|Capitolo 6|

8 0 0
                                    

Dopodiché un silenzio imbarazzante aleggiava nell'aria, non sapevo cosa dire e potevo sentire benissimo il suo sguardo penetrante su di me. Decisi quindi di parlare 《Alloraaa...come mai questa scelta? Io non conosco molto di questo mondo per cui ...》un sorriso comparve nuovamente sul suo viso 《So la tua storia, ti conoscevo ancor prima di oggi》lo guardai interrogativa. Come poteva conoscermi? 《Tuo padre non ti ha esattamente raccontato tutta la storia, vuoi scoprire il perché del colore delle tue iridi? Del perché i tuoi poteri non si sono manifestati quando ancora pensavi di essere una semplice umana? Vuoi sapere di tua madre?》tutte queste domande si facevano spazio nella mia mente da quando ero arrivata qui. Spevo nulla del mio passato e della mia famiglia a parte quello che mi avevano detto, in proporzione a ciò che mi domandavo era niente. Così annuii freneticamente. 《Qui non posso, portami nella mia stanza》

Arrivati a destinazione entrammo in quella che sarebbe stata la sua dimora d'ora in poi. Era spaziosa quasi quanto la mia e i colori dominanti si palesavano subito dinnanzi a noi. Il rosso delle lenzuola in contrasto con il nero dei mobili era divino, mentre il tappetto e i pomelli d'oro facevano ovviamente la loro porca figura. La sua stanza aveva una grande porta finestra, molto più estesa della mia, dalla quale entrava la flebile luce della luna. Mi avvicinai ad essa e guardai lo scenario stupendo che mi si palesava agli occhi: stelle luminose rendevano il cielo buio meno tetro e parevero quasi notarmi perché tutto d'un tratto una leggera nebbia le nascose. Una figura imponente si affiancò alla mia. Il suo respiro era come un fruscio d'aria in primavera, sapeva di libertà. Sentii anche il suo odore che per poco mi fece perdere il senno da quanto forte mi pressava nelle narici, il mio respiro si fece pesante e dovetti ringraziare il buon senso perché mi spostai e mi sedetti lontano da lui. Sul letto a baldacchino.
《Non riesci ancora a controllare la sete, vedo》disse con un sorriso beffardo stampato in volto 《No, il tuo profumo è molto forte e io non sono preparata a questo. Per cui ti chiedo di starmi lontano》respirai lentamente ma in modo profondo 《Va bene》 rispose sedendosi sulla poltrona vicino all'ingresso 《Sei pronta?》annuii 《Io sono Raphael un Arcangelo, per l'esattezza sono uno dei primi che sono stati creati da Dio. In paradiso ero il guaritore della terra, delle malattie del corpo, della mente e dello spirito. Venivo chiamato appunto "rimedio di Dio". Quando la guerra è iniziata dovevo quotidianamente recarmi tra gli esseri umani per aiutarli a gestire il peso di essa cercando di non abbandonare la fede ed è proprio lì che conobbi tua madre. Ella era di una bellezza strabiliante, forse il più bell'angelo mai esistito dopo Lucifero e probabilmente forte quanto il Comandante Michele. Si chiamava Azariel. Collaborava con Gabriel il "messaggero" di Dio, lei rafforzava la volontà. Lei era volontà. Un giorno incontrò Lucifero e tuo padre era ancora un Serafino, non so spiegarti i dettagli perché non ne faccio parte ma entrambi si innamorarono follemente l'uno dell'altro. Lucifero decise di cadere per motivi che probabilmente già conosci e quando avvenne Azariel decise di seguirlo diventando cosi anch'essa un demone. Si sposarono ed ebbero vita felice fino a quando tua madre scomparve. Non è morta se è questo che pensi ma la sua aura è stata indebolita e per questo sembra impossibile da rintracciare》non sapevo assolutamente cosa dire. Sapere che mia madre era ancora viva mi aveva scossa parecchio e il non sapere dove fosse mi faceva uscire di senno. Volevo conoscerla, incontrarla, volevo poterle raccontare delle mie esperienze, di me. La volevo vicina. 《E dei miei occhi, cosa sai dirmi?》Raphael si alzò e avvicinandosi alla finestra disse 《C'è una storia legata ad essi, ma per conoscerla dovrai viverla io posso dirti soltanto che ti aspetta un grande futuro cara Amethyst》 detto questo mi lasciò sola con i miei pensieri. Continuavo a torturarmi con mille domande sulla mia famiglia, sul mio futuro. Mi recai velocemente nella mia stanza e così mi addormentai ancora vestita, ancora dubbiosa.

