questo non poteva non farlo, era un segno di rispetto per la sua principessa-e mi lasciò sola. Andai verso l'armadio. Era grande, antico e tutto nero. Aprii l'anta sinistra e al suo interno trovai shampoo, bagnoschiuma, phone, asciugamani vari e trucchi di tutti i tipi. Feci lo stesso con l'anta destra e lì ne trovai vari vestiti appesi, tutti rigorosamente neri o rossi. Presi il necessario lasciando la scelta del vestito per dopo. Entrai nel bagno e ne rimasi incantata: dritto davanti a me si trovava una vasca enorme bianca e oro, poco più vicino invece c'era la doccia. Il mobile con lo specchio e il lavandino era anch'esso di quei colori mentre i muri avevano una tonalità di viola stupenda. Decisi di fare un lungo bagno, dopodiché mi asciugai i capelli e mi truccai leggermente aggiungendo questa volta un rossetto rosso. Per l'evento scelsi un vestito nero lungo completamente in pizzo con all'interno una vestaglia più corta che copriva il mio corpo alla perfezione, almeno fino a sopra le ginocchia.

 Per l'evento scelsi un vestito nero lungo completamente in pizzo con all'interno una vestaglia più corta che copriva il mio corpo alla perfezione, almeno fino a sopra le ginocchia

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Mi fasciava alla perfezione. Sentii bussare e una guardia a me sconosciuta, mi disse di seguirlo verso la sala del trono 《Grazie》 gli sorrisi quando ci fermammo davanti a una grandissima porta rossa con lo stesso stemma che avevo visto poco prima. La guardia sgranò gli occhi 《Che succede?》domandai 《Oh nulla principessa, non sono abituato ad essere ringraziato da una persona del suo rango》《Beh, dovrai abituartici allora》gli feci l'occhiolino ed entrai nella sala dove mi stavano aspettando tutti, probabilmente. Le cose che notai subito erano i tre troni posti sopra a una specie di palchetto infondo, davanti a me. In quello in centro, il più grande, se ne stava seduto Lucifero che mi guardava intensamente. Alla sua sinistra c'era Carter, mio fratello. Non avevo ancora avuto modo di parlare con lui ma lo avrei fatto il prima possibile. Lucifero mi disse di raggiungerli e appena arrivai vicino a lui la porta dalla quale ero entrata si aprì e fecero il loro ingresso tantissimi demoni vestiti divinamente, nobili. 《Oggi è un giorno importante figlia mia》 annui. Quando-a detta di Lucifero-tutti i nobili fuorono all'interno della grande sala mi presentò facendomi sentire in grande imbarazzo. 《Miei sudditi, questa è Amethyst. Mia figlia》al mio fianco c'era Caspian che molto probabilmente si era accorto della terribile ansia che mi stava invadendo così mi accarezzò la spalla. Brividi. 《Finalmente dopo anni e anni di ricerche l'abbiamo trovata, salva. Se qualcuno proverà anche solo osare avvicinarsi a lei subirà una morte lenta e atroce. Detto questo passiamo all'incoronazione》Caspian ritrasse la mano come se avesse avuto paura delle conseguenze e questo mi rattristì un po' perché grazie al suo tocco mi ero calmata. Nella folla intravidi Ben che avanzava con passo fermo. Sorrisi. 《Amethyst cara questa è la tua corona, portala degnamente》e mi appoggiò sulla testa una tiara argentata con un'ametista incastonata al centro. Ben si fermò davanti a Lucifero e si inginocchiò abbassando il capo. Mio padre si girò verso di lui e prese in mano una spada d'oro 《Benjamin, alzati》 c-cosa voleva fargli? 《Tu sei stato la sua guardia per molto tempo》 si avvicinò a lui 《Hai dimenticato il tuo compito, la tua patria》 gli posò l'oggetto appuntito sulla spalla 《nonostamte ciò l'hai protetta e ora lei è qui per questo ti nomino guardia reale, ovviamente di Amethyst》 sorrisi e Ben fece lo stesso 《La proteggerò a costo della vita, lei è tutto quello che ho》l'uomo che stava di fronte a lui picchiettò la spada sulle spalle del mio migliore amico e dopodiché diede inizio alla "festa". Subito mi precipitai nelle braccia di Ben 《Principessa mia, ma che storia é mai questa?》《Oh Ben non lo so, è tutto così irreale》. La serata passò in fretta, parlai anche con Carter e constatai che era un bravo ragazzo. Mi raccontò di nostra madre e mi disse che era morta durante la guerra, mi raccontò il dolore. Stammo tutta la sera a parlare anche insieme alle nostre guardie, nonché migliori amici. Poi delle demoni si avvicinarono e portarono con loro Caspian e Carter che non se lo fecero ripetere due volte. Ben a tarda notte mi accompagnò nella mia stanza e lo feci entrare, ne rimase incantato. Mi spiegò che la sua era la metà e che, pur essendo bellissima, non era nulla in confronto alla mia. Mi spiegò anche come si era sentito in questo giorno, scosso proprio come me. Erano ormai le 3 di notte per cui gli proposi di dormire insieme. Ci sistemammo per dormire ma una cosa notai, l'odore di sangue che si propagava nell'aria era troppo forte.

Spazio autrice:
Ehiiii come state?
Sono così felice di aver aggiornato, anche perché non vedevo l'ora di postare la foto del bel figone Caspian. Cosa ne pesate?
E del capitolo? Se c'è qualcosa che secondo voi sarebbe meglio cambiare potete scrivermi :)

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