Erano passate settimane dall'ultima volta in cui avevo parlato con Raphael, mio padre aveva deciso di istruirmi e allenarmi a combattere e non mi lasciava un attimo di tregua. Avevo passato anche molto tempo con Carter e Astrate che sembravano aver preso confindenza mentre Castiel non si vedeva da un po' in giro, mi chiedo dove sia andato. Quel ragazzo è un tipo molto freddo e distaccato ma con me è diverso, non so spiegarmelo. Forse per via del mio rango e quindi per semplice rispetto ma c'è quello sguardo preoccupato, quel sorriso in più che riservava solo a me. Ne sentivo la mancanza. Prima di scomparire mi aveva promesso di insegnarmi lui stesso a combattere e sinceramente non vedevo l'ora, probabilmente me ne ero affezionata. Durante la notte sgattaiolavo nella biblioteca a leggere parecchi libri sulla storia del mio regno mentre al di fuori di esso c'era ancora il nulla. Benjamin si era allontanato da me e ciò mi feceva male al petto. Aveva cambiato stanza, la quale prima si trovava poco vicino alla mia, ora era in tutt'altro corridoio accanto alla dimora di quella Lucy e io, io me ne stavo da sola la maggior parte del tempo. Mentre, come tutte le notti, mi recavo nell'amplissima biblioteca un rumore di sottofondo proveniente dalla sala del trono mi allarmò così decisi di entrare. Caspian era lì, disteso sul pavimento di marmo, cosparso di sangue e ferite. Corsi nella sua direzione allarmata per le sue condizioni: l'occhio destro era gonfio e violaceo, il labbro anch'esso gonfio era spaccato sul lato e si intravedevano parecchi lividi sparsi nel suo bellissimo corpo. Lo scrutai negli occhi trovandoci paura, vera e disperata paura. 《Cos'è successo Cas? Oh mio Dio sei ridotto malissimo》 sorrise appena stringendo forte gli occhi probabilmente per il dolore 《Davvero?》rispose ironico. Decisi di portarlo nella mia stanza, per sta sera la biblioteca avrebbe potuto aspettare, lo feci alzare cercando di tenerlo stretto a me e lo aiutai a percorrere il corridoio. Arrivati lo feci sedere sul letto e mi dileguai subito per cercare qualunque cosa potesse pulirlo un minimo. Nel mobiletto vicino alla vasca da bagno trovai del disinfettante e delle garze, mi avvicinai al rubinetto e riempii una vaschetta con acqua fredda prendendo anche un asciugamano pulito. Mi sedetti davanti a lui ponendo la poltrona vicino al letto e mi misi all'opera. 《Perché non guariscono da sole?》me lo stavo domandando da un po' perché essendo demoni la nostra attività rigenerativa era molto più veloce rispetto al normale 《Sono inflitte da un demone, queste》disse passando una mano sul suo viso 《mentre queste da armi benedette》indicò il suo torace. Gli chiesi così il permesso di levargli la maglietta intrisa ormai di sangue e iniziai a tamponare prima con l'acqua e poi con il disinfettante. Aveva veramente un bel corpo dai tratti ben marcati e soprattutto visibili. 《Smettila di fissarmi o finirai per sciupare questa meraviglia》blaterò indicando se stesso. Io arrossii violentemente. Nella mia vita, fino ad ora, non ero mai stata così vicina ad un ragazzo che non fosse Ben quindi non ne ero abituata. Le ferite procurate da armi benedette non erano state inflitte da angeli, ma da demoni dei bassifondi. Un gruppo che racchiudeva i comuni, quelli senza sangue nobile. Caspian mi spiegò che si era recato in quel posto per svolgere delle commissioni e recapitare del sangue a tutti i bisognosi, lo avevano offeso e attaccato. Solo com'era non ebbe la forza per difendersi da un'orda di demoni affamati. Il sangue non bastava e non potevamo di certo dargli il nostro, così puro e regale. Feci stendere nel mio letto il ragazzo e lo lasciai riposare dopodiché decisi di provare a ragionare con quella gente che lo aveva aggredito, non potevano passarla liscia. Tutti stavamo soffrendo la fame e la guerra e insieme si poteva trovare una soluzione, un compromesso.

Spazio autrice: Dopo mesi ecco il capitolo 6! Ho avuto parecchi impegni ultimamente per cui sono riuscita ad aggiornare solo ora. Vi piace la storia?

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 14, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Senza limitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